settembre 2007

trimestrale di cinema, cultura e altro...

n° 20
Reg.1757 (PD 20/08/01)

pag. 4-B

 

 

     Sono passati senza clamore, senza ressa di pubblico. I cinque western di Budd Boetticher hanno deliziato solo pochi (auto)eletti: per alcune proiezioni (in sala grande) neanche 20 presenze! Eppure si tratta di un regista fondamentale del genere, autore di opere essenziali e “classiche”.

Prendiamo Decisione al tramonto (Decision at Sundown, 1957). Una coppia di cowboy, Bart e Sam, arrivano in città; almeno per uno dei due l’obiettivo è quello della vendetta. A Sundown è in corso un matrimonio, lo sposo è proprio colui che Bart vuole uccidere, attribuendogli la morte della propria moglie, Mary. Lo scompiglio è ovvio, la cerimonia viene interrotta, i due stranieri si barricano nella stalla… Sam, amico devoto di Bart verrà ammazzato a tradimento, si scoprirà che Mary non era la donna idealizzata da Bart e che la responsabilità della sua fine (suicidio) non è attribuibile al cattivo (?) di turno. Whisky e pistole, amicizia e lealtà, uomini solitari e donne spaventate, sparatorie e duelli. Tutte le dinamiche western sono sviluppate con esemplare linearità, le interpretazioni affidate ad attori di amabile caratterizzazione (Randolph Scott protagonista fisso di Boetticher è qui affiancato da Noah Beery Jr.), l’etica civile sviluppata su rapporti umani e valori che restano emblemi di una frontiera morale ormai lontana. Non si discostano, nella struttura, i racconti di I tre banditi (1957), Il cavallo solitario (1957), L’albero della vendetta (1959), La valle dei mohicani (1960):  una rapina alla diligenza che si risolve in un rapimento con riscatto (e imprevista storia d’amore) nel primo, un’altra storia di vendetta e faide nel secondo; poi una vicenda incentrata su un cacciatore di taglie che col suo prigioniero si trova bloccato dagli indiani ad una stazione di posta. Ancora un rapimento, stavolta ad opera degli indiani, nell’ultimo. Le atmosfere che hanno fatto grande il western ci sono tutte, al di là della mediocre risposta del pubblico. Va ricordato che la “rivoluzione” dello spaghetti western partì proprio da qui, dallo scardinamento violento e provocatorio di queste piccole-grandi storie che solo qualche anno prima sapevano ancora avvincere ed emozionare. A nostro parere ci riescono ancora.

ezio leoni - MC magazine 20  settembre 2007

 I tre banditi

Decisione al tramonto

Il cavallo solitario

L'albero della vendetta

La valle dei mohicani