La storia della vita di Simone Veil attraverso gli eventi cardine del Novecento. La sua infanzia, le sue battaglie politiche, le sue tragedie. Un ritratto intimo ed epico di una donna straordinaria che ha eminentemente sfidato e trasformato la sua epoca difendendo un messaggio umanista ancora oggi fortemente attuale.
Corvo rosso non avrai il mio scalpo
Jeremiah Johnson, dopo aver combattuto nella guerra col Messico, decide di abbandonare il mondo civilizzato e di vivere da trapper solitario sulle Montagne Rocciose. Il suo sarà un percorso iniziatico che, dopo un primo approccio pacifico con il capo indiano Crow Mano Che Segna Rosso, lo porterà a imbattersi nel corpo congelato di un altro trapper, Hatchet Jack, (dal quale “erediterà” un fucile Hawkin calibro 12), ad incontrare Artiglio d’orso Chris Lapp, cacciatore di grizzly, a prestare aiuto ad una donna impazzita dopo che i Piedi Neri hanno sterminato la sua famiglia (è sopravvissuto solo un ragazzino che Jeremiah chiamerà Caleb e che porterà con sé). Proseguendo nel suo cammino salverà un altro trapper, Del Gue, che i Piedi Neri, hanno sepolto fino al collo sotto il sole (non avevano potuto scotennarlo perché lui aveva pensato bene di rasarsi ia testa…) e, dopo un inevitabile scontro a fuoco con gli indiani, i tre raggiungono il villaggio della tribù Teste Piatte. Qui Jeremiah dona loro i cavalli e gli scalpi dei Piedi Neri uccisi e non può che rimanere spiazzato quando, come ringraziamento, il loro capo gli offre in sposa sua figlia Swan. Separatisi da Del Gue, Jeremiah, Swan e Caleb trovano una spazio adatto per costruirsi una casa di tronchi e iniziano a vivere in serenità come una nuova famiglia. Sarà l’arrivo di una spedizione dell’esercito, che chiede aiuto a Jeremy per raggiungere una carovana di coloni dispersa sulle montagne, a causare una drammatica frattura nell’equilibrio del suo destino. Per acellerare il loro cammino Jeremy li guida attraverso un cimitero sacro ai Crow: quel suo atto sacrilego provoca la loro rappresaglia e al ritorno Jeremiah trova uccisi Swan e Caleb. Dopo aver dato fuoco alla casa che li aveva ospitati Jeremy si trasforma in un inesorabile vendicatore contro l’intera tribù dei Crow e la determinazione e la sua forza ne fanno una figura leggendaria. Tra il susseguirsi dei combattimenti ha modo di ritrovare “specularmente” personaggi e situazioni del suo arrivo Montagne Rocciose e di scoprire una tomba a lui “dedicata”. Il suo vagabondare avrà termine quando incontrerà di nuovo Mano Che Segna Rosso. È un reciproco gesto di pace che viene a sancire la svolta esistenziale di Jeremiah Johnson.
Jeremiah Johnson
USA 1972 (108′)
From Ground Zero
22 cortometraggi realizzati secondo un progetto che mira a offrire a giovani filmaker l’opportunità di esprimersi attraverso il proprio lavoro. Ogni corto, dalla durata compresa tra i 3 e i 6 minuti, presenta un punto di vista originale sulla realtà di Gaza e sulle esperienze di vita della sua popolazione, tra la tragedia dei bombardamenti e lo spirito di sopravvivenza di un popolo. Mischiando generi che vanno dalla fiction al documentario, dall’animazione al cinema sperimentale, il film presenta una varietà di storie che riflettono il dolore, la gioia e la speranza di Gaza e testimoniano della vitalità della sua scena artistica, nonostante le terribili condizioni in cui si trova a operare.
– film edito solo in Versione Originale Sottotitolata –
Palestina/Francia/Qatar/Giordania/Emirati Arabi Uniti/Italia 2024 (112′)
L’uomo nel bosco
Jérémie torna nel paesino in cui è cresciuto per partecipare al funerale del titolare della panetteria locale a cui era molto legato. Quando decide di fermarsi qualche giorno in più per stare vicino a Martine, la vedova del panettiere, non immagina che ben presto si troverà al centro di una serie di eventi del tutto inaspetta.
