Se la strada potesse parlare

Anni’70, quartiere di Harlem, Manhattan. Uniti da sempre, la diciannovenne Tish e il fidanzato Alonzo, detto Fonny, sognano un futuro insieme. Quando Fonny viene arrestato per un crimine che non ha commesso, Tish, che ha da poco scoperto di essere incinta, fa di tutto per scagionarlo, con il sostegno incondizionato di parenti e genitori. Eliminando certe spigolosità del romanzo originario, Jenkins sceglie un fascinoso registro estetizzante e rimescolamento con naturalezza piani temporali e spaziali si conferma autore di rango: la bellezza delle immagini contro le brutture del mondo!

If Beale Street Could Talk
USA 2018 – 1h 59′

GOLDEN GLOBE migliore attrice non protagonista
candidato all’OSCAR: migliore attrice non protagonista – miglior sceneggiatura non originale – miglior colonna sonora

 

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Il professore cambia scuola

François Foucault insegna nel più prestigioso liceo della Parigi bene. Per farsi bello con una funzionaria ministeriale, si lancia in dichiarazioni di principio che lo precipitano suo malgrado direttamente nella più disagiata scuola delle banlieue. Una realtà che tenta di dominare con i suoi metodi completamente inadeguati e fallimentari. Finché non capisce che, attraverso l’empatia e la comprensione, deve rovesciare il suo approccio… Un film di sorprendente sincerità, quasi una “camera di sorveglianza” sulle nuove generazioni e le nuove comunità sociali della Francia per comprendere vizi e virtù degli adulti che li hanno generati ed educati.

Les grands esprits
Francia 2017 – 1h 46′

 

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Strategia del ragno

Dopo la morte del padre Athos Magnani, trucidato dai fascisti nel 1936, il figlio dell’eroe (si chiama anch’egli Athos) giunge per la prima volta a Tara, piccolo villaggio nei pressi di Parma, con l’intenzione di scoprire la verità sulla morte del padre. Scritta e diretta da Bertolucci sullo spunto di un breve racconto di Borges, l’ opera è fra le più suggestive del nuovo cinema italiano anni 70, una favola moderna di impegno civile in cui il moltiplicarsi dei “simboli” lascia largo margine alle interpretazioni soggettive.

 

Italia 1970 – 1h 38′

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Prima della rivoluzione

Un ragazzo di agiata famiglia ma di idee rivoluzionarie decide di abbandonare il mondo in cui ha sempre vissuto e con esso la sua fidanzata. Dopo una breve relazione con una giovane zia e un periodo di profondo sconvolgimento ideologico complicato dal suicidio di un amico, si arrende e torna in seno alla famiglia.Il secondo lungometraggio di Bertolucci è un prodotto dal forte respiro politico, un’opera già potentissima e rivoluzionaria.

 

Italia 1964 – 1h 40′

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Partner

Giacobbe (Pierre Clèmenti), insegnante di teatro francese, vede la propria vita sconvolta dalla comparsa improvvisa di un sosia con il suo stesso nome. Giacobbe è sperduto e si ritrova, suo malgrado, coinvolto in azioni violente come la creazioni di bombe molotov o l’esecuzione di efferati omicidi. Nemmeno l’amore della bella Clara (Stefania Sandrelli) riesce a tranquillizzare un Giacobbe progressivamente sull’orlo della schizofrenia. La spinta sociale verso la finzione e la realtà d’una rivolta storica.

 

Italia 1968 – 1h 47′

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La commare secca

A soli ventun anni Bertolucci firma un’opera prima indimenticabile, che parla di tematiche complesse con uno stile moderno e una struttura narrativa anticonvenzionale. Tratto da un soggetto di Pier Paolo Pasolini La comare secca si caratterizza per una poetica ambigua e contraddittoria, che esalta il senso di smarrimento dell’uomo contemporaneo. Una pellicola popolare ma lirica.

Italia 1962 – 1h 38′

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The Wife – Vivere nell’ombra


Dietro ogni grande uomo, c’è sempre una grande donna. Joan Castleman è una donna estremamente intelligente e ancora molto bella, la perfetta moglie devota. Quarant’anni passati a sacrificare il suo talento, i suoi sogni e le sue ambizioni per incoraggiare e sostenere la carriera letteraria del carismatico marito Joe, sopportando e giustificando con pazienza le sue numerose scappatelle. Un tacito patto su cui è stato basato il loro matrimonio fatto di compromessi che la sola Joan deve sopportare. Ma dopo tanti anni ha finalmente raggiunto il punto di rottura. Alla vigilia del Premio Nobel, conferito a Joe per la sua apprezzata produzione letteraria, Joan si trova a confrontarsi con una svolta della sua vita: decidere di dire basta e riprendersi tutto quello che le spetta?
Un film che si delinea come un viaggio di emancipazione e riscoperta, una celebrazione della forza e della grandezza di tutte le donne! E l’occasione per una coppia di grandissimi attori di articolare un appassionante duetto sul tema di ragione e sentimento, ambizione e compromesso, matrimonio e realizzazione di sé.

USA/Gran Bretagna/Svezia 2017 – 1h 40′

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Searching

Dopo che la figlia sedicenne di David Kim scompare, viene aperta un’indagine locale e assegnato un detective al caso. Ma 37 ore dopo David decide di guardare in un luogo dove ancora nessuno aveva pensato di cercare, dove tutti i segreti vengono conservati: il laptop della figlia. In un thriller iper-moderno raccontato attraverso i dispositivi tecnologici che usiamo ogni giorno per comunicare, David deve rintracciare tutti i movimenti di sua figlia prima che scompaia per sempre. Ritmo incalzante e continue svolte narrative, spesso davvero inattese, grazie ad una sceneggiatura ricca di invenzioni. Searching è un esperimento filmico originale e coraggioso che sa articolare un uso brillante e innovativo delle nuove tecnologie.

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Tully

Marlo, madre di tre figli di cui uno appena nato, su consiglio del fratello assume una tata per la notte. Titubante all’inizio per via della stravaganza della ragazza, col tempo Marlo stringe un legame unico con la giovane, premurosa, sorprendente e a volte provocatoria bambinaia di nome Tully. Un’altra convincente esplorazione del dolore sommesso, firmata Diablo Cody e Jason Reitman. Una storia non convenzionale di emancipazione con Charlize Theron in stato di grazia.

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L’albero dei frutti selvatici

Sinan è appassionato di letteratura e ha sempre desiderato essere uno scrittore. Ritornato nel villaggio in cui è nato, si impegna anima e corpo a raccogliere il denaro di cui ha bisogno per essere pubblicato, ma i debiti del padre lo raggiungono… Spazi aperti, luoghi dell’anima, Nuri Bilge Ceylan dipinge un grande affresco della Turchia e dell’umanità. Tra i migliori film in gara a Cannes 2018.

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