The Deserted

Hsiao-Kang si sta riprendendo da una malattia in montagna. La sua anziana madre gli fa visita e cucina per lui, ma egli non riesce a mangiare. Una donna fantasma vive nella casa accanto. Come la madre, lei non riesce a entrare nella sua vita. L’unico compagno con cui parla Hsiao-Kang è un pesce solitario…

Taiwan 2017 – 55′

 VENEZIA – L’arte di Tsai Ming-Liang (Arrivederci Dragon Inn, Stray Dogs) è sempre sul punto di cadere, interrompersi, morire. Più che descrivere una vicenda, sviscerarne le svolte, intraprendere una via, il regista taiwanese (ri)percorre il fluire delle immagini come fossero un liquido materico fluorescente, apparentemente immobile e pur sempre in movimento.

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L’intrusa

Giovanna, settantenne dinamica e combattiva, è fondatrice del centro associativo e ricreativo “la Masseria” a Napoli, che si occupa d’infanzia a rischio, ma che è anche un luogo a riparo e alternativo alle logiche mafiose del quartiere circostante. Una giovane madre Maria, giovanissima moglie di un killer arrestato per l’omicidio di un innocente, occupa con i suoi due bambini, una casupola abbandonata all’interno del centro. La loro presenza provoca malcontenti e ostilità tra i genitori e insegnanti che mettono a rischio l’esistenza stessa del centro… Di Costanzo evita la retorica sentimentale e mostra di saper cogliere la realtà con la naturalezza delle situazioni. Un dramma sull’emarginazione e sull’intolleranza costruito con una messinscena di mirbile verosimiglianza. Un cinema asciutto e lucidissimo.

 

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L’inganno

The Beguiled
USA 2017  – 1h 33′

Virginia, 1864. Negli Stati Uniti infuria la Guerra di Secessione, ma le ragazze del Seminary for Young Ladies vivono protette dal mondo esterno. Tutto cambia quando un soldato dell’Unione ferito viene trovato nei paraggi e condotto al riparo. Mentre gli offrono rifugio e curano le sue ferite, la casa viene invasa dalla tensione sessuale e da pericolose rivalità, e i tabù vengono infranti in un’imprevista serie di eventi. Sophia Coppola dirige con l’eleganza sicura e minimalista che caratterizza il suo cinema: cast perfetto, confezione impeccabile, fotografia onirica per un thriller psicologico fin troppo elegante, comunque ricco di tensione.

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Angels Wear White


Jia Nian Hua
Cina/Francia 2017 – 1h 47′

 VENEZIA –  Se la figura femminile che è uscita vincitrice (morale) di questo festival è sicuramente l’indimenticabile protagonista di Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, cui la bravura di Frances McDormand ha saputo trasmettere tutta la forza, la caparbietà, la determinatezza con cui una donna è capace di lottare contro tutto e contro tutti, pur di vedere ripagato l’affronto subito, le giovani donne del film di Vivian Qu, unica presenza femminile in concorso, si collocano, non solo fisicamente, in un mondo completamente opposto, in cui la fragilità, la solitudine e l’infelicità  sembrano essere la loro condizione esistenziale.

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Outrage Coda

Giappone 2017 – 1h 44′

 VENEZIA –  In chiusura di questa 74° edizione della Mostra è stato presentato Fuori Concorso l’ultimo film del grande regista giapponese Takeshi Kitano; Kitano e l’altro Big del cinema del Far East, John Woo, con i loro ultimi lavori, non hanno deluso le aspettative di chi ama abbandonarsi alla sicurezza che certi film “di genere” sanno dare, riuscendo anche a far dimenticare la noia provocata dalla visione di molte pellicole, fatte di storielle emblematiche raccontate in modo puramente cronachistico.

