3 Coeurs
inizia come Un amore splendido di
Leo Mc Carey , grande regista californiano, tra i migliori degli anni
Trenta, ottimo talent scout (Stanlio e Ollio) girato in doppia
versione, nel 1939, poi nel 1957. Un incontro d’amore meraviglioso,
unico e l’immediata perdita. Poi la vita continua e, alla francese,
caso e coincidenze, si moltiplicano, fino all’intersecarsi le vite
degli uni con quelle degli altri. E il caso/destino fa re-incontrare 2
anime che si erano ‘riconosciute’ alla prima occhiata, ma una terza,
ugualmente viva, umana, amorosa, affine e legata alle altre 2 renderà
il tutto una stagione all'inferno, nell'impossibilità di vivere
serenamente quello che sarebbe stato 'solo' un 'amore splendido'.
Le due anime 'originarie' si rivedono e si 'risentono' – come avrebbe
dovuto essere, da 'copione di vita' – e se ne vanno insieme,
finalmente, verso il loro (NON) FUTURO, au ralenti, lungo il viale
all’infinito delle Tuileries, a Parigi, in un finale onirico,
falsamente lieto.
"Odio i finali tristi" ha ammesso Jacquot, collaboratore di
Marguerite Duras ad inizi carriera. La fine è alla
Wuthering Heights , l'unico, sublime
visionario romanzo fuori dal tempo e da ogni schema di Emily Brönte:
esempio di amour fou alla francese, in grande stile,
3 coeurs
è un mélo, mélo, mélo, molto ben interpretato, certo, inutile dirlo:
il belga Benoit Poelvoorde, apprezzato a Venezia anche in
La rançon de la gloire di Xavier
Beauvois, è semplicemente ed umanamente superlativo, mentre sempre più
intensa è Charlotte Gainsbourg – figlia d’arte come Chiara Mastroianni,
nel film con la madre, Catherine Deneuve – che ti offre tutta se
stessa solo guardando(ti), bucando lo schermo, e l’interlocutore, con
occhi di daino.
Ma il regista Jacquot è davvero autenticamente uomo da mélo, coup de
foudre, romantico regista delle donne – come l'han definito – ed in
conferenza stampa, a Venezia 71, ha difeso questa capacità di amare
tutta e seulemént francese insieme con un'agguerrita Deneuve:
forse, la frequentazione del mostro sacro e sopra le righe Duras ha
influito su di lui e…buon sangue non mente, mai.
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