È
un vero guazzabuglio di
rappresentazioni pseudostoriche la filmografia (quasi trenta
titoli) che dagli anni 30 ha accompagnato il mito
cinematografico di Wyatt Earp. La sua immagine non è certo
limpida ed esemplare come la leggenda l'ha tramandata. Con la
stella sul petto
prima
a Wichita, poi a Dodge City e infine a Tombstone,
Wyatt Earp
(19/3/1848 – 13/1/1929) fu una figura ambigua ponendosi spesso
al di sopra di quella legge di cui avrebbe dovuto essere
rigoroso tutore. Il momento topico della sua avventurosa
esistenza, cadenzata non solo dal ruolo di pistolero e
sceriffo ma anche di cacciatore di bisonti, allevatore,
giocatore d'azzardo, gestore di saloon e spregiudicato
imprenditore, resta comunque l'epico scontro a fuoco che lo
vide protagonista all'O.K. Corral di Tombstone (Arizona)
nell'autunno del 1881. Una notazione merita la sua pistola a
canna lunga, la famosa Buntline Special e il fatto che in
tutti i combattimenti in cui fu coinvolto non rimase mai
ferito. Wyatt Earp non morì infatti sotto il fuoco delle
pallottole ma a ottant'anni per un'infezione alle vie
urinarie.
John
Henry Holliday (1851-1887), conosciuto come Doc per aver
esercitato come dentista, si fece una fama di pistolero e di
giocatore di carte. Conobbe Wyatt Earp e Fort Griffin, Texas
nel 1877 e i due divennero presto amici, tanto che Holliday
seguì Earp quando, l'anno seguente, tornò in Kansas, a Dodge
City. Allorché Wyatt venne chiamato dal fratello Virgil a
Tombstone,
Doc Holliday
viaggiò con lui fino a Las Vegas dovendo poi fuggire in Arizona,
incriminato per l'uccisione un Ranger. Raggiunse Wyatt nel
novembre del 1880 e dopo la sparatoria all'O.K. Corral fu
accanto all'amico nelle scorribande conosciute come la
"vendetta degli Earp". Malato di tisi si spense a trentasei
anni nel sanatorio di Glenwood Springs, Colorado.
Le fonti documentano la crescente
tensione nei rapporti tra i fratelli Earp responsabili
della legge a
Tombstone e la banda dei cowboy capitanata
da Ike Clanton, tensione che esplose nel pomeriggio del
26 ottobre 1881 all'OK Corral. Da una parte lo
sceriffo Virgil Earp, i suoi fratelli Wyatt e
Morgan e Doc Holliday, dall'altra
i fratelli Ike e Billy Clanton, Frank e Tom McLaury e
Billy Claibourne. Lo scontro
avvenne quasi a faccia a faccia, a pochi metri gli uni
dagli altri, durò una trentina di secondi in cui furono
sparati (dal gruppo degli Earp) 17 colpi. Ike Clanton,
che era disarmato, si diede alla fuga così come Billy
Claibourne, dopo che era stato ferito. Gli altri vennero
uccisi. Virgil, Morgan e Doc restarono feriti e solo
Wyatt rimase illeso.
Ci furono altri sanguinosi
strascichi che fecero seguito alla morte di Morgan
(assassinato a tradimento qualche mese dopo mentre
giocava a biliardo). Wyatt si erse a
giustiziere-vendicatore e con Doc ed altri al suo fianco
riuscì ad uccidere i colpevoli: Frank Stillwell, Indian Charley,
Johnny Ringo e Curly Bill Brocius.
>>
more info
<< |
Per indagare sull'attendibilità delle sue gesta
nell'immaginario cinematografico, bisogna in ogni caso far
riferimento al Wyatt Earp: Frontier Marshal di Stuart
N.
Lake ed è da quel testo ("pilotato" dallo stesso Earp nella
stesura del 1931) che partono (con personalissime
interpretazioni) le sceneggiature dei titoli più famosi.
Il primo titolo di rilievo,
Gli indomabili
(Frontier Marshal,
1939
- 71') per la regia di Allan Dwan, ha intrigo e ritmo
apprezzabili, ma, pur partendo dal testo di Lake, asciuga il
racconto togliendo ogni riferimento alla figura storica di
Wyatt (Randolph Scott). Questi, una volta assunto l'incarico
di sceriffo, deve barcamenarsi tra le affascinanti donne di
Doc Holliday (Jerry, attrazione del "Bella Union" e Sarah,
arrivata dall'Illinois) e le malefatte di Carter, proprietario
del "Palazzo dell'allegria", che prova a rapire il comico
arrivato per esibirsi nel saloon concorrente. Ed è lui poi che
organizza con Curly Bill una rapina alla diligenza che sarà
sventata da Wyatt. Doc (Cesar Romero), che nel suo tormento
sentimentale (e fisico, causa la tisi che mina la sua salute)
finisce per diventare il fulcro della narrazione, cementa via
via l'amicizia con Wyatt intervenendo più volte in suo aiuto,
ma, dopo che ha mostrato la sua abilità come chirurgo salvando
un ragazzino rimasto ferito durante una sparatoria, verrà
ucciso per le strade di Tombstone prima del fatidico scontro.
