In the Mood for Love

Tra il signor Chow e la signora Chan vicini di casa, si insinua il sospetto che i rispettivi coniugi siano amanti. Tra i due nasce un rapporto di complicità sempre più intimo che sfocia in un amore impossibile da consumare ma destinato a segnare le loro vite. Una narrazione dilatata che privilegia le ellissi, immagini reiterate con immensa eleganza, un sottofondo musicale avvolgente. Un capolavoro senza tempo.

Hong Kong 2000 (98’)
CANNES 53° – Premio miglior attore

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Rio Bravo

1889, Texas. Nell’avamposto ai confini del Messico il tenente colonnello Kirby Yorke è in difficoltà nel contenere la furia degli Apache che, dopo le scorribande, si rifugiano oltre il Rio Grande, fuori dal territorio di competenza dell’esercito americano. In più si trova spiazzato nel dover gesture l’arrivo al forte del figlio Jeff (soldato semplice visto che non ha passato gli esami a West Pont), nonché della moglie Kathleen che vorrebbe ottenere per il ragazzo il congedo (da quell’esercito che, da 15 anni, le ha già rubato il marito). Dopo uno scontro in cui gli indiani riescono a liberare il loro capo, al forte la vita procede regolare, tra il vivace addestramento delle reclute e le folcloristiche esibizioni del coro della guarnigione, che rendono omaggio alla signora York e al generale Sheridan giunto con l’intenzione di convincere Yorke ad inseguire gli Apache anche fuori dalla sua circoscrizione. Tutto viene però sovvertito dall’azione improvvisa dei pellerossa che attaccano un convoglio diretto a Fort Bliss e rapiscono i bambini; ma alla fine Yorke, supportato dall’intervento di alcuni reclute che mettono in salvo i bambini imprigionati in un villaggio messicano, guida l’attacco e riesce sgominare gli Apache. Tornerà in barella colpito da una freccia e, ad accoglierlo, troverà le premurose cure di Kathleen. I due saranno fianco a fianco per la celebrazione della vittoria nella quale gli eroici protagonisti verranno decorati da Sheridan, al suono immancabile di Dixie.

 

Rio Grande
USA 1950 (105′)

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Il massacro di Fort Apache

1864. Territorio del New Mexico. Fort Apache, avamposto ai confini della riserva Apache, vede l’arrivo del colonnello Thursday, accompagnato dalla giovane figlia Philadelphia, e del tenente tenente O’Rourke fresco di nomina. Thursday vi è stato destinato dopo un “siluramento” dai parte dei superiori, O’Rourke ha scelto Fort Apache perché è lì che suo padre è di stanza come sergente maggiore. È immediato il feeling tra il tenentino e Philadelphia mentre scende il gelo tra la guarnigione e l’altezzoso colonnello che solidarizza a fatica con il il capitano Sam Collingwood, suo ex compagno d’armi ora in attesa di trasferimento, e che si scontra ben presto col capitano York, in aperto disaccordo sia riguardo le tattiche militari sia per l’atteggiamento verso le tribù indiane. L’atmosfera di solidale cameratismo del Forte ben presto si incrina: Thursday osteggia la relazione sentimentale tra i due giovani, partecipa con tono arrogante alla tradizionale festa danzante degli ufficiali e, bramoso di gloria, non mantiene fede all’accordo di pace che York è riuscito a stipulare con Cochise conducendo così il suo reggimento al massacro. Anni dopo, ai cronisti giunti a Fort Apache, York che, sopravvissuto è stato promosso colonnello, vorrà comunque rendere omaggio al sacrificio di Thursday tanto da elevarlo, per l’onore della cavalleria, al rango di eroe nazionale.

 

Fort Apache
USA 1948 (125′)

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Alida

Un omaggio emozionante ad una personalità indimenticabile, un docufilm ricco di testimonianze e ricostruito anche grazie ai suoi diari. Un labirinto di immagini, personaggi, parole, frasi e ricordi, un dedalo di strade che si aprono in un racconto che appassiona ed emoziona, modificando attraverso il fascino del cinema la percezione del presente.

Alida Valli: In Her Own Words
Italia 2020 (104′)

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Mank

California, 1940. lo sceneggiatore alcolizzato Herman J. Mankiewicz, temporaneamente infermo, si isola nel mezzo del deserto per dar vita allo script commissionato da Orson Welles per la realizzazione di Quarto Potere.

