Marie Curie

I cinque anni più turbolenti della vita di Marie Curie, dal 1905, anno in cui Marie e Pierre Curie si recano a Stoccolma per ricevere il Premio Nobel per la scoperta della radioattività, al 1911, quando le venne assegnato il suo secondo Nobel. Nel mezzo, la morte di Pierre, il nuovo amore con il matematico Paul Langevin, lo scandalo. Il film segue la tendenza attuale del biopic, di isolare un periodo specifico per raccontare un’intera vita, e lo fa puntando sulla precisa ricostruzione, sull’eleganza formale e sull’intensa interpretazione della protagonista, l’attrice polacca Karolina Gruszka.

Polonia/Francia/Germania 2016 (100′)

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Matthias e Maxime

Matthias e Maxime, arrivati sulla soglia dei 30 anni, sono ancora indecisi su come affrontare il loro futuro. Guardano in modo differente alla propria omosessualità, ma proprio quando Maxime si accinge a partire per l’Australia, un bacio scambiato per gioco (cinematografico) spingerà la loro amicizia a qualcosa di più. Le dinamiche dell’amore materno e dei sentimenti amicali  ritrovano in Dolan la giusta direzione narrativa per un racconto sincero, di intensa e complessa affettività.

Matthias & Maxime
Italia 2020 (115′)

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18 regali

Elisa aveva solo quarant’anni quando un male incurabile l’ha tolta alla vita e ai suoi cari. Prima che il suo cuore si fermasse, Elisa ha però trovato un modo di restare accanto alla sua piccola bambina, fino alla sua maggiore età. Anno dopo anno 18 regali come segna d’amore: giochi, libri, vestiti, un mappamondo con l’indicazione dei luoghi che avrebbe voluto visitare con lei… Ispirata ad una storia vera storia l film propone uno spunto soprannaturale per rielaborare un dramma familiare e toccare le corde dello spettatore con delicatezza e originalità.

Italia 2020 (115′)

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Il mistero Henri Pick

Chi è Henri Pick? Lo sconosciuto autore di un romanzo diventato un bestseller o un semplice pizzaiolo la cui la vedova giura non abbia mai scritto nulla più della lista della spesa? Sospettando un caso costruito a tavolino, il critico letterario Jean Michel Rouche, affiancato da Joséphin Pick, figlia di Henri, inizia a indagare… Fabrice Luchini ci regala un altro amabile personaggio, eccentrico e profondamente umano, in un film che è una dichiarazione d’amore ai libri e a chi ancora li legge.

Le mystère Henri Pic
Tunisia/Francia 2019 (88′)

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Mio fratello rincorre i dinosauri

Jack fin da piccolo ha creduto alla tenera bugia raccontatagli dai genitori, ovvero che Gio, suo fratello, fosse un bambino “speciale”, dotato, come un eroe dei fumetti, di superpoteri. Ma con il passare del tempo Gio, affetto in realtà dalla sindrome di Down, diventa per suo fratello un segreto da non svelare… Tratto dal bestseller di Giacomo Mazzariol il film dedica uno sguardo ingenuo e sensibile