Wyatt si presenterà così da solo all'O.K. Corral e da solo
eliminerà tutti gli avversari (Curly Bill sarà ucciso da Jerry).
Il finale, dopo che Sarah ha deciso di restare in città, è
tutto proprio per Jerry che, partendo in diligenza, quando
passa accanto al Boot Hill Cemetery manda un ultimo saluto a
Doc.
NOTE:
La vicenda viene stranamente anticipata di un anno: siamo nel
1880!
Il poster presuppone una relazione (inesistente) tra Wyatt e
Sarah
Il Boot Hill Cemetery ha un peso rilevante nell'iconografia di
Tombstone. Proprio in apertura del film il cronista del
giornale locale (The Epitaph) sottolinea che "Stiamo
crescendo rapidamente. Ora si pone una questione: se debba
essere più grande la città o il suo cimitero"
SEQUENZA:
lo
scontro finale
>> film completo v.o.s. << |
Gli fa seguito,
nel
1946,
Sfida Infernale (My Darling Clementine) che parte dallo
stesso soggetto, ma che scompagina ulteriormente le carte
spostando la data al 1882, aprendo il racconto con la morte di
James Earp e presentando come occasionale l'amicizia con Doc
Holliday.
Altre
discrepanze nella sparatoria: la durata non è ben oltre gli
storici trenta secondi, manca Virgil (fatto uscire di
scena la sera prima, ucciso da Ike) e risultano presenti due
esponenti della cittadinanza, portando così a cinque (e non a
quattro) lo schieramento degli Earp. Ridotti a quattro invece
i componenti dei Clanton (i McLaury non vengono citati).
Inezie di fronte alla potenza cinematografica del capolavoro
di Ford.
>> |
Wichita (1955
- 81') fotografa il destino di Wyatt Earp come uomo
di legge. La regia di Jacques Tourneur è didascalica, ma
sa mettere in evidenza i contrasti tra vantaggi e
svantaggi di una città che necessita di ordine (lo
striscione d'ingresso recita Everything Goes in Wichita
- Tutto è permesso a Wichita), ma ha anche bisogno di
accogliere i cowboy, clienti che diventano pericolosi
quando perdono il controllo. Wyatt (Joel McCrea), il
quale ha dimostrato fermezza e abilità fin da quando ha
sventato una rapina in banca, è restio ad accettare il
ruolo di sceriffo ("È un uomo di legge per vocazione ma
si rifiuta di ammetterlo" commenta l'editore del
Wichita
Clarion), ma accetta quando le scorribande dei cowboy
che sparano "festanti" per le strade causano la morte di
un ragazzino. Il suo divieto di portare armi in città
provocherà tensioni e rivalse proprio con gli abitanti,
insofferenti al drastico provvedimento. Alla fine
comunque Earp, che al vicesceriffo Bat Masterson ha
affiancato anche i fratelli Morgan e Jim, riuscirà ad
averla vinta, sposerà la bella Laurie (Vera Miles) e
partirà con lei per il suo prossimo incarico a Dodge
City.
SEQUENZA
- il duello tra Wyatt e Gym; prima di iniziare (e venire ucciso) Gym dichiara "Non sparare per ferire, o sei
tu che muori o sono io"
>>
trailer
<< |
Le
figure leggendarie fanno bene al cinema, anche se
la loro presenza è solo un cameo. Wyatt Earp lo
troviamo in
Winchester '73
(Antony Mann -
1950) dove, a Dodge City, regola la gara di tiro
al bersaglio tra Lin McAdam e Dakota; e ne
Il grande sentiero
(John Ford - 1964), in un
ruolo un po' caricaturale mentre è al tavolo da
gioco, sempre a Dodge City, proprio con Doc
Holliday.
