A cosa serve un alter-ego? A raddoppiare il punto di vista, a dire più cose. A distaccarsi dal proprio personaggio e guardarlo dall'esterno, a vedere la realtà con altri occhi, ad entrare in dialettica con se stesso, a rileggere le proprie manie e scoprirne di nuove...>> Gia in Celebrity Allen aveva sentito il bisogno di un volto (corpo) giovane che lo sostituisse sulla scena (Kenneth Branagh), ma lì il tormentone era essenzialmente artistico, ora, cinque film più maturo e con nel cuore (newyokese doc) la tragedia dell'11 settembre, Woody si sdoppia, costruisce per sé un personaggio di spalla, sembra farsi da parte, ma più che mai l'Allen-pensiero entra in campo e fa da mentore al suo pubblico e ai suoi concittadini, mentre "accudisce" uno scrittore comico in erba (Jerry Falk), al quale dispensa, attraverso gag ed esperienze di vita, immancabili pillole di saggezza. Il Jason Briggs di American Pie presta la sua incertezza giovanile ad un personaggio che, di Allen, incarna fisime e nevrosi, riproponendo un campionario esistenziale aggiornato all'aria cinica del nuovo millennio. Il suo perdersi per un amore esclusivo non trova rispondenza nell'intellettualismo di una Diane Keaton (Io e Annie) bensì nella passionalità contraddittoria di Amanda-Christina Ricci ( |