Nelle banlieue parigine è appena trascorsa una notte di scontri con la polizia, in cui un ragazzo di sedici anni è stato ferito e si trova ora in pericolo di vita. Tre giovani – Vinz (Vincent Cassel), Hubert (Hubert Koundé) e Saïd (Saïd Taghmaoui) – si aggirano per il quartiere fomentati dall’odio e decisi a sfogare la propria rabbia. La macchina da presa in continuo movimento sa di ritrarre con un tono semi documentaristico una società spezzata e in caduta libera. Il bianco e nero rende lo sguardo di Kassovitz asciutto e anti-naturalista: la violenza non è la chiave interpretativa del film ma solo un mezzo espressivo.
schede
Verriegelte zeit – Tempo bloccato
A trent’anni dalla caduta del muro lo sguardo del cinema torna a rivisitare situazioni ed emozioni di allora. L’esperienza di Sibylle Schönemann (arrestata assieme al marito con l’accusa di “interferenza con le attività dello Stato”) trova concretezza in un documentario in cui la regista tornò a visitare/rievocare la sua carcerazione e a cercare testimonianze tra quanti (giudici, poliziotti, secondini, informatori della Stasi) ebbero parte in quel dramma della sua esistenza.

Germania 1990 (94′)
Il sindaco del rione Sanità
Antonio Barracano, “uomo d’onore” che sa distinguere tra “gente per bene e gente carogna”, è “Il Sindaco” del rione Sanità. Con la sua carismatica influenza e l’aiuto dell’amico medico amministra la giustizia secondo suoi personali criteri, al di fuori dello Stato e al di sopra delle parti. Quando gli si presenta Rafiluccio, il figlio del fornaio, deciso a uccidere il padre, Don Antonio, riconoscendo nel giovane lo stesso sentimento di vendetta che da ragazzo lo aveva ossessionato e poi cambiato per sempre, decide di intervenire… Mario Martone porta al cinema il lavoro di Eduardo De Filippo con un film di forte attualità, capace di raccontare l’eterna lotta tra bene e male.

Italia 2019 (115′)
La scomparsa di mia madre
È il film di esordio di Beniamino Barrese e ha come protagonista sua madre, Benedetta Barzini, top model negli anni 60, musa di fotografi e artisti, da Irving Penn a Richard Avedon, da Andy Warhol a Salvador Dalì. Benedetta Barzini, modella, femminista, scrittrice e docente universitaria, ha oggi 75 anni ed è decisa a scomparire; si trova però a dover fare i conti con la determinazione del figlio di fare un film su di lei. L’incontro tra i due diventa scontro e conflitto, ma anche confronto e collaborazione, davanti allo sguardo impassibile della telecamera.

Italia 2019 (84′)
Il ritratto negato
Nella Polonia post bellica, il celebre pittore Władysław Strzemiński è professore presso la Scuola Nazionale di Belle Arti di Łódź. Considerato dai suoi studenti alla stregua di un messia della pittura moderna e tra i fondatori della corrente dell’Unismo, viene espulso dall’università e dal sindacato degli artisti per essersi sottratto ai rigidi codici del realismo socialista. Disoccupato, malato e in povertà trova comunque il sostegno dei suoi studenti. Un film che assume inevitabilmente la forma di un testamento poetico e politico, lasciandoci in eredità la “visione” di Strzemiński e lo “sguardo” di Wajda. Messa in scena classica, rigorosa ma al tempo stesso appassionata e vibrante.

Powidoki
Polonia 2016 (98′)
Easy Rider – Libertà e paura
Fine anni ’60. Billy (Dennis Hopper) e “Capitan America” Wyatt (Peter Fonda), due hippy in Harley Davidson, intendono attraversare gli Stati Uniti partendo dalla California per arrivare al Carnevale di New Orleans. Durante il viaggio conosceranno la faccia intollerante dell’America profonda, fatta di violenza, razzismo e ignoranza. Finirà in tragedia… Il più famoso road-movie della storia del cinema. Il tema classico del viaggio si mescola con quelli della cultura alternativa degli anni ’60. Memorabili la colonna musicale (dagli Steppenwolf ai Byrds), la bizzarra tecnica di montaggio, la suggestiva fotografia di Laszlo Kovacs.

USA 1969 (95′)
edizione restaurata 2019
Santiago, Italia
È il racconto, scandito dalle testimonianze dei protagonisti e da materiali d’epoca e d’archivio, dei postumi del colpo di stato cileno dell’11 settembre 1973 che mise la parola fine al governo democratico di Salvador Allende, spianando la strada alla presa del potere con la forza di Augusto Pinochet. La forma è quella classica del film d’interviste, frontali e sincere, toccanti e misurate, che Moretti monta e assembla con grande onestà ed equilibrio, costruendo un discorso organico e di grande impatto, che fotografa con nostalgia un’Italia perduta, popolare e solidale.

Italia 2018 (80′)
First Man – Il primo uomo
L’avvincente storia della missione della NASA per portare un uomo sulla Luna focalizzata sulla vita privata e la carriera professionale di Neil Armstrong. Un racconto che amalgama lo spettacolare fragore delle sequenze nello spazio con momenti intimisti, tesi a far emergere il carattere e la missione “interiore” del protagonista.

USA 2018 (141′)
OSCAR: miglior effetti speciali
Il professore e il pazzo
1879. Al Professor James Murray viene affidata la redazione dell’Oxford English Dictionary. Per far ciò ha l’idea di coinvolgere la gente comune invitandola a mandargli via posta il maggior numero di parole possibili. Alla fine risulterà fondamentale la corrispondenza (e l’incontro) con William Chester, un ex professore ricoverato in un manicomio, dopo un assurdo omicidio. Una curiosa storia vera che s’interroga sul confine tra lingua e scienza, tra follia e ossessione per la ricerca.

The Professor and the Madman
Irlanda 2019 (124′)
Cyrano mon amour
Parigi, 1987. Edmond Rostand è un giovane drammaturgo dal talento geniale, che, perseguitato dalla sfortuna, è afflitto dal blocco dello scrittore. Ma grazie alla sua ammiratrice Sarah Bernhardt, Rostand conosce il più celebre attore del momento, Constant Coquelin, che insiste nel voler recitare nella sua prossima commedia e vorrebbe farla debuttare in sole tre settimane. C’è però un piccolo problema: Rostand non l’ha ancora scritta! La sola cosa che conosce è il titolo: «Cyrano de Bergerac»… Una ricostruzione della genesi dell’opera teatrale più rappresentata e amata di tutta la storia francese, diretta con un afflato sentimentale sincero e spassionato. Un film garbato e divertente, aperto alle sorprese che solo l’arte immortale può portare con sé.