È
curioso come nell’immaginario cinematografico degli
appassionati del
western
trovino posto i nomi dei fuorilegge piuttosto che quelli dei
tutori dell’ordine. Tutti hanno in mente
Billy the Kid,
Jesse James,
Butch Cassidy, ma al di là di
Wyatt Earp o di
Pat Garrett, chi si ricorda
di Will Kane e di John T. Chance? Eppure sono
due straordinarie figure, due uomini di legge che hanno
riempito lo schermo di coraggio e di epica, che hanno
contribuito a costruire il mito del genere principe del cinema
americano.
Il primo (Gary Cooper), andatura solenne e atteggiamento
irreprensibile, è lo sceriffo di Hadleyville, abitata da
uomini sleali che lasciano lui e alla moglie ad affrontare da
soli il malvagio Frank Miller e i suoi sgherri, mentre la città si svuota
e quel treno sta arrivando (Mezzogiorno
di fuoco, 1952).
Lo sceriffo Chance (John Wayne) è invece il protagonista di
Un dollaro d’onore
(1959) e la stella di latta sul suo petto e su quello dei suoi
vice è il fulcro di un'avventura memorabile, snodo
fondamentale della storia del
western,
tra bonari spaccati di musica e whisky e cruciali sparatorie
nei saloon e nelle strade di Rio Bravo, contro la banda di Nathan
Burdette.
A margine va
detto che nel mettere a confronto questi due capolavori
emergono gli spiriti contrapposti della Hollywood di
quegli anni. Nel bianco e nero di Zinnemann, in quella
stella buttata nella polvere da Gary Cooper pulsavano le
brucianti tensioni del maccartismo; il proposito di
Wayne, a suo agio nei colori sgargianti di Hawks, fu
proprio quello di disegnare un eroe a tutto tondo e di
ridare fiducia, attraverso il
western,
alla limpida integrità delle istituzioni.
Ezio Leoni |