Lo specchio

Un’opera che vuol essere il bilancio di un’esistenza in cui l’autore rievoca due vicende familiari analoghe, complementari e consecutive: la propria infanzia con la madre e la sorellina dopo che il padre li aveva lasciati; sé stesso adulto, che si è separato dalla moglie e dal figlio. Attori che interpretano ruoli speculari, passato e presente che si intersecano così come realtà e sogno, colore e bianconero, pubblico e privato… Di non facile comprensione, come lo è spesso la vera poesia.

 

Zerkalo
URSS 1974 (105′)

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Villetta con ospiti

Ventiquattr’ore per raccontare una splendida famiglia borghese e una ricca cittadina del Nord Italia. Di giorno le nostre signore e i loro mariti ostentano pubblica virtù ai tavolini dei caffè. Poi, di notte, la commedia scivola nel noir ed esplode il lato oscuro della provincia in un susseguirsi di meschinità e violenze, mascherati dietro uno sguardo di complice innocenza. Sette vizi capitali, sette protagonisti… Una commedia acida, un noir drammaticamente “sociale”.



Italia 2019 (88′)

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Botero – Una ricerca senza fine

Un documentario che, tra passato e presente, racconta non solo l’artista ma anche l’uomo come padre e marito. Foto e video di famiglia si aggiungono infatti a riprese originali girate tra Cina, Europa, New York e Colombia. Il coinvolgimento di curatori, storici e accademici permette così di rivelare la creatività e le convinzioni di una delle personalità più geniali del mondo dell’arte del nostro tempo. I suoi quadri e le sue figure in sovrappeso sono un po’ l’emblema e la voglia di raccontare qualcosa che valichi la perfezione.



Canada 2018 (82′)

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Solaris

Uno psicosociologo arriva sulla stazione spaziale in orbita attorno al pianeta Solaris per indagare sui misteriosi fenomeni che vi avvengono e che coinvolgono gli scienziati a bordo: su Solaris c’è un oceano che pensa… Un’avventura della coscienza più che della conoscenza, in cui il cosmo corrisponde al subconscio umano e la realtà si fonde con le proiezioni della memoria. Un’opera di fantacoscienza dal potere ipnotico.

 

URSS 1972 (167′)

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Sacrificio

Nella sua casa su un’isola svedese l’anziano intellettuale Alexander festeggia con i familiari il suo compleanno quando arriva in televisione l’annuncio di una catastrofe misteriosa. Ritrovando le parole del Pater Noster, Alexander lo invoca, offrendogli tutto quel che ha pur che tutto ritorni come prima. Dà fuoco alla sua casa, rinuncia al figlioletto, si vota al silenzio, accetta di essere scambiato per un folle… Una parabola mistica sull’assenza di spiritualità nella cultura occidentale, un apologo metafisico sull’incubo dell’apocalisse nucleare. Un film in forma di preghiera in cui il fascino sonoro è pari a quello visivo.

 

Offret/Sacrificatio
Svezia/Francia/Gran Bretagna 1986 (149′)
CANNES 39°: Grand Premio Speciale della Giuria
Lux Padova Logo

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Hare Krishna! Il Mantra, il Movimento e lo Swami che ha dato inizio a tutto

L’incredibile vita di Srila Prabhupada, un anziano Swami indiano che nel 1965, all’età di 70 anni, senza alcuna risorsa economica, lasciò Calcutta e la sua amata India per arrivare a New York e iniziare la sua missione di creare un movimento spirituale di portata mondiale..


Hare Krishna! the Mantra, the Movement and the Swami Who Started It All
USA 2017 (91′)

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Dottor Korczak

Il dottor Henryk Goldzmit celebre pedagogo (conosciuto da tutti con lo pseudonimo di Janus Korczak) che aveva dedicato la sua vita all’infanzia, dopo l’occupazione della Polonia si trova costretto a trasferire i duecento orfani ebrei, di cui si occupa, nel ghetto di Varsavia. Non è che un punto di passaggio purtroppo prima del trasferimento a Treblinka dove troverà anch’egli la morte assieme ai suoi piccoli amici. In un rigoroso bianco e nero quella di Dottor Korczak è una narrazione appassionata e lucida a cui Wajda concede solo qualche cedimento didascalico. Una testimonianza cinematografica forte e straziante.


Polonia/Germania/Francia 1991 (113′)

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La signora dello zoo di Varsavia

Sul finire del 1939, le truppe naziste bombardano la capitale polacca, riducendo il famoso zoo a un cumulo di macerie. Il direttore della struttura e sua moglie (Jessica Chastain) assistono impotenti all’occupazione del Paese e alla costruzione del ghetto ebraico. Ma con l’inizio delle deportazioni, nel 1942, la coppia si mobilita per nascondere intere famiglie di ebrei all’interno del giardino zoologico Una vicenda realmente accaduta capace di avvincere anche grazie alla luminosa presenza di Jessica Chastain che conferisce vibratile spessore umano a questo magnifico personaggio di «giusto» ritagliato dalla realtà.


The Zookeeper’s Wife
USA 2017 (127′)
CANNES 72°: miglior sceneggiatura

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Ritratto della giovane in fiamme

Bretagna, 1770. La pittrice Marianne è incaricata di ritrarre Héloïse, giovane donna a cui sta per essere imposto il matrimonio dopo aver lasciato il convento. All’inizio, Marianne svolge il suo lavoro in segreto per non importunare Héloïse, ma, con il passare del tempo, il rapporto tra le due ragazze si fa sempre più intimo… Con una recitazione trattenuta di stampo quasi bressoniano, Scianna realizza un intenso racconto al femminile così minimale nella messa in scena e, al tempo stesso, così profondo nel descrivere sentimenti quasi inesprimibili.



Portrait de la jeune fille en feu
Francia 2019 (120′)

CANNES 72°: miglior sceneggiatura

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La dolce vita

Marcello è un annoiato giornalista, che bazzica Via Veneto e dintorni a stretto contatto con un ambiente mondano e raffinato pieno di seduzioni e lustrini, dissipando il tempo e lasciandosi andare a un’inconcludenza generale che lo spinge verso la scontentezza di se stesso. Intorno a lui dive giunoniche, padri suicidi (Alain Cuny) e una fanciulla enigmatica… All’alba degli anni ’60, una svolta memorabile nella storia del costume italiano, sia sociale che cinematografico. Assoluto capolavoro felliniano e autentico film-simbolo di un’intera epoca – innovativo nella struttura narrativa, memorabile nell’originalità nell’impatto visivo – La dolce vita resta una tappa formidabile e obbligata della storia del cinema moderno.



Italia 1960 (180′)
Palma d’oro a Cannes e Oscar per i costumi

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