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Manhunt

Zhuibu
Cina/Hong Kong 2017 – 1h 46′

 VENEZIA –  Il film è un adattamento del romanzo Kimi yo Fundo no Kawa wo Watare (Devi attraversare il fiume dell’ira) di Yuko Nishimura e, più che un remake, un omaggio al film omonimo del regista attore giapponese Ken Takakura, di cui il grande maestro di Hong Kong si è dichiarato da sempre ammiratore.

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Appuntamento al parco

Il quartiere di Hampstead è famoso per il suo spazio verde chiamato Heat, uno splendido parco all’interno della città di Londra. È qui che vive Emily Walters, una vedova che, dalla scomparsa del marito,ha evidenti difficoltà di concentrazione. Dopo che è stata testimone dell’aggressione da parte di alcuni malviventi ai danni di un uomo che vive in una capanna fatiscente nel parco, viene a conoscere la sua storia: Donald, che ha tranquillamente vissuto ai margini dell’Heat per 17 anni, ora è minacciato di allontanamento da parte di investitori senza scrupoli che vogliono realizzare un nuovo progetto immobiliare nella zona. Così Emily decide di combattere al fianco di quest’uomo capace, dopo tanto tempo, di farle battere nuovamente il cuore… Ispirato ad una storia vera il film si avvale della amabili interpretazioni di Diane Keaton e Brendan Gleeson: una deliziosa, graziosissima commedia romantica sull’amore in età avanzata.

 

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Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Mildred, esasperata dallo stagnare delle indagine sull’assassino di sua figlia, decide di affiggere tre cartelloni “provocatori” per sollecitare le autorità locali. Il suo gesto scatenerà dinamiche inaspettate, tra minacce, rancore e violenza… McDonagh riconfigura la commedia nera come commedia di singola sofferenza e di collettiva grettezza, coniugando la tradizione (cinematografica) con la vitalità del presente. Straordinario!

USA 2017 – 1h 52′

VENEZIA 74
miglior sceneggiatura: Martin McDonagh

OSCAR 2018
migliore attrice protagonista: Frances McDormand
migliore attore non protagonista: Sam Rockwell

  VENEZIA –  C‘è poco traffico sulla strada che porta a Ebbing, Missouri, ma Mildred Hayes decide ugualmente di affittare gli spazi dei tre cartelloni pubblicitari che si ergono sul ciglio. Le scritte nere su sfondo rosso che vanno a lacerare il tessuto sociale di Ebbing («Violentata mentre moriva» – «Ancora nessun arresto?» – «Come mai capitano Willoughby?») sono il grido di dolore di Mildred (Francis McDormand) che da più di sei mesi non vede alcuno sviluppo nelle indagini sulla morte della figlia, stuprata e bruciata (o viceversa? – per l’orrore non c’è confine) proprio su quella strada.

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Cinema novo

Un saggio politico e poetico che esplora uno dei più importanti movimenti cinematografici dell’America Latina attraverso le testimonianze e le versioni dei suoi principali protagonisti, con brani tratti dai principali film di quella filmografia. Il film si immerge nell’avventura creativa di una generazione di cineasti che ha inventato un modo nuovo di fare cinema in Brasile, ripensando le basi estetiche del linguaggio audiovisivo. Un modo che mostrava un’attitudine politica combinando insieme arte e rivoluzione. Il movimento aveva l’obiettivo di creare un modello di cinema che, più che le sale, percorresse le strade a fianco del popolo brasiliano.
VINCITORE DELL’OCCHIO D’ORO QUALE MIGLIOR DOCUMENTARIO AL FESTIVAL DI CANNES 2016

versione originale sottotitolata

 

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Da Mayerling a Sarayevo

 

1940. Erede designato al trono, l’arciduca d’Austria Francesco Ferdinando, durante una missione di rappresentanza voluta dal re Francesco Giuseppe, suo zio nonché segreto oppositore, conosce Sofia e se ne innamora… Ophuls conservando in superficie i toni della vicenda romantica, mette a nudo gli anacronismi che hanno dominato le famiglie regnanti e propone un’eneesima lettura dello scorrere inesorabile del tempo.

 

 

 

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