Character - Bastardo
eccellente |
da La Repubblica (Robeto Nepoti)
Spesso l'Oscar per
il miglior film straniero viene attribuito
a opere convenzionali, in linea con gli stereotipi degli americani sul
resto del mondo. Questa volta non è accaduto: con Character-Bastardo
eccellente, l'Academy ha premiato un film coraggioso, struggente per lirismo,
disposto agli eccessi e diretto con grande talento dal debuttante Mike
van Diem. La cosa appare tanto più sorprendente, se si pensa che
il soggetto è tratto da due testi classici della letteratura olandese
(di Ferdinand Bordewicjk) e che la struttura narrativa è quella
di un classico melodramma d'epoca [...] Character è la storia
di un uomo che deve uccidere il padre; alla fine del film si saprà
se soltanto simbolicamente, o anche fisicamente. Nel contempo è
la storia di un'ascesa sociale e del prezzo pagato per ottenerla. Da bambino,
il protagonista ha giurato a se stesso di non cedere mai alle passioni
(al suo carattere impetuoso) e questo gli costerà, tra l'altro,
l'unica donna che abbia amato. Il successo del giovane ambizioso è
il coronamento di una grande beffa da parte del padre-padrone: lasciandolo
erede di tutto il suo patrimonio, l'ufficiale giudiziario trasforma il
ribelle in un padrone di domani.
Lodare la ricostruzione d'epoca (che include un vecchio cinema popolare e la
proiezione di una comica di Ben Turpin), la forza espressionistica delle immagini,
la capacità di tenerti avvinto al racconto è facile; e già
non sarebbe poco. Ma c'è di più ed è qualcosa che resta
scolpito nella memoria. C'è Dreverhaven (l'attore è Jan Decleir,
visto in Padre Daens
e ne L'albero di Antonia),
"character" gigantesco e odioso, tediato dalla vita e tentato di morte,
molto simile ai grandi personaggi maledetti che Orson Welles
amava interpretare.