Beautiful People |
da L'Unità (Alberto Crespi)
Un piccolo film si aggira clandestinamente per l'Italia, in attesa che voi volonterosi lo scopriate. Si intitola Beautiful People e merita una visita. E un gioiellino, la vera sorpresa di Cannes '99 (in una sezione collaterale). Lo ha diretto un 29enne nato in Bosnia, diplomato in regia al Famu di Praga (una delle scuole migliori del mondo) e divenuto cittadino britannico nel 1993. Si chiama Jasmin Dizdar e questo è il suo primo lungometraggio, dopo una marea di corti. Chi è la bella gente, la «beautiful people» del titolo? Vediamo. Il folgorante avvio del film ci porta su un tranquillo bus londinese dove, fra ragazzi con il walk man e vecchiette con la sporta della spesa, sale un tizio che vede un altro tizio e comincia ad insultarlo in una lingua ignota. Il conducente tenta di metter pace, ma fra i due scoppia una cruenta rissa che prosegue per strada e termina in ospedale. Sono un serbo e un croato, due vecchi «amici» provenienti dallo stesso villaggio della Bosnia. Siamo nel '93 e laggiù infuria la guerra, e anche a Londra non si scherza. Fine del prologo. Dia, facciamo rapidamente la conoscenza di quattro famiglie londinesi. I Thornton sono conservatori e ricchissimi, papà è addirittura un collaboratole del premier Major. I Mouldy sono borghesi sull'orlo del divorzio. I Midge sono piccolo-borghesi con un figliolo hooligan e tossicodipendente. Gli Higgins, infine: lei un'artista, lui un inviato di guerra della Bbc. Tutte stanno per essere «invase» dalla guerra: la figlia dei Thornton si innamora di un profugo; il signor Mouldy ne accoglie due in casa, con neonato, che diventano la sua vera famiglia; il figlio dei Midge viene paracadutato in Bosnia per sbaglio (diretto in Olanda per una partita di calcio, è talmente strafatto da sbagliare aereo) e diventa un eroe; il signor Higgins viene mandato a Sarajevo per servizio e torna con il cervello fritto. E i due litiganti dell'inizio? Sempre ricoverati, nella stessa stanza di un terrori sta gallese che odia gli inglesi assai più di loro... Jasmin Dizdar, che è anche sceneggiatore, è abilissimo nell'incrociare le cinque storie, frullando dramma e falsa con un equilibrio straordinario per un'opera prima. La fotografia di Barry Ackroyd (solitamente complice di Ken Loach) è bellissima e gli attori sono sconosciuti ma fantastici. Beautiful People è il film più moderno che ci sia in circolazione: dove per «moderno» si intende la capacità, sempre più rara, di fotografare con talento il nostro caos quotidiano. Da vedere assolutamente.