Dopo la morte del padre Athos Magnani, trucidato dai fascisti nel 1936, il figlio dell’eroe (si chiama anch’egli Athos) giunge per la prima volta a Tara, piccolo villaggio nei pressi di Parma, con l’intenzione di scoprire la verità sulla morte del padre. Scritta e diretta da Bertolucci sullo spunto di un breve racconto di Borges, l’ opera è fra le più suggestive del nuovo cinema italiano anni 70, una favola moderna di impegno civile in cui il moltiplicarsi dei “simboli” lascia largo margine alle interpretazioni soggettive.
schede
Prima della rivoluzione
Un ragazzo di agiata famiglia ma di idee rivoluzionarie decide di abbandonare il mondo in cui ha sempre vissuto e con esso la sua fidanzata. Dopo una breve relazione con una giovane zia e un periodo di profondo sconvolgimento ideologico complicato dal suicidio di un amico, si arrende e torna in seno alla famiglia.Il secondo lungometraggio di Bertolucci è un prodotto dal forte respiro politico, un’opera già potentissima e rivoluzionaria.
Italia 1964 – 1h 40′
Partner
Giacobbe (Pierre Clèmenti), insegnante di teatro francese, vede la propria vita sconvolta dalla comparsa improvvisa di un sosia con il suo stesso nome. Giacobbe è sperduto e si ritrova, suo malgrado, coinvolto in azioni violente come la creazioni di bombe molotov o l’esecuzione di efferati omicidi. Nemmeno l’amore della bella Clara (Stefania Sandrelli) riesce a tranquillizzare un Giacobbe progressivamente sull’orlo della schizofrenia. La spinta sociale verso la finzione e la realtà d’una rivolta storica.
Italia 1968 – 1h 47′
La commare secca
A soli ventun anni Bertolucci firma un’opera prima indimenticabile, che parla di tematiche complesse con uno stile moderno e una struttura narrativa anticonvenzionale. Tratto da un soggetto di Pier Paolo Pasolini La comare secca si caratterizza per una poetica ambigua e contraddittoria, che esalta il senso di smarrimento dell’uomo contemporaneo. Una pellicola popolare ma lirica.
Italia 1962 – 1h 38′
The Wife – Vivere nell’ombra
Dietro ogni grande uomo, c’è sempre una grande donna. Joan Castleman è una donna estremamente intelligente e ancora molto bella, la perfetta moglie devota. Quarant’anni passati a sacrificare il suo talento, i suoi sogni e le sue ambizioni per incoraggiare e sostenere la carriera letteraria del carismatico marito Joe, sopportando e giustificando con pazienza le sue numerose scappatelle. Un tacito patto su cui è stato basato il loro matrimonio fatto di compromessi che la sola Joan deve sopportare. Ma dopo tanti anni ha finalmente raggiunto il punto di rottura. Alla vigilia del Premio Nobel, conferito a Joe per la sua apprezzata produzione letteraria, Joan si trova a confrontarsi con una svolta della sua vita: decidere di dire basta e riprendersi tutto quello che le spetta?
Un film che si delinea come un viaggio di emancipazione e riscoperta, una celebrazione della forza e della grandezza di tutte le donne! E l’occasione per una coppia di grandissimi attori di articolare un appassionante duetto sul tema di ragione e sentimento, ambizione e compromesso, matrimonio e realizzazione di sé.
USA/Gran Bretagna/Svezia 2017 – 1h 40′
Searching
Dopo che la figlia sedicenne di David Kim scompare, viene aperta un’indagine locale e assegnato un detective al caso. Ma 37 ore dopo David decide di guardare in un luogo dove ancora nessuno aveva pensato di cercare, dove tutti i segreti vengono conservati: il laptop della figlia. In un thriller iper-moderno raccontato attraverso i dispositivi tecnologici che usiamo ogni giorno per comunicare, David deve rintracciare tutti i movimenti di sua figlia prima che scompaia per sempre. Ritmo incalzante e continue svolte narrative, spesso davvero inattese, grazie ad una sceneggiatura ricca di invenzioni. Searching è un esperimento filmico originale e coraggioso che sa articolare un uso brillante e innovativo delle nuove tecnologie.
.
Tully
Marlo, madre di tre figli di cui uno appena nato, su consiglio del fratello assume una tata per la notte. Titubante all’inizio per via della stravaganza della ragazza, col tempo Marlo stringe un legame unico con la giovane, premurosa, sorprendente e a volte provocatoria bambinaia di nome Tully. Un’altra convincente esplorazione del dolore sommesso, firmata Diablo Cody e Jason Reitman. Una storia non convenzionale di emancipazione con Charlize Theron in stato di grazia.
.
L’albero dei frutti selvatici
Sinan è appassionato di letteratura e ha sempre desiderato essere uno scrittore. Ritornato nel villaggio in cui è nato, si impegna anima e corpo a raccogliere il denaro di cui ha bisogno per essere pubblicato, ma i debiti del padre lo raggiungono… Spazi aperti, luoghi dell’anima, Nuri Bilge Ceylan dipinge un grande affresco della Turchia e dell’umanità. Tra i migliori film in gara a Cannes 2018.
.
La terra dell’abbastanza
Storia di Mirko e Manolo, due giovani amici della periferia romana. Bravi ragazzi fino al momento in cui, guidando a tarda notte, investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l’uomo che hanno ucciso è il pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due ragazzi si sono guadagnati un ruolo, il rispetto ed il denaro che non hanno mai avuto. Un biglietto d’entrata per l’inferno che scambiano per un lasciapassare verso il paradiso. Un esordio convincente, In un mondo in cui la sofferenza è sinonimo di debolezza e l’assuefazione al male la regola ecco un racconto esemplare, che sa affrancarsi dalla lettura epica (e televisiva) del crimine.
Italia 2018 – 1h 36′
Troppa grazia
Lucia è una geometra che vive da sola con sua figlia. Mentre si arrangia tra mille difficoltà, economiche e sentimentali, il Comune le affida un controllo su un terreno scelto per costruire una grande opera architettonica. Lei nota che nelle mappe del Comune qualcosa non va, ma per paura di perdere l’incarico decide di non dire nulla. Poi, durante una rilevazione, incontra all’improvviso una giovane “profuga”. Un’apparizione? La vede solo lei e quella le chiede di costruire, su quei terreni, una chiesa… Muovendosi tra favola, realismo, magia e miscredenza Zanasi solleva una serie di questioni centrali nella contemporaneità a cominciare dal bisogno di credere in qualcosa e dalla necessità di badare alle piccole bellezze che ci circondano.