Anastasia |
da La Repubblica (Oscar Cosulich):
La chiamano tutti Anya, anche se lei ancora non
lo sa è l'ultima dei Romanov: Anastasia, emersa dalle pieghe della
storia del nostro secolo per diventare protagonista del nuovo cartoon di
Don Bluth. Siamo negli anni venti quando la principessa giunge a Parigi
al termine di un viaggio avventuroso cominciato a San Pietroburgo, che
l'ha vista inseguita per terra e per mare dai malefici demoni scatenati
contro di lei dal malefico Rasputin. Anastasia, di Don Bluth e Gary
Goldman, primo tentativo della Fox di insidiare la Disney sul terreno del
lungometraggio animato, celebra l'arrivo nella capitale francese dei suoi
protagonisti con un numero da grande musical, allestito per accompagnare
la canzone Parigi ha la chiave del tuo cuore […]
Anastasia completa il doppio salto mortale che permette al cartoon
di trasformare la risibile letteratura della Rivoluzione Bolscevica, vista
come figlia della maledizione di Rasputin, con tanto di demoni che aprono
i cancelli del palazzo d'inverno per rovinare la festa dei Romanov, edificando
un reaganiano "impero del male" nella godibile rilettura di Sabrina,
con la protagonista che assomiglia sempre più alla Audrey Hepburn
del film di Billy Wilder del 1954 […] Don Bluth dà il meglio nelle
sequenze più spettacolari, da quelle nelle sale da ballo, con centinaia
di comparse animate elettronicamente che si incrociano nelle danze, alle
scene d'azione , come quella dello spaventoso incidente ferroviario, mentre
la battaglia tra creature digitali ed effetti speciali, con cui si chiude
in bellezza il cartoon.