Transfert

 

Attraverso una molteplicità d’intrighi psicologici e una lunga serie di colpi di scena, Transfert racconta la storia di Stefano, un giovanissimo psicoterapeuta molto acuto ed empatico. La professione di Stefano si fa sempre più insidiosa, le vicende che la compongono mettono in luce la sfaccettata problematicità della pratica terapeutica.

 

 

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Montparnasse – Femminile singolare

 

Un gatto sotto braccio, una serie di porte sbattute in faccia, neanche il becco di un quattrino in tasca: ecco Paula, di ritorno a Parigi dopo una lunga assenza. Incuriosita dalle tante persone che incontra, ha una sola certezza: ricominciare daccapo, con entusiasmo e allegria. Un film di una libertà sorprendente che dialoga con una generazione che non può permettersi il lusso dell’incongruenza.

 

 

 

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Parigi a piedi nudi

 

Fiona lavora come bibliotecaria in una piccola città canadese. Quando riceve una lettera con una richiesta di aiuto da parte della 93enne zia Martha che vive a Parigi, Fiona salta sul primo aereo e sbarca nella capitale francese dove, però, scopre che l’anziana donna è scomparsa. Mentre cerca di districarsi in una serie di disavventure, Fiona incontra Dom, un senzatetto egoista e seducente che non la lascerà sola… Tra episodi catastrofici, tuffi inaspettati nella Senna e rovinose scalate della Tour Eiffel, la commedia firmata della coppia è un curioso burlesque tra action e mimica, che rende omaggio a Keaton e Tati. Piacevolmente spiazzante.

 

 

 

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Nobili bugie

 

Seconda guerra mondiale. Le vicende di una famiglia di nobili decaduti e dei loro intricati affari con una famiglia di ebrei rifugiati presso la loro residenza in cambio di denaro. Una dark comedy che è anche occasione per risalire alle radici del Bologna Football Club con un omaggio speciale a una sua stella, il grandissimo Árpád Weisz che fu vittima del nazismo.
Ricchissimo il cast con Claudia Cardinale, Raffaele Pisu, Giancarlo Giannini, Ivano Marescotti, Federico Tolardo… Gianni Morandi.

 

 

 

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1945

In un afoso giorno di agosto del 1945, mentre gli abitanti di un villaggio ungherese si preparano per il matrimonio del figlio del vicario, un treno lascia alla stazione due ebrei ortodossi, uno giovane e l’altro più anziano. Sotto lo sguardo vigile delle truppe occupazioniste sovietiche i due scaricano dal convoglio due casse misteriose e si avviano lentamente verso il paese. Il precario equilibrio che la guerra appena terminata ha lasciato sembra ora minacciato dall’arrivo dei due ebrei. In tutta la comunità si diffondono rapidamente la paura e il sospetto che i tradimenti, le omissioni e i furti, commessi e sepolti durante gli anni di conflitto, possano tornare a galla. In un affascinante, rigoroso bianco e nero il film procede con un ritmo al contempo quieto e incalzante. Una “poetica” di responsabilità universale.

PRIMO PREMIO DELLA CRITICA CINEMATOGRAFICA UNGHERESE

 

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The Woman Who Left

Horacia, dopo aver trascorso trentanni in prigione per un omicidio che non ha commesso, viene liberata e torna al suo villaggio, diventato nel frattempo una città caotica abitata da un’umanità di derelitti. In carcere Horacia, benvoluta da tutti, aveva trovato un suo ruolo soprattutto nel raccontare delle storie; ora si sente disorientata e, abbandonata la casa natale e, usando vari travestimenti, si mescola con quella società di disperati, ai quali si affeziona e che cerca di aiutare. Nel frattempo si mette anche sulle tracce dell’uomo che l’ha fatta finire in galera e del figlio di cui non si hanno più tracce…
Un film fatto tutto di storie: da quella principale a quelle lette e scritte da Horacia, a quelle raccontate dai personaggi che lei incontra. Lav Diaz parte dall’impianto del romanzo ottocentesco ma parla “il suo” linguaggio delle immagini, fatto di piani fissi, di profondità di campo, per provare a indicare una direzione di significato, sempre sfuggente…

VENEZIA 73  LEONE D’ORO

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I fantasmi d’Ismael

Ismael Vullard è un regista e sta per girare un film su Ivan, un atipico diplomatico ispirato da suo fratello. Insieme a Bloom, suo maestro e suocero, Ismael non ha ancora superato la morte del suo grande amore Carlotta, avvenuta vent’anni prima, nonostante una nuova storia con Sylvia, che per lui ora rappresenta tutto. Ma alla vigilia dell’inizio delle riprese, Carlotta ritorna dal mondo dei morti, rimettendo in discussione ogni cosa… Un film-summa in cui Desplechin chiama a ricomporre il puzzle della vita, non sono solo i personaggi ed i temi a lui più cari, ma anche i fantasmi dei suoi maestri: Bergman, Truffaut, Hitchcock, per scrivere insieme una vitalissima elegia del presente.

Film d’apertura-fuori concorso al 70° Festival di CANNES

 

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The Harvest

Migliaia di lavoratori stranieri sostengono oggi la più famosa eccellenza italiana: la produzione agroalimentare. The Harvest è un docu-musical che racconta la loro condizione di quotidiano sfruttamento. Una denuncia fieramente indipendente del caporalato nell’agro pontino: tra musical di bollywood, inchiesta, fiction.

Un docu-musical che, per la prima volta, unisce il linguaggio del documentario alle coreografie delle danze punjabi, raccontando l’umiliazione dei lavoratori sfruttati dai datori di lavoro e dai caporali. Due storie che si intrecciano nel corso di una giornata, dalle prime ore di luce in cui inizia il lavoro in campagna alla preghiera serale presso il tempio della comunità. Un duro lavoro di semina, fatto giorno dopo giorno, il cui meritato raccolto, tra permessi di soggiorno da rinnovare e buste paga fasulle, sembra essere ancora lontano.

Realizzato in collaborazione con COOPERATIVA InMIGRAZIONE

 

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Tonya

 

L’incredibile storia vera di Tonya Harding, pattinatrice artistica su ghiaccio salita alla ribalta internazionale non solo per le sue doti sportive, ma anche per il coinvolgimento nell’aggressione alla collega Nancy Kerrigan, nel gennaio 1994. Più che un film sportivo, la cronaca di un’America trash e amorale, con uno stile che fa tesoro del cinema e della televisione recente (racconti incrociati, sguardi in macchina, tappeto musicale rock) e un contributo interpretativo da oscar.

OSCAR miglior attrice non protagonista a Allison Janney

 

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