Il mio Godard

Parigi 1967. Jean-Luc Godard, il cineasta più in vista della sua generazione, gira “La cinese” con la donna che ama, Anne Wiazemsky, più giovane di lui di 20 anni. Sono felici, innamorati, affascinanti e si sposano. Ma quando il film esce, l’accoglienza che riceve porta Jean-Luc a rimettere profondamente in discussione le sue idee. Il Maggio ’68 non fa che amplificare il processo e la crisi che scuote Jean-Luc lo trasformerà radicalmente: da cineasta star ad artista maoista fuori dal sistema, tanto incompreso quanto incomprensibile. Hazanavicius, trovando un equilibrio miracoloso tra satira e omaggio, affettuoso sfottò e deferenza, fornisce un ritratto implacabile del vate della Nouvelle Vague.

 

 

 

Leggi tutto

Tre volti

La diva iraniana Behnaz Jafari riceve un videomessaggio di una giovane ragazza che filma il proprio suicidio, giunta alla disperazione per non poter realizzare il suo sogno di diventare attrice. Pur sospettando che si tratti di una simulazione per attirare l’attenzione su di sé, Behnaz si mette in viaggio col regista Jafar Panahi per recarsi al villaggio della ragazza: incontri, testimonianze… Con una “piccola” idea, Jafar Panahi realizza un grande film sulla condizione della donna nell’Iran di oggi, evidenziando il ricorrente rapporto popolare col sogno del cinema!


Se rokh – Trois Visages
Iran 2018 – 1h 42′

CANNES 2018 – Premio per la sceneggiatura (ex-aequo)

 CANNES – Da quando, nel 2010, una sentenza del tribunale religioso iraniano gli vieta ufficialmente (e per i prossimi 20 anni) di girare film e di uscire dal paese, il regista Jafar Panahi non si è certo dato per vinto, inventandosi una specie di cinema autarchico, fatto in casa, senza mezzi né personale tecnico né attori veri e propri e con se stesso come protagonista. E riuscendo tra l’altro a far giungere i suoi film (clandestinamente? col tacito assenso delle autorità?) ai maggiori festival internazionali che naturalmente guardano a lui con grande simpatia.

Leggi tutto

Cold War

Durante la guerra fredda, tra la Polonia staliniana e la Parigi bohémienne degli anni ’50, un musicista in cerca di libertà e una giovane cantante vivono un amore impossibile in un’epoca impossibile. Romantico e melanconico, Col War ha un ritmo vorticoso e avvolgente: perfetti regia e montaggio, straordinaria la colonna sonora.


Zimna wojna
Polonia 2018 – 1h 25′

CANNES 2018 – Premio alla regia

 CANNES – Radicato in Inghilterra fin da giovanissimo, il polacco Pawel Pawlikowski torna a girare per la seconda volta nella sua terra natale, dopo il successo di Ida, premio Oscar 2016 per il miglior film straniero. Realizzato nello stesso nitido, patinato bianco e nero e nello stesso evocativo formato quadrato 4:3, Cold War, premiato “solo” per la miglior regia è di nuovo un trionfo in tutti sensi..

Leggi tutto

La stanza delle meraviglie

Ben e Rose sono due bambini di epoche diverse che segretamente desiderano una vita diversa dalla propria. Ben cerca il padre che non ha mai conosciuto, Rose sogna una misteriosa attrice di cui raccoglie foto e notizie nel suo album. Due storie parallele ambientate in periodi storici diversi – la prima negli anni Settanta, la seconda negli anni Venti, girata in bianco e nero, come fosse un film muto – destinate a incrociarsi in maniera inaspettata e rocambolesca. Una storia di grande fascino, un omaggio al cinema delle origini capace di restituire anche tutta la complessità del mondo infantile e la densità di quello silenzioso.

 

 

Leggi tutto

Bande À Part

Arthur e Franz, due cinici parigini, sono a corto di denaro. Incontrano Odile ad un corso di inglese e la giovane si lascia sfuggire che il maggiordomo di sua zia Victoria custodisce una grossa somma di denaro in un armadio. I due sono attratti entrambi dalla ragazza, ma molto di più dal denaro e progettano di fare un colpo. I due convincono Odile a diventare loro complice. La giovane, dapprima riluttante, accetta, anche perché infatuata di Arthur, ma le cose non andranno nel modo previsto… Una commedia brillante in cui sembra non si prenda niente sul serio è in realtà un film malinconico sull’amore e la morte”. Un film che è entrato tra i classici della filmografia di Godard e del cinema tout court.

