Longa noite


Spagna 2019 (90′)

 LOCARNO – Siamo nella Galizia spagnola, territorio aspro, estremo, la ‘finis terrae’ dei Romani, dove tra l’altro si parla una lingua molto più simile al portoghese che allo spagnolo di Castiglia. E, per inciso, paese natale del dittatore Francisco Franco. Qui è ambientato Longa noite di Eloy Enciso, altro bel film del concorso.

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Vitalina Varela

Vitalina torna a Lisbona dal suo paese, Capo Verde, per il funerale del marito, ma quando arriva questo è già stato celebrato. Decide di rimanere comunque in Portogallo, in una nazione che non è (mai stata) sua, tra la gente che la invita a tornarsene a casa e di elaborare comunque là il suo lutto. Quello di Pedro Costa è un racconto, espresso in una forma anti-narrativa e che antepone la forza delle immagini allo storytelling, capace di cogliere lo spirito del popolo capoverdiano, contraddistinto da una tenacia indomita e da una resilienza impossibile da scalfire.

Portogallo 2019 (124′)
LOCARNO 76° – Pardo d’oro e miglior interpretazione femminile

 LOCARNO – Vitalina Varela del registra portoghese Pedro Costa è il vincitore del Pardo D’oro 2019. Pedro Costa si era rivelato proprio qui a Locarno nel 2014 con Cavalo Dinheiro (amatissimo dalla critica, ma mai distribuito in Italia) e questo film è ne è quasi la continuazione.

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Le verità

Fabienne (Catherine Deneuve) è una star del cinema francese circondata da uomini che la adorano e la ammirano. Quando pubblica la sua autobiografia, la figlia Lumir (Juliette Binoche) torna a Parigi da New York con marito (Ethan Hawke) e figlia. L’incontro tra madre e figlia si trasformerà velocemente in un confronto: le verità verranno a galla, inevitabili fuoco e le fiamme… Magie e bugie, family-drama e cinema-nel-cinema si snodano con leggerezza e profondità, anche fuori dal Giappone il cinema di Kore-eda riesce a non disperdere la propria poesia.


La vérité
Francia/Giappone 2019 (107′)

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The Irishman

Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci sono i protagonisti dell’ultimo film di Martin Scorsese, un’epica saga sulla criminalità organizzata nell’America del dopoguerra, raccontata attraverso gli occhi del veterano della Seconda Guerra Mondiale, Frank Sheeran – imbroglione e sicario – che ha lavorato al fianco di alcune delle figure più importanti del 20° secolo. Il film racconta, nel corso dei decenni, uno dei più grandi misteri irrisolti della storia americana, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, e ci accompagna in uno straordinario viaggio attraverso i segreti del crimine organizzato: i suoi meccanismi interni, le rivalità e le connessioni con la politica tradizionale Un’epopea “testamento”, dove l’intreccio e lo scorrere del tempo sembrano fondersi in un unicum “definitivo” per il genere.


USA 2019 (209′)

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No. 7 Cherry Lane


Animazione
Hong Kong 2019 (125′)
VE 76° – miglior sceneggiatura

 VENEZIA – Ha un carattere profondamente intimo e autobiografico l’ultimo lavoro del regista hongkonghese Yonfan, premiato per la miglior sceneggiatura a Venezia 76, e per questo non nasconde il suo carico di perturbanti contraddizioni, riuscendo al contempo a raccontare come la memoria possa mettere in discussione la realtà e l’attuale, oltre che il passato. 

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Sulla infinitezza

.Momenti di vita vari tra passato e presente: una coppia vaga nella città di Colonia afflitta dalla guerra, un padre e una figlia si dirigono a una festa di compleanno, delle adolescenti ballano fuori da un bar, dei soldati marciano verso un campo di prigionia. Una riflessione sull’esistenza umana in tutta la sua bellezza e crudeltà, splendore e banalità, ode e lamento al tempo stesso, un caleidoscopio di tutto ciò che è eternamente umano.



Om Det Oandliga
Svezia 2019 (90′)
VE 76° – Leone d’argento: miglior regia

 VENEZIA – No, non è sempre lo stesso film. Con About Endlessness Roy Andersson ripropone gli elementi che caratterizzano la sua rappresentazione, ma al contempo porta avanti e sviluppa il suo discorso sull’essere “esseri umani”. Se il film Leone d’oro nel 2014, Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza, aveva colpito, divertito e in alcuni casi scioccato gli spettatori con la particolarità delle scelte stilistiche e anti-narrative, questo film permette di apprezzare più in profondità il discorso che Andersson continua anche dopo aver concluso la trilogia sull’umanità.

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Blanco en blanco


White on White
Spagna/Cile/Francia/Germania 2019 (100′)
VE 76° – Sezione Orizzonti: miglior regia

 VENEZIA – Il bianco ci colpisce come un grande silenzio che ci sembra assoluto”, scriveva Kandinsky.In arte il bianco è la somma di tutti i colori, quelli dello spettro luminoso, ma è anche un non colore, il luogo dell’assenza e dell’astrazione, mentre in ambito fotografico è il mezzo fondamentale per bilanciare le luci e i colori della scena che stiamo osservando, facendosi quindi strumento privilegiato di interpetazione del reale. Era, del resto, anche ciò che suggeriva Malevic nel suo Quadrato bianco su fondo bianco, ed è quello che immediatamente evoca il titolo del nuovo film di Theo Court, bellissimo omaggio a un luogo e alla sua memoria dimenticata..

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Joker


USA 2019 (122′)
VE 76° – Leone d’oro

 VENEZIA – È una risata di sdegno, di odio e insieme di rivalsa quella che, nel capolavoro di Murnau, L’ultima risata, (1924) chiude la triste parabola di un uomo, che, una volta persa la sua preziosa livrea gallonata di portiere d’albergo, si vede privato di ogni dignità e considerazione sociale. Così come lo è quella di Arthur Fleck nella scena finale di Joker, che, al contrario, proprio attraverso il travestimento da clown, si prenderà la sua rivincita su tutte le umiliazioni subite, diventando un simbolo della rivolta sociale della Gotham City ricreata da Todd Phillips nel bellissimo film, vincitore del Leone d’oro.

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Saturday Fiction


Cina 2019 (126′)

 VENEZIA – Shanghai 1941: durante il secondo conflitto mondiale la Cina, sotto l’occupazione giapponese, è teatro di un’altra guerra, quella tra i servizi segreti alleati e le potenze dell’Asse. Jean Yu, una famosa attrice teatrale torna in patria dopo una lunga assenza per recitare nella commedia Satutday Fiction diretta dal suo ex amante. Ma quale è il suo vero scopo: liberare dalla prigione l’ex marito? Scappare dalla guerra con l’amante? Lavorare per il padre adottivo, agente dell’Intelligence? In un mondo fuori controllo dove è difficile distinguere gli amici dagli agenti sotto copertura, dovrà valutare cosa rivelare di quello che ha appreso sull’imminente attacco di Pearl Harbor…

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