febbraio 2025

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n° 100
Reg.1757 (PD 20/08/01)

 
 

   n° 100. Un piccolo-grande traguardo per una rivista no-profit che riesce a tenersi in vita da quasi venticinque anni. Dal primo numero del 2001 in cui avevamo seguito giornalmente la 58a Mostra del Cinema di Venezia, l'editing non è cambiato di molto e, se la redazione si è in parte rinnovata, è sui collaboratori "storici" che MCmagazine ha potuto contare per mantenere i ritmi di pubblicazione. E, visto che la cadenza mensile degli ultimi anni si è affidata soprattutto alle pillole western, non poteva mancarne una "fondativa" per questo numero: gli albori della frontiera.

 
 

  PILLOLE WESTERN                                         

 

gli albori della frontiera

  Sono due i titoli che ben inquadrano quelli che possono considerarsi gli albori del western, intesi non tanto come prime produzioni del genere, quanto come film che raccontano quello che è un periodo storico che anticipa le tematiche classiche legate a pionieri e indiani, sceriffi e fuorilegge... È il periodo della Guerra dei sette anni, del suo svolgersi (1756-1763) e delle situazioni che ne seguirono rispetto alla presenza delle truppe francesi e inglesi, alle loro alleanze coi nativi, al rapportarsi dei coloni con l'ambiente, con la realtà che li ospitava. L'azione de L'ultimo dei Mohicani (Michael Mann, 1992) si svolge nel 1757 ed entra giusto nel vivo della guerra in un momento in cui i francesi e le tribù a loro alleate sembrano poter sovrastare gli avversari. Con Gli invincibili (Cecil B. De Mille, 1947) siamo invece nel 1763, a conflitto "europeo" ormai concluso e lo sguardo si posa sugli insediamenti inglesi che subiscono gli attacchi degli indiani Ottawa: la loro sopravvivenza è un passo fondamentale per l'imminente grande avventura dei pionieri...

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Ezio Leoni

  Quali sono gli anni raccontati dal western? La finestra temporale è ampia e "dinamica": gli anni di riferimento più significativi sono certamente quelli a cavallo della metà del XIX secolo. È del 1945 il definirsi del concetto di destino manifesto che eleggeva i coloni americani a paladini della civilizzazione e quel “Vai ad Ovest, giovanotto, e cresci col paese” viene ufficializzato da Horace Greeley nel 1865. Un'idealità e un monito che, dopo il primo grande step pionieristico del 1920 (la pista dei Mormoni), avevano trovato concretezza nell’Indian Removal Act (l'inizio della deportazione forzata dei nativi) del 1930 e nel Pre-emption Act (1941, a difesa del possesso dei territori acquisti) che aveva “tenuto a battesimo” la pista dell’Oregon e che avrebbe visto il completarsi del progetto di Lincoln con l’unirsi dei rami ferroviari della Central e dell’Union Pacific (1869). Ma è già con la Dichiarazione d’Indipendenza dei primi stati americani (1776) che il western acquista il diritto di esistere, quando prende corpo quella che sarà conosciuta come la conquista del West. La frontiera a cui si affacceranno i pionieri delineerà un ovest in continuo riconfigurarsi, a partire proprio dai monti Appalachi che sono il riferimento geografico dei film di DeMille e Mann.

 
 
 

in rete dall' 8 febbraio 2025

 
 

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