USA 2020 (131′)
OSCAR 2021: miglior fotografia e miglior scenografia

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Lonesome Dove

1870. Lonsome Dove – Texas, ai confini del Messico. Augustus McCrae e Woodrow Call, una volta famosi ranger, affrontano le giornate secondo i loro opposti caratteri. Call si affanna nel sistemare il ranch tenendo impegnati i suoi aiutanti, Gus si crogiola in un ozio “attivo” tra uno sguardo ai suoi maiali e il tempo trascorso al saloon dove ama le carte, il whisky e la bella Lorena, una prostituta alla quale si è ormai irrimediabilmente affezionato. Una situazione di stallo, sotto il sole cocente del Texas, che viene destabilizzata dall’arrivo di un vecchio compagno di avventure che, con il suo entusiastico racconto sulla ricchezza dei pascoli del Montana, spinge Call a radunare una grande mandria di buoi e cavalli convincendo Gus e gli altri a condurla a Nord, oltre lo Yellowstone. Lungo il cammino altri personaggi arricchiscono il racconto e, prima di raggiungere la meta, verranno alla luce complesse dinamiche interpersonali, torneranno a farsi minacciose le ombre dell’Ovest selvaggio, la morte segnerà crudelmente il cammino di alcuni e neppure il placido sorriso di Gus potrà stemperare l’amarezza di un destino beffardo.

film televisivo in 4 episodi
USA 1989 (384′)

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50 (o dos ballenas se encuentran en la playa)

Félix, un ragazzo di 17 anni, riceve un invito su WhatsApp: vuoi giocare alla Blue Whale? Il gioco con le 50 sfide? Quello in cui alla fine devi ucciderti? Félix accetta. È così che incontra Elisa. I due iniziano a completare le sfide insieme. 50 è la storia d’amore di due adolescenti con tendenze suicide che decidono di giocare insieme finché morte non li separi. Mancano solo 6 giorni.

Messico 2020 (122′)

 VENEZIA – Mas o menos. Basta questa risposta, ripetuta più volte lungo il corso del film dai due protagonisti, per cristallizzare uno stato d’animo e descrivere una mancanza, una totale mancanza di appigli e coordinate verso cui tendere per produrre un pensiero che vada oltre l’indifferenza per qualsivoglia alternative possa presentarsi; la massima espressione di un sentimento alla base della genesi di un gioco come la Blue whale challenge.

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Fango, sudore e polvere da sparo

Texas 1866. Il sedicenne Ben Mockridge esegue le consegne per la madre, lavandaia, ma la sua aspirazione è fare il cowboy; così, comprata una pistola, ottiene l’ingaggio da Frank Culpepper in partenza con la sua manda per Fort Lewis (Colorado). Seduto a cassetta come aiuto cuoco (la “marianna”) Ben ottiene il suo primo incarico quando, dopo una sparatoria con gli alcuni ladri di bestiame, viene inviato a reclutare nuovi mandriani nel paese vicino. Lungo strada due cacciatori di pellicce lo disarmano e lo lasciano a piedi, ma una volta rintracciati i nuovi lavoranti questi uccidono i ladri e recuperano cavallo e pistola. Sono davvero continue le disavventure che la spedizione di Culpepper deve affrontare: altri malviventi una notte feriscono Ben durante il suo turno di guardia e rubano i cavalli per cui Frank e i suoi cowboy devono ingaggiare un cruento scontro a fuoco che battezza il ragazzo nel suo primo assassinio. Il problema successivo è la protervia di Pierce, un proprietario terriero che avalla pretese sui pascoli di transito accumunando nelle minacce un gruppo di Mormoni che ritengono di aver raggiunto in quei luoghi la terra promessa. Frank si trova costretto ad accettare le condizioni e decide di andarsene, ma Ben e altri decidono di fermarsi a difesa dei pellegrini. Lo scontro finale è una carneficina e solo il ragazzo sopravvive. Starà a lui occuparsi di far seppellire i compagni; lascerà poi la sua pistola accanto alle loro tombe e monterà a cavallo per proseguire solitario il suo cammino.

The Culpepper Cattle Company
USA 1972 (94′)

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Arirang

Kim Ki-duk, dopo aver passato tre anni di silenzio e una profonda crisi esistenziale e professionale -complice anche una scioccante esperienza sul set del suo ultimo film (Dream) – nel 2011 è tornato dietro la macchina da presa puntandola verso se stesso per lanciare al mondo il suo disperato appello d’aiuto e spiegare i perché della sua profonda crisi..

Corea del Sud 2011 (100′)

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