Miséricorde
Francia 2024 (102′)
CANNES 77°- Un certain regard: premio per la regia
No Other Land
Basel Adra, un giovane attivista palestinese di Masafer Yatta, impegnato a documentare la graduale cancellazione della sua terra da parte delle truppe dell’IDF, incrocia nel suo cammino Yuval, un giornalista israeliano che si unisce alla sua lotta. Per oltre mezzo decennio combatteranno insieme contro l’espulsione, uniti un’insolita alleanza.
– film edito solo in Versione Originale Sottotitolata –
Palestina/Norvegia 2024 (96′)
European FILM Adwars – miglior documentario europeo
Amerikatsi
Charlie Bakhchinyan, scampato al genocidio armeno fuggendo negli Stati Uniti quando era ragazzo, torna nel 1948 in Armenia, dove viene accolto dalla dura realtà del comunismo sovietico stalinista e finisce rocambolescamente in prigione. Ma nella sua cella c’è una finestra, da cui può osservare l’appartamento di fronte e scoprire così la ricchezza e vivacità della vita e della cultura armena, facendosi coinvolgere dalle storie che si avvicendano – comiche, romantiche, drammatiche – come se guardasse una serie tv su uno schermo…
Armenia 2023 (115′)
Napoli – New York
Carmine e Celestina cercano di sopravvivere tra le macerie della Napoli post bellica. Una notte i due bambini decidono di imbarcarsi insieme a tanti altri italiani con direzione New York, dove ad attenderli c’è la sorella di Celestina, ormai da anni in America. Una storia fiabesca ispirata da un soggetto mai realizzato di Federico Fellini e Tullio Pinelli.
Italia 2024 (124′)
Dissident
Oleg è un ex soldato dell’esercito ucraino che ha combattuto sia contro la Germania nazista che contro l’Unione Sovietica comunista per l’indipendenza dell’Ucraina durante la Seconda Guerra Mondiale. Grazie a un’amnistia, viene rilasciato da un campo di prigionia e torna in Ucraina, dove cerca di trovare il suo posto nella società in tempo di pace.
Ucraina 2024 (95′)
TORINO FILM FESTIVAL 42° – menzione
TORINO – Presentato in anteprima mondiale e in concorso Dissident di Stanislav Gurenko e Andrii Alf’erov è un’opera sofisticata e difficile che racconta l’Ucraina del 1968. Inanellato di potenti frasi e dialoghi nitidi, il film esplora le disillusioni di un’indipendenza non riuscita. Ricco di eventi, di cambi di scenario, oltre alle narrazioni di sfondo socio politiche, Dissident illustra anche le cadute di tre esseri umani. E, con essi, i loro sogni / ideali. È anche quindi storia di un fallimento, fine di un’epoca o inizio di un’era nuova.
Un milione di granelli di sabbia
Cosa succede quando all’improvviso le nostre vite vengono travolte dalla violenza o dalla guerra? Come si può affrontare un trauma così grande da essere inimmaginabile? Il documentario segue il percorso, anche personale, della psicoterapeuta Eva Pattis Zoja, impegnata in interventi di emergenza per il superamento del trauma. Un terremoto in Cina, il genocidio degli Yazidi, la guerra in Ucraina: una terapia innovativa e non verbale che permette alle vittime di esprimere l’indicibile…
Italia 2024 (64′)
Mercurius Prize / Premio Libero Bizzarri (concorso Italia Doc)
Estranei
Adam, uno sceneggiatore in cerca di ispirazione, per affrontare i fantasmi del suo passato, torna alla sua casa d’infanzia, oltre trent’anni dopo la morte dei suoi genitori. Quando, una notte, fa la conoscenza del suo vicino Harry, dapprima rifiuta di farlo entrare in casa sua, ma col passar del tempo i due inizieranno una relazione in cui condivideranno passione, fragilità e traumi vissuti.