Vi siete mai chiesti dove siano state concepite alcune fra le maggiori innovazioni tecnologiche per l’uomo? La risposta è “in una caffetteria”, in particolare nella caffetteria del CERN, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare. A confine tra Francia e Svizzera, il CERN non è semplicemente il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, ma anche una cittadella, dove menti brillanti provenienti da ogni angolo del mondo si confrontano ogni giorno per cambiare, letteralmente, le sorti dell’umanità. Cern – La scoperta del futuro con ironia e passione pone l’obiettivo su una comunità scienitfica al lavoro, non tralasciando gli aneddoti sulle scoperte più audaci (da Internet alla formazione della prima girl-band famosa nella rete…)
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Senza lasciare traccia
La 15enne Tom vive clandestinamente con il padre nella foresta che confina con Portland, in Oregon. Limitando il più possibile i loro contatti con il mondo moderno, padre e figlia formano una famiglia atipica e molto unita. Un incontro casuale li poterà allo scoperto, ed entrambi saranno costretti a lasciare il parco per essere affidati agli agenti dei servizi sociali. Proveranno ad adattarsi alla nuova situazione, fino a che una decisione improvvisa li porterà ad affrontare un pericoloso viaggio in mezzo alla natura più selvaggia, alla ricerca dell’indipendenza assoluta. Un ritorno alla terra radicale, un manuale di sopravvivenza a fronte di un’ideale utopico. L’occasione per confrontarsi con un’America diversa e un cinema capace di raccontarla.
Il presidente
Durante un vertice di Presidenti latinoamericani presso La Cordillera, in Cile, in cui si formano alleanze e strategie geopolitiche, il Presidente dell’Argentina Hernán Blanco si ritrova a vivere un dramma che potrebbe influire sulla sua situazione politica e familiare. A causa di suo genero, infatti, è implicato in un caso di corruzione. Decide quindi di far venire sua figlia Marina al summit, così da trovare protezione e guadagnare tempo per negoziare una via d’uscita, ma il summit darà anche occasione a padre e figlia di scavare nel reciproco passato… Un film d’impianto tragico, quasi scespiriano che, in un estraniante ambiente innevato, prova a scongelare i dilemmi esistenziali e le responsabilità politiche.
La diseducazione di Cameron Post
In una cittadina del Montana, nel 1993, la giovane Cameron Post è sorpresa a baciarsi con una ragazza durante il ballo della scuola e viene spedita in un centro religioso, God’s Promise, in cui una terapia di riconversione dovrebbe “guarirla” dall’omosessualità. Insofferente alla disciplina e ai dubbi metodi del centro, Cameron stringe amicizia con altri ragazzi, finendo per creare una piccola e variopinta comunità capace di riaffermare con orgoglio la propria identità. Toni sfumati e precisione descrittiva dei personaggi per una critica senza esitazioni ad una mentalità oppressiva e ad una spiazzante dinamica “diseducativa”.
The Miseducation of Cameron Post
USA 2018 (90′)
SUNDANCE FESTIVAL: gran premio della giuria
Quando hai 17 anni
Damien e Thomas vanno a scuola insieme. Figlio di un medico e di un pilota in missione l’uno, figlio di due allevatori, adottato, l’altro. Si scontrano, fanno a botte, si calmano per poi ricominciare. E se l’identità sessuale spinge da una parte piuttosto che dall’altra diventa difficile, per due ragazzi della provincia francese, ammettere a sè stessi che l’amore può essere qualcosa con cui fare i conti in maniera matura quando ancora non si è cresciuti del tutto. Techinè si fa cantore di un’età difficile, ma lo fa con il coraggio e la grazia di chi osserva senza giudicare e senza voler impartire lezioni.
Friedkin Uncut – Un diavolo di regista
Una visione introspettiva nella vita e nel percorso artistico di William Friedkin, regista straordinario e anticonformista di grandi cult-movie. Friedkin si mette in gioco guidando il pubblico in un affascinante viaggio attraverso i temi e le storie che maggiormente hanno influenzato la sua vita e il suo percorso artistico, accompagnato da un cast “stellare”, voci e testimonianze di amici e collaboratori.
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Opera senza autore
Con una storiografia romanzata il film racconta tre epoche della Germania del ‘900 partendo dalla follia hitleriana e arrivando alla fine degli anni ’60: tutto attraverso l’intensa vita dell’artista Kurt Barnert, dal suo amore appassionato per la zia Elisabeth, a quello maturo per Ellie, figlia di un ex medico nazista che è riuscito a ridarsi una rispettabilità nella nuovo corso comunista, ma che non ha perso la recondita malvagità. La vivacità dell’ambiente artistico di Düsseldorf Kurt troverà la quadra per la sua carriera, per la sua vita sentimentale e per un respiro umano rasserenante nel ricordare il passato e affrontare il futuro.
Renzo Piano: l’architetto della luce
A raccontare questo genio dell’architettura e il suo processo creativo, è un genio del cinema, Carlos Saura, che segue Piano nella progettazione e nella realizzazione di una delle sue opere: il Centro Botìn a Santander, in Spagna. Il racconto in presa diretta delle varie fasi della costruzione del Centro diventa spunto di riflessione sul processo creativo, su ciò che hanno in comune, sotto questo aspetto, l’architettura, il cinema e tutte le altre arti. Per capire che l’arte non è un atto razionale e prevedibile. Spesso è un po’ come guardare al buio: prima di capire ciò che accadrà, bisognerà dare il tempo agli occhi di adattarsi. Una riflessione sui rapporti tra cinema e architettura..
1938 – Diversi
1938 DIVERSI, vuole raccontare cosa comportò per gli ebrei italiani l’attuazione di quelle leggi, e come la popolazione ebraica e quella non ebraica vissero il razzismo e la persecuzione. Il film si concentra sui sottili meccanismi di persuasione messi in opera dal fascismo grazie all’efficace e pervasiva azione del Ministero della Cultura Popolare (MinCulPop), centro direttivo della propaganda di regime. Ecco allora gli articoli, le vignette, i fumetti, i filmati con cui nel volgere di pochi mesi gli ebrei vennero trasformati prima in “diversi”, poi in veri e propri nemici della nazione. Il tutto sia attraverso la voce di alcuni testimoni diretti, sia attraverso la ricostruzione, in animazione, di alcuni episodi di discriminazione e umiliazione realmente accaduti.
Girl
Lara, adolescente con la passione della danza classica, insieme al padre e al fratellino si è trasferita in un’altra città per frequentare una prestigiosa scuola di balletto, a cui dedica tutta se stessa. Ma la sfida più grande è riuscire a fare i conti con il proprio corpo, perché Lara è nata ragazzo… Ispirato a una storia vera. Un film sull’impazienza della giovinezza, sulla sofferenza del corpo e sul percorso di un’anima per diventare se stessa. Un tema forte, affrontato con pudore ed empatia.
CANNES 71°
Caméra d’or
miglior attore (Un certain regard)
Premio FIPRESCI