 

 

 

Leggi tutto

Lazzaro felice

L’apologo dolce amaro del giovane Lazzaro, anima buona e pura che canta alla luna e parla coi lupi. Dapprima in una enclave fuori dal mondo di contadini coltivatori di tabacco sfruttati da una spietata megera, la marchesa Alfonsina Della Luna, in una Italia centrale dei primi anni 80 (ma sembra di essere un secolo prima, tipo Albero degli zoccoli di Olmi!). Poi in una comunità di diseredati dei giorni nostri, da qualche parte tra Milano e Torino. Ovunque lo sguardo sereno e complice di Alice Rohrwacher, da sempre dalla parte degli ultimi. Film scombinato, bizzarro, irrisolto, ma affascinante, da vedere!


Italia 2018 – 2h 10′

CANNES 2018 – Premio per la sceneggiatura (ex-aequo)

 CANNES – Beniamina del festival, che la aveva tenuta a battesimo nel 2009 con Corpo celeste e poi premiata (un po’ generosamente forse) nel 2014 con Le meraviglie, Alice Rohrwacher torna quest’anno con Lazzaro felice confermando le sue doti autoriali ma anche mancanze e difetti, dovuti quasi ad un eccesso di ispirazione.

Leggi tutto

Come un gatto in tangenziale

 

La storia è quella di Giovanni, intellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale che vive nel centro di Roma, e Monica, ex cassiera di supermercato residente nella periferia della Capitale. Due mondi diametralmente opposti che si incontrano per caso, a causa del fidanzamento dei rispettivi figli che i genitori tentano in ogni modo di ostacolare. Per portare a termine il comune proposito, i due cominciano, loro malgrado, a frequentarsi e ad entrare l’uno nel mondo dell’altro… Con un umorismo che, sotto l’immediatezza a volte rustica di dialoghi e gag, cercherebbe una sua meditata “politica” finezza Milani gioca senza remore con gli stereotipi anni 70. Il tentativo di na nuova sitcom extra televisiva?

 

 

Leggi tutto

L’isola dei cani

 

Giappone. Futuro. I cani vengono depositati su un’isola di rifiuti e un ragazzino vi approda in cerca del suo amato Spots. Premesse inquietanti, ma trattate con leggerezza e ironia. Wes Anderson torna alla stop-motion per dimostrare quanto l’umanità non sia all’altezza della pietà canina.

 

 

 

 

Leggi tutto

Il giovane Karl Marx

 

All’età di 26 anni, Karl Marx si mette insieme alla moglie Jenny sulla strada dell’esilio. Nel 1844 a Parigi conosce il giovane Friedrich Engels, figlio del proprietario di una fabbrica, che studiava gli inizi del proletariato inglese. Engels, una specie di dandy, dà a Marx il pezzo mancante del puzzle che ricompone la sua nuova visione del mondo. Insieme, tra censura e raid della polizia, rivolte e sollevamenti politici, presiederanno alla nascita del movimento operaio… Ricostruzione storica efficace e buon mestiere per una biografia cinematografica che rifugge la banalità e abbozza un riuscito tentativo di contestualizzazione.

 

 

Leggi tutto

Mr. Ove

 

Ove è un burbero 59enne, vedovo e in pensione, che diversi anni fa è stato deposto dalla carica di Presidente dell’Associazione dei condomini, ma nonostante questo ha continuato a controllare l’area del vicinato con dedizione e ostinazione. Quando nella casa vicino alla sua si trasferisce la famiglia di Parvaneh, una ragazza di origine iraniana sposata con uno svedese e madre di due bambine, l’approccio negativo alla vita di Ove viene messo alla prova dando vita a una inaspettata amicizia… Una sorprendente commedia svedese dolceamara, garbata e di surreale umorismo.

 

 

Leggi tutto