Nella Polonia post bellica, il celebre pittore Władysław Strzemiński è professore presso la Scuola Nazionale di Belle Arti di Łódź. Considerato dai suoi studenti alla stregua di un messia della pittura moderna e tra i fondatori della corrente dell’Unismo, viene espulso dall’università e dal sindacato degli artisti per essersi sottratto ai rigidi codici del realismo socialista. Disoccupato, malato e in povertà trova comunque il sostegno dei suoi studenti. Un film che assume inevitabilmente la forma di un testamento poetico e politico, lasciandoci in eredità la “visione” di Strzemiński e lo “sguardo” di Wajda. Messa in scena classica, rigorosa ma al tempo stesso appassionata e vibrante.
movie connection
Easy Rider – Libertà e paura
Fine anni ’60. Billy (Dennis Hopper) e “Capitan America” Wyatt (Peter Fonda), due hippy in Harley Davidson, intendono attraversare gli Stati Uniti partendo dalla California per arrivare al Carnevale di New Orleans. Durante il viaggio conosceranno la faccia intollerante dell’America profonda, fatta di violenza, razzismo e ignoranza. Finirà in tragedia… Il più famoso road-movie della storia del cinema. Il tema classico del viaggio si mescola con quelli della cultura alternativa degli anni ’60. Memorabili la colonna musicale (dagli Steppenwolf ai Byrds), la bizzarra tecnica di montaggio, la suggestiva fotografia di Laszlo Kovacs.
USA 1969 (95′)
edizione restaurata 2019
I migliori anni della nostra vita
Jean-Louis (Jean-Louis Trintignant) e Anne (Anouk Aimée) si sono conosciuti molto tempo fa e hanno vissuto un’intensa e inaspettata storia d’amore (Un uomo, una donna – 1966). Oggi, l’uomo, ex pilota di corsa, riporta alla memoria vecchi ricordi che vorrebbe poter rivivere. Tra questi c’è quella donna che non è riuscito a tenersi accanto… Per aiutarlo, suo figlio cerca di rintracciarla ed è così che i non più giovani come un tempo Anna e Jean-Louis potranno rivedersi… Un film che non si rivolge solo ai nostalgici di un ‘classico’ della nella storia del cinema, ma a tutti coloro che sono disposti, sempre, a riflettere sul mistero della vita e su quello dei sentimenti.
Les plus belles années d’une vie
Francia 2019 (90′)
CANNES – Ci aveva già provato una volta, l’intramontabile Claude Lelouch (49 film all’attivo) a rinverdire lo straordinario successo di Un uomo, una donna, Palma d’oro e Oscar per il miglior film straniero nel 1966, forse uno dei film più visti e amati di sempre. Correva il1986, ma il sequel (stesso titolo….oggi), arruffato, senza ispirazione, era stato un flop sia di critica che di pubblico.
Footballization
Anche nel campo profughi di Bourj El-Barajneh (un chilometro quadrato nella periferia sud di Beirut), punto di arrivo di tanti rifugiati, il gioco del calcio è una passione che unisce e dà speranza. Il sogno per i più è quello di tornare a casa, per Stefano, giovane ricercatore italiano, la sfida consiste nell’allenarsi e “fare squadra” con con ragazzi siriani, palestinesi, libanesi, nel documentare una storia umana e sportiva bella da raccontare. Semplice, brillante e malinconica.
Italia/Libano/Palestina 2018 (76′)
I miserabili
Chris e Gwada, due uomini d’esperienza e Stéphane, appena arrivato formano la brigata anti-criminalità di Montfermeil nella banlieu 93. I tre sanno affrontare le tensioni montanti fra i differenti gruppi di quartiere, ma quando si trovano sopraffatti durante un arresto Gwada compie un gesto insano, per di più ripreso da un drone… Ladj Ly prende spunto ideale dal capolavoro di Hugo per cercare di raccontare il conflitto nella Francia di oggi in un thriller contemporaneo teso e dinamico, di grande forza visiva.
Les misérables
Francia 2019 (100′)
CANNES 72°: Gran Premio della Giuria
CANNES – È intitolata a Victor Hugo, massimo scrittore francese e autore de I Miserabili, l’arteria principale di Montfermeil, una delle tante periferie (banlieu) che circondano Parigi. Giocando sul fatto che appunto lì si svolgeva una parte importante del romanzo, l’esordiente regista francese Ladj Ly, originario del Mali ma nato e cresciuto nel quartiere, vi ambienta il suo film, Les Misérables appunto, in concorso.
Il traditore
Spagna 2019 (113′)
CANNES – Ci voleva Marco Bellocchio, l’uomo, il regista che in più di cinquanta anni di attività (I pugni in tasca è del 64) ha sempre avuto il coraggio di gettare lo sguardo sui grandi snodi della società italiana, con film come La Cina è vicina, Sbatti il mostro in prima pagina, Buongiorno, notte o più recentemente sul dramma di Eluana Englaro (Bella addormentata).
Dolor y Gloria
Salvador Mallo (Antonio Banderas) è un regista cinematografico ormai sul viale del tramonto. Soffrente nel corpo e nello spirito, fa il punto sulla sua vita: la sua infanzia negli anni ’60, il primo desiderio e il primo amore, la scoperta terapeutica del cinema… E Dolor y Gloria è proprio una dichiarazione d’amore al cinema (semiautobiografica) di memorabile sincerità e potenza, sorprendente e commovente.
Spagna 2019 (113′)
CANNES: miglior interprete maschile
CANNES – Era l’unico dei grandi a non essersi dimostrato inferiore alle attese, dato per favorito fin dall’inizio, mai vinto un festival importante… e invece Pedro Almodóvar, 70 anni a settembre, anche stavolta non ce l’ha fatta a portarsi a casa la Palma!.
La vita nascosta – A Hidden Life
La storia vera di Franz Jägerstätter (August Diehl), contadino austriaco e obiettore di coscienza, che venne arrestato, e in seguito ucciso, per essersi rifiutato di arruolarsi nell’esercito nazista. Tornato a forme narrative più lineari Malick non ha abbandonato le suggestioni estetiche né il susseguirsi di riflessioni esistenziali. Un cinema inondato di luce, natura, fede!
A Hidden Life
USA/Germania, 2019 (173′)
CANNES – A Hidden Life, titolo del nuovo film di Terrence Malick in concorso a Cannes, è una citazione dal romanzo Middlemarch di George Eliot, laddove la scrittrice vittoriana si congeda dai suoi lettori invitandoli a non dimenticare che il poco o molto di buono che esiste nel mondo sia spesso dovuto a personaggi non storici, a coloro che hanno vissuto con fede “una vita nascosta” e giacciono in ”tombe non visitate”.
Santiago, Italia
È il racconto, scandito dalle testimonianze dei protagonisti e da materiali d’epoca e d’archivio, dei postumi del colpo di stato cileno dell’11 settembre 1973 che mise la parola fine al governo democratico di Salvador Allende, spianando la strada alla presa del potere con la forza di Augusto Pinochet. La forma è quella classica del film d’interviste, frontali e sincere, toccanti e misurate, che Moretti monta e assembla con grande onestà ed equilibrio, costruendo un discorso organico e di grande impatto, che fotografa con nostalgia un’Italia perduta, popolare e solidale.
Italia 2018 (80′)
First Man – Il primo uomo
L’avvincente storia della missione della NASA per portare un uomo sulla Luna focalizzata sulla vita privata e la carriera professionale di Neil Armstrong. Un racconto che amalgama lo spettacolare fragore delle sequenze nello spazio con momenti intimisti, tesi a far emergere il carattere e la missione “interiore” del protagonista.