Nel
film di Mann Wyatt è interpretato da
Will
Geer, in quello di Ford da James Stewart
(Arthur
Kennedy è Doc) |
Sfida all'O.K. Corral
(Gunfight at the O.K. Corral - 1957) è ben
lontano dalla poetica fordiana di un West da mitizzare con la
suggestione di immagini e paesaggi. John Sturges
prova solo in parte a rimette ordine alle storiche dinamiche
narrative e punta sullo presenza scenica di Burt Lancaster e
Kirk Douglas a cui concede ruvidi scontri a fuoco e sofferti
contrappunti sentimentali che danno al film una dimensione
drammatica classica e avvincente.>>
|
Dieci
anni dopo Sfida all'O.K. Corral Sturges,
con L'ora delle pistole
(Hour of the Gun - 1967
- 100'), torna nel recinto dei cavalli di Tombstone quasi
a riconfigurare la sua interpretazione del mitico scontro
a fuoco. Stavolta, correttamente, è in una manciata di
secondi che si conclude la sparatoria, la cui resa sullo
schermo entra di diritto tra le migliori sequenze western.
Poi la narrazione segue il protrarsi della faida tra la
famiglia Earp e la banda di Ike Clanton: entrano in scena
fatti e personaggi che hanno segnato quella che è
conosciuta come "la vendetta degli Earp" (non per niente
il film è titolato anche come
Vendetta all'O.K. Corral): il processo che vede
Wyatt e i suoi accusati di omicidio (poi assolti),
l'attentato a Virgil (che perderà un braccio), l'uccisione
di Morgan, l'ostinata eliminazione da parte di Wyatt di
tutti i responsabili fino all'avventura finale in Messico,
dove anche Ike Clanton (Robert Ryan) cade sotto i suoi colpi. Il fulcro
del racconto è la diatriba etica tra Wyatt (James
Garner) e Doc (Jason Robards). Questi
rinfaccia all'amico sceriffo il voler ergersi al disopra
della giustizia preferendo affrontare faccia a faccia gli
assassini e, anziché arrestarli, provocarli e ucciderli in
duello. Questo non riuscirà comunque ad incrinare la loro
amicizia e sarà proprio Wyatt, nel finale, ad accompagnare Doc in una sanatorio del Colorado; primo di lasciarlo
non gli confida però che ha deciso di rinunciare per sempre ai
suoi incarichi come tutore della legge.
FRASI:
"Perché
ha abbandonato la pratica odontoiatrica per dedicarsi al
gioco d'azzardo?" Doc:
"Ho scoperto che c'era più oro nelle tasche delle
persone che nelle loro bocche"
Doc
a Wyatt: "Se hai intenzione di
uccidere come me potresti anche bere come me"
SEQUENZE:
lo
scontro iniziale
i
vari duelli con cui Wyatt fa giustizia degli assassini
del fratello
il
duello finale in Messico con Ike Clanton
>>
trailer
<< |
Doc
(Frank Perry, 1971 -
96'). Siamo negli anni della New Hollywood e la
destrutturazione del mito tocca contenuti e forme. Wyatt
Earp (Harris Yulin) è già tutore della legge per la
contea ma, in corsa per diventare sceriffo di Tombstone,
vuole al suo fianco Doc Holliday così da monopolizzare
ambiti di giustizia e di gioco d'azzardo. Lo sceriffo
attuale John Behan, ha fama di onestà, non altrettanto
Earp che arriva ad accordarsi con il balordo Ike Clanton
per farsi consegnare Johnny Ringo, colpevole di rapina. È
quando Wyatt minaccia di addossare la colpa ai Clanton che
si arriva alla sfida all'O.K. Corral dove tutti i Clanton
(sette in questa versione) resteranno sul terreno,
compreso Ike e anche Morgan Earp. Perry è ben lontano
dall'epica di Ford e di Sturges. La sua Tombstone ha
colori desaturati, il verde della prateria lascia il posto
a paesaggi sabbiosi, a rocce incombenti e la macchina da
presa sta spesso addosso ai personaggi, cogliendo nei loro
primi piani un'amara inquietudine. Il segno distintivo del
film è comunque il ruolo di protagonista consegnato dalla
sceneggiatura di Pete Hamill a Doc Holliday. Ombroso e
malinconico nell'intensa interpretazione di Stacy Keach,
il dottore-dentista viaggia con la sua fama di pistolero e
si schiera a fianco dell'amico Wyatt anche se comincia a
dubitare della sua integrità. La parentesi sentimentale
data dall'incontro con la fascinosa prostituta Katie Elder
(Faye Dunaway) sembra aprirgli una squarcio di serenità,
ma l'amarezza della visione disillusa che accompagna il
cinema degli anni '70 non gli dà scampo. Arriverà ad
uccidere The Kid, il ragazzo Clanton che gli era amico e
lo venerava, anche se questi ha già rinfoderato l'arma. E
quando Wyatt, che ormai ha vinto le elezioni, gliene
chiede ragione, risponde laconico "Credo che mi
ricordasse troppe cose". Poi monta sul suo
cavallo e se ne va.
