Amore & altri crimini
(Ljubav
i drugi zlocini)
Stefan Arsenijevic -
Serbia/Germania/Austria/Slovenia
2008
- 1h 45' |
Benvenuta
la rivelazione di questo regista serbo nato nel '77. Sulla scacchiera di
un quartiere di Belgrado degradato dalla malavita, la storia si snoda
sull'arco di una sola giornata. Anica, che è russa, è la pupa del piccolo
gangster Milutin, amareggiato dal ricordo di un amore perduto. Gli vuole
bene ma ha deciso di troncare, di rubare la cassa dello scalcinato e losco
centro benessere gestito da lui, e di tornarsene in Russia. Ma c'è
l'imprevisto. Il ragazzo Stanislav, uomo di fiducia di Milutin, si decide
a dichiararle l'amore che da sempre nutre per lei. E la dinamica tra la
donna più esperta e il ragazzo più ingenuo ricorda quella tra Julie
Christie e Tom Courtenay in
Billy il bugiardo.
Lungo le ore dei preparativi la tensione corre sul filo dell'ambiguità,
del tradimento che si sta consumando alle spalle di Milutin. Lui, stanco,
lascia fare. Il regista ha scelto un tono, che non tralascia scorci di
tristezza e squallore ma privilegia ironia e disincanto. |
Paolo D'Agostini -
La Repubblica |
Basterebbero
gli sguardi, la geometria, la geografia con cui il deb Stefan Arsenijevic
racconta la «sua» Belgrado per informarci sullo stato delle cose
psicosomatico della città. Il film recitato dalla magnifica compatta
compagnia di attori teatrali dice di più: al terrore, alla guerra, alla
corruzione sono subentrati egoismo, amoralità, voglia di evadere (sempre a
Mosca, a Mosca...) dal sistema di potere tristemente criminal-mafioso. In
sei capitoli, la giornata particolare di Anica, in fuga dopo aver
depredato l'anziano amante padrino vedovo infelice papà d'una ragazza
depressa. Le bande si fanno criminali dispetti di racket e un giovane
gangster le giura amore eterno: che fare? Sospendere gli addii? Momenti
esaltanti («Besame mucho» sul cornicione, al cabaret), uomini che
s'inseguono vendono la vita al miglior offerente, esprimendo un profondo
male di vivere. |
Maurizio Porro - Il
Corriere della Sera |
promo |
Sulla
scacchiera di un quartiere di Belgrado degradato dalla malavita,
la storia si snoda nell'arco di una sola giornata. Anica, che è
russa, è la pupa del piccolo gangster Milutin, amareggiato dal
ricordo di un amore perduto. Gli vuole bene ma ha deciso di
troncare, di rubare la cassa dello scalcinato e losco centro
benessere gestito da lui, e di tornarsene in Russia. Ma c'è
l'imprevisto... Uomini che s'inseguono e si vendono esprimendo un
profondo male di vivere; momenti amari ma cinematograficamente
esaltanti. La regia non tralascia scorci di tristezza e squallore
ma privilegia ironia e disincanto. |
PRIMA VISIONE
cinema
invisibile
TORRESINO
ottobre-dicembre 2009