Come si valuta la
riuscita di un Festival? Da cosa se ne deduce il
successo? Le due domande non sempre viaggiano in
sincrono... La riuscita dal punto di vista culturale si
misura attraverso il valore delle opere proposte in
rassegna, il successo si basa sull'affluenza di pubblico
e sull'impatto mediatico che ne accompagna lo svolgersi.
La 42a edizione del
Torino Film Festival
ha davvero scompaginato questa abbinata. I numeri
parlano di 36.700 presenze (a fronte delle 35.000
dell'anno precedente) e il nuovo direttore Giulio Base
può ben inorgoglirsi delle tante news che hanno
supportato il Festival sui giornali e televisione.
D'altronde mai si era così parlato a Torino di
"tappeto
rosso" e mai erano arrivate tante celebrità a dar lustro
alla manifestazione: ecco, tra i nomi, quelli di
Sharon Stone, Ron Howard, Angelina Jolie, Alec Baldwin,
Emmanuelle Béart e "a giocare in casa" quelli di
Giancarlo Giannini, Michele Placido e Ornella Muti.
Tutti entusiasti nel ricevere il nuovo gadget mondano
che la direzione ha inventato per loro, la stella della
mole. Ben minor eco hanno avuto i film e premi del
concorso... Possiamo dire che
TFF 42 ha puntato sui divi a scapito della
ricerca cinefila? Niente da obiettare sull'omaggio a
Marlon Brando (però la sua filmografia ha un po'
intasato la programmazione), ma il magma delle rassegne
di ricerca cinematografica che aveva caratterizzato
Torino in questi ultimi anni si è ridotto a un generico
Fuori concorso e al
furbesco Zibaldone
(a contenere i film più o meno famosi dei divi
invitati). E anche le opere in
Concorso non hanno brillato: il vincitore,
Holy Rosita,
ha ricevuto unanimi consensi anche perché poche erano le
scelte alternative (L'aiguille?
Ponyboi?
O i titoli di acre impatto sociale come Dissident
e Under The Grey Sky?).
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Holy
Rosita |
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L'aiguille |
Ponyboi |
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Dissident |
Under the Grey
Sky |
Maggiore
soddisfazione ha così riservato la frequentazione
della sezione Fuori concorso.
Almeno due i film da segnalare:
Isla negra e
Riff Raff, il nostro preferito.
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Isla negra |
Riff Raff |
Ezio
Leoni
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