FRASE:
Il
redattore dell'Epitah:
"Non riuscirai a risolvere nulla con una pistola" -
Wyatt: "Oh, saresti sorpreso di
quante cose si possono risolvere con una pistola"
SEQUENZE:
il
ballo di Doc e Katie
la
colluttazione tra Wyatt e Ike Clanton
lo
scontro finale al recinto dei cavalli
|
È un revisionismo radicale quello operato da
Tombstone
(George P. Cosmatos, 1983
- 130') e
Wyatt Earp
(Lawrence Kasdan, 1984
- 190') che partendo ancora una volta da
Frontier Marshal di Lake, cercano entrambi una
meticolosa fedeltà ai fatti storici, depauperando
la leggenda e provando a bilanciare fatti e
misfatti della carriera del mitico Wyatt Earp. |
Tombstone
si focalizza subito sulla violenza incombente su
Tombstone causa lo spadroneggiare della banda dei
cowboy (caratterizzati da una fascia rossa legata
in vita) e capitanati dai fratelli Clinton e
McLaury e dai crudeli Curly Bill e Johnny Ringo.
Wyatt Earp e i suoi fratelli Virgil e Morgan che,
con le rispettive mogli, arrivano in città
dovranno fare i conti con loro e saranno costretti
a mettersi la stella di sceriffo sul petto per
cercare di riportare l'ordine in una città dove
anche lo sceriffo della contea Behan è connivente
con i fuorilegge. Al loro fianco c'è ovviamente
l'amico Doc Holliday arrivato a Tombstone
consumato dalla tisi, ma sempre sulla breccia come
giocatore di poker e pistolero. L'attenzione di
Cosmatos è comunque anche per gli affari
personali, in particolare per quelli di Wyatt che
deve barcamenarsi tra l'affetto per moglie Mattie,
ormai assuefatta al laudano, e l'infatuazione per
l'affascinate attrice Josephine Marcus. Quando si
arriva all'inevitabile scontro dell'O.K. Corral
questo è descritto con la giusta enfasi,
attenendosi al fatto storico e ad un faccia a
faccia breve e intenso (vengono uccisi Billy
Clanton e i fratelli McLaury, restano feriti
Virgil e Morgan). Ma la narrazione di
Tombstone va oltre, vede
l'uccisone di Morgan, la disperazione di Wyatt
(sotto una pioggia purificatrice) e il compiersi
della "vendetta degli Earp". Diventato sceriffo
federale Wyatt raduna degli uomini di fiducia e si
mette in caccia degli assassini del fratello:
uccide Stilwell che gli aveva teso un agguato alla
stazione ferroviaria, poi giustizia altri dalla
banda (tra cui Curly Bill), ma deve rifugiarsi in
un ranch quando la salute di Doc peggiora e i
cowboy riescono addirittura ad ottenere
l'investitura di sceriffi. La resa dei conti che
infine Johnny Ringo propone a Wyatt porta a un
nuovo apice di tensione e il duello in cui Doc
prende il posto dell’amico è forse la pagina più
significativa del concitato finale. La storia si
chiude con Doc che si fa ricoverare in un
sanatorio in Colorado e con Wyatt e Josephine che
iniziano una nuova vita insieme. Una parentesi
romantica che aggiunge un ulteriore segnale di
umanità ad un film asciutto e avvincente in cui
Cosmatos ribadisce il suo sicuro mestiere
cristalizzando l’epica del mito in favore
dell'incalzare dell'avventura e di un west fatto
di "strade di fuoco", psicologie e atmosfere
stilizzate e dinamiche interpersonali segnate da
ritmo e ironia.
interpreti:
Kurt Russell (Wyatt
Earp), Val Kilmer (Doc
Holliday), Sam Elliott (Virgil
Earp), Bill Paxton (Morgan
Earp)
SEQUENZE:
lo
scontro all'O.K. Corral
il
duello tra Doc Holliday e Johnny Ringo
>>
trailer <<
|
In
Wyatt Earp
Lawrence Kasdan va a scavare nella vita del
protagonista nel suo complesso, portando uno
sguardo originale che è quello del rapporto col
padre e dell'adolescenza nel Missouri. Virgil e
James vanno in guerra, Wyatt che è più giovane
viene frenato dal genitore che gli ricorda come il
primo riferimento debba essere il rispetto e il
legame familiare. E quel legame, che Wyatt cerca
di lì a poco nel matrimonio con l'amata Urilla,
diventa per lui una spina nel fianco quando lei
muore di tifo. Distrutto dal dolore Wyatt perde il
senso del vivere, si abbrutisce ed evita
l'impiccagione come ladro di cavalli solo perché
papà Earp riesce a farlo fuggire dall'Arkansas.
Eccolo allora cacciatore di bufali e poi a Wichita
dove coi fratelli Masterson si mette al servizio
della legge. Da lì, ancora affiancato dai
Masterson, arriva a Dodge City in cui conosce
quelle che saranno le donne della sua vita, la
prostituta Mattie e l'attrice Josie Marcus.
Sospeso dal servizio di sceriffo per eccessiva
severità, Wyatt passa a catture i fuorilegge
lavorando per la ferrovia ed è in questo
frangente, sulle tracce del bandito Dave Rudabaugh,
che a Fort Griffin conosce e fa amicizia con Doc
Hollyday. Tornato a Dodge City (dove riporta
l'ordine dopo l'uccisione di Ed Masterson) si
trasferisce infine con i suoi fratelli a Tombstone...
Kasdan tende a fare un'epopea della vita di Wyatt
Earp, ma il punto cruciale della narrazione resta
l'arrivo a Tombstone. Non per niente la scena
d'apertura del film (la più evocativa) è proprio
il flash-forward in cui Virgil e Morgan vanno al
saloon a reclutare Wyatt per dirigersi all'O.K.
Corral. Oltre alla ricchezza di informazioni
storiche di quello che si può considerare
nell'impianto narrativo un prologo (talvolta
tedioso), qui, rispetto al
Tombstone
di Cosmatos, si aggiungono altri particolari non
trascurabili: l'inizio dell'amicizia con Doc e la
contesa sentimentale con lo sceriffo Behan, del
quale Josie era la fidanzata. Ma con l'esplodere
della mitica sfida l'azione spettacolare converge:
anche qui i personaggi coinvolti sono quelli
giusti e anche qui lo scontro a fuoco dura quella
fatidica manciata di secondi. In entrambi la
macchina da presa segue con piglio emozionante la
camminata dei suoi quattro eroi e
Wyatt Earp
porta all'estremo, nell'inquadratura, il decisivo
faccia a faccia dei due schieramenti. Il montaggio
è ugualmente serrato, ma Kasdan regala al suo
Wyatt un primo piano conclusivo che ribadisce lo
sguardo evocativo del suo progetto. E il seguito
conferma l'intento della sceneggiatura offrendo
suggestivi tagli e movimenti di ripresa a
descrivere i drammi della famiglia Wyatt, gli
inseguimenti dei cowboy in fuga, l'uccisione di
Indian Charlie e la sparatoria finale. Ed è
proprio in questo frangente che la regia riesce a
regalare al suo eroe l'ambita epicità mettendo in
immagini quella "magica" situazione che permise a
Wyatt Earp di non rimanere ferito anche nella
battaglia decisiva (quei fori sullo spolverino tra
il fumo dei colpi di pistola e il sibilare delle
pallottole). Il film si chiude con Wyatt e Josie,
divenuti agiati cercatori d'oro, su un battello in
Alaska. Un'occasione per ribadire, in un dialogo
con un giovane passeggero, l'eterno conflitto tra
realtà e leggenda. Quella che Kasdan non nasconde
di amare...
interpreti:
Kevin Costner (Wyatt
Earp),
Dennis Quaid (Doc
Holliday), Michael Madsen (Virgil
Earp), Linden Ashby (Morgan
Earp), Gene Hackman (il
padre, Nicholas Earp)
SEQUENZE:
INCIPIT
(flash-forward)
lo
scontro all'O.K. Corral
la
sparatoria finale
>>
trailer << |
In
Tombstone lo
sceneggiatore Kevin Jarre fu presto allontanato
dalla regia e sostituito da George P. Cosmatos
La
sceneggiatura di Wyatt
Earp è a firma dello stesso Kasdan e di
Dan Gordon
Wyatt
Earp venne distribuito nei cinema il 24
giugno 1994, sei mesi dopo
Tombstone. Nonostante un importante
budget di 63 milioni, al botteghino incassò
soltanto 25 milioni, mentre il rivale (con un
budget meno della metà) superò i 56 milioni di
dollari. Kevin Costner aveva rinunciato ad interpretare
Tombstone
perché riteneva poco centrale e mitica la figura
di Wyatt nella sceneggiatura di Kevin Jarre. |
Ezio Leoni
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