Percorsi a cielo aperto
Cinema Torresino ESTATE: sab. 16/8 - dom. 17/8 - lun.18/8

FAMIGLIE MADE IN BRITAIN


Go now
di Michael Winterbottom - Gran Bretagna 1996 - 1h 21'

Segreti e bugie
(Secret and Lies)
di Mike Leigh - Gran Bretagna 1996 - 2h 22'

The Snapper
di Stephen Frears - Gran Bretagna 1993 - 1h 30'

 

Non siamo andati a recuperare un capostipite come Family Life sia perché l'atmosfera di questa serie è certamente più ottimistica e rasserenante, sia per un certo rispetto verso un autore come Loach che precede per ispirazione e rigore di stile "discepoli" quali Winterbottom, Leigh e Frears.
In realtà Michael Winterbottom è un autore giovane ed eclettico ((Butterfly Kiss, Jude, Welcome to Sarajevo) che in ogni opera segnala una professionalissima sensibilità. In
Go now, con perfetto stile working-class, parte tra i lazzi di spogliatoio di una squadra di calcio, si appassiona per la storia d'amore tra Nick e Karen, vira sul dramma della sclerosi multipla senza mai scivolare nel pietismo, ma con squarci di indimenticabile umanità.
Commosso e sorridente anche il "rientro in patria" di Stephen Frears che, dopo i successi USA di Relazioni pericolose ed Eroe per caso, diresse nel 1993 questa commedia di straripante vitalità, tratta da un romanzo di Roddy Doyle. Tra boccali di birra, nottate trasgressive e solidarietà d'affetti, il recupero di
The Snapper era doveroso per la nostra tappa nella famiglia britannica.

Il pezzo forte resta comunque
Segreti e bugie. Degno erede di Loach, ma di tale raffinata complessità stilistica da rendere riduttivo ogni confronto, Mike Leigh ha ormai alle spalle una filmografia coerente ed esemplare (Bleak Moments, High Hopes, Life is Sweet, Naked). Questa sua ultima opera (Palma d'oro a Cannes) si segnala per il respiro di amabile confidenzialità che, in un intrigo familiare sbalestrato e sofferto, sa sublimare il vigore documentaristico con uno sguardo quasi iperreale. Come negli scatti fotografici di Maurice, Leigh inquadra, con simbolica ironia, il disagio dei suoi protagonisti e svela, in un crescendo di destabilizzante oggettività, angosce non sopite che le apparenze spesso impongono di camuffare. "Istantanee di gruppo" che la vita, di continuo, ci propone.

e.l.