Se
dal venerdì alla domenica al botteghino tengono banco le pellicole
di “tintinnante” attualità, la prima parte della settimana è uno
spazio franco per proposte alternative, rassegne variamente
motivate, cicli di titoli “da recuperare”. Si viene così a creare un
percorso cinematografico ricco e variegato, ma che non sempre riesce
a trovare la giusta visibilità o che almeno pecca di frammentaria
informazione. Così quattro sale cittadine che, con un po’ di
presunzione, si considerano benemerite nell’ambito della promozione
d’essai, hanno pensato di sfruttare le sinergie che scaturiscono da
un’dea di cinema quale veicolo di cultura oltre che standardizzata
commercialità. Ecco allora
CINERGIE,
che in un cartellone comune, senza togliere nulla alle singole
individualità, vuole offrire al pubblico un panorama cinematografico
in parte “fuori dal coro” con, in alcuni casi, curiose
“intersezioni”: la mini personale di
KAURISMAKI
al
Lux
si completa con l’ultimo successo del regista,
L’uomo senza passato,
in programma al
Don Bosco.
Mari-Jo e i suoi due amori
fa da sponda sia al percorso teatrale al
Piccolo Teatro
sia al capolavoro di Truffaut (Jules
e Jim)
con il quale forma uno dei tradizionali dittici a tema del
Torresino.
L’uomo del treno,
che compare anch’esso negli
abbinamenti teatro-cinema
del Piccolo è anche il titolo conclusivo di un’altra rassegna
dedicata, al Lux, a
PATRICE LECONTE.
E se poi pensate che i “vecchi” film abbiano occasione di riapparire
solo nelle personali d’autore andatevi a controllare il programma
del
cinema invisibile
al Torresino. Cosa meglio de
L’ultima onda
(1977!) di Peter Weir per autenticare la nuova attenzione del
cinema australiano
verso gli aborigeni? E non vale la pena di ripescare
Ju-Dou
(1990) per confrontare il vecchio e il nuovo tocco cinematografico
di
Zhang Yimou?
Da lunedì a giovedì, con tante pellicole di qualità, la
“settimana corta” cinematografica diventa davvero una
“settimana piena” di appuntamenti da non perdere. Resta solo
l’imbarazzo della scelta! |