Un padre e un figlio cercano disperatamente di sopravvivere, spostandosi da una zona all’altra dell’immensa distesa in cui sono incappati, all’indomani di un cataclisma di proporzioni bibliche che ha quasi azzerato la popolazione e regredito gli esseri umani a un livello bestiale. Conscio dell’inadeguatezza del ragazzo, il padre cerca di formarlo per ogni tipo di avversità, mentre il futuro gli appare sempre più incerto e desolato.
movie connection
Il tempo che ci vuole
Un racconto autobiografico di alcuni momenti trascorsi dalla regista con suo padre. I due condividono la passione per il cinema, nonostante le diverse scelte di vita e i modi di stare al mondo. La storia è ambientata durante gli anni di piombo, sul set di Pinocchio, il film a cui sta lavorando Luigi in quei giorni. Lei è una bambina ma lui le parla con serietà, compostezza e rispetto come si fa con un’adulta. Francesca cresce e diventa ragazza in un periodo storico di cambiamento, ricco di lotte politiche e di rivoluzioni sociali, ma purtroppo anche di stragi. La sua passione per il cinema la accompagna sempre ma la magia fa spazio all’insicurezza…
Italia/Francia 2024 (110′)
Shahed – La testimone
Iran. Tarlan, insegnante di danza in pensione, assiste all’omicidio della sua amica Rana da parte del marito, un importante membro del governo. Quando la polizia si rifiuta di indagare, Tarlan deve decidere se cedere alle pressioni politiche o mettere a rischio la reputazione e il sostentamento per cercare giustizia.
– film edito solo in Versione Originale Sottotitolata –
Germania/Austria 2024 (100′)
CANNES VENEZIA 81° – Orizzonti Extra: Premio degli spettatori
All We Imagine As Light – Amore a Mumbai
A Mumbai, la routine dell’infermiera Prabha viene sconvolta quando riceve un regalo inaspettato dal marito, con il quale non ha più rapporti. Mentre la sua giovane coinquilina, Anu, cerca invano di trovare un posto in città dove poter stare in intimità con il suo ragazzo. Un viaggio in una cittadina di mare per accompagnare un’amica permetterà loro di trovare uno spazio – un altro stile di vita – dove i loro desideri possano prendere forma..
Francia/India/Paesi Bassi/Luss/Italia 2024 (110′)
CANNES 77° – Gran Premio della Giuria
La terra
Trifole – Le radici dimenticate
Ambientato nelle Langhe sullo sfondo del mondo del Tartufo Bianco d’Alba, narra la storia di un ricongiungimento familiare e della riscoperta delle proprie radici. Vede come protagonisti un nonno-cercatore di tartufi e il suo cagnolino Birba, la sua giovane nipote che vive a Londra e viene mandata da sua madre ad aiutare il nonno che si trova in difficoltà economiche e di salute.
Italia 2024 (100′)
Venti mesi – Storie di Resistenza nel Medio Piave
Memorie della “Resistenza di pianura”, lotta partigiana delle zona fra Treviso e il Piave tra 1943 e il 1945. Ricordi e testimonianze che si snodano nel tempo e nello spazio intrecciando la ricostruzione storica con la descrizione delle vicende dei diversi protagonisti, con una ricognizione dei luoghi quali evocatori di memoria. Una riflessione sul significato attuale della Resistenza, nei termini di un’eredità di democrazia e libertà, per le nuove generazioni e non solo.
Italia 2024 (87’)
Goodbye Julia
Sudan, poco prima della guerra di secessione. Mouna, donna benestante di Karthoum, provoca involontariamente la morte di un giovane uomo del Sud e, distrutta dal senso di colpa, assume come domestica sua moglie Julia, ignara dell’accaduto, accogliendola in casa con il figlio Daniel. Un rapporto di improbabile e inconsapevole complicità si innesca tra le due donne, in un crescendo che finirà per cambiare per sempre le vite di entrambe.
Wadaean Julia
Sudan/Svezia/Germania/Arabia S./Francia/Egitto 2023 (120’)
Ainda estou aqui
Brasile, inizio anni Settanta. Mentre il paese si trova nella morsa sempre più stretta della dittatura militare, la vita di una famiglia viene distrutta quando il padre, un ex deputato, viene portato via per essere interrogato in circostanze misteriose. La moglie sarà costretta a reinventarsi e lottare per i suoi figli e per il suo paese.
Brasile/Francia (135′)
VENEZIA – L’avevamo perso di vista dal 2012, il brasiliano Walter Moreira Salles, dopo la non certo memorabile riduzione cinematografica del capolavoro di Jack Kerouac On the Road (impresa d’altra parte difficilissima e mai infatti tentata da nessuno precedentemente). Ma era pur sempre il regista de I diari della motocicletta, sulla traversata sudamericana di Che Guevara, e soprattutto l’autore di Central do Brasil, Orso d’oro a Berlino nel ‘99, miglior film straniero agli oscar dell’anno seguente e film seminale della recente retomada del cinema brasiliano. È tornato adesso in concorso a Venezia 81 con Ainda estou Aqui, fedelmente tratto dal libro omonimo di Marcelo Rubens Paiva, suo amico e coetaneo, e reale protagonista della vicenda narrata.
Cloud
Ryōsuke Yoshii lavora in una piccola fabbrica e fa qualche soldo in più come rivenditore sotto lo pseudonimo di “Ratel”. Tratta attrezzatura medica, borsette, oggettistica… Tutto ciò che può rivendere per ricavarne un profitto. Compri al ribasso, vendi al rialzo: tutto qui. Muraoka, che gli ha insegnato i trucchi del mestiere quando erano compagni ai tempi del college, gli fa una proposta potenzialmente redditizia, ma lui rifiuta e continua con la sua discutibile attività. Si fida solo del suo conto in banca che continua ad aumentare. Rifiuta categoricamente anche una promozione e si dimette all’improvviso dopo tre anni di lavoro. Affitta una casa sul lago fuori città, sia per viverci sia per trafficarci, e inizia una nuova vita con la sua ragazza, Akiko. Con l’aiuto di Sano, un giovane locale assunto come aiutante, il suo business pare andare a gonfie vele, finché intorno a lui non iniziano a verificarsi inquietanti episodi uno dopo l’altro. Una spirale negativa di animosità si trasforma in una folla impazzita di dimensioni sconosciute. Il suo obiettivo è Yoshii, la cui inconsapevole esistenza viene rapidamente fatta a pezzi….
Giappone (124′)
VENEZIA – Il cloud è un luogo di archiviazione dei dati, che si appoggia a una serie di server remoti ospitati su internet. Uno spazio astratto in cui si muovono fantasmi digitali con i quali il mondo contemporaneo interagisce quotidianamente e, dunque, luogo d’elezione per nutrire quegli incubi della modernità che da sempre popolano il cinema di Kyioshi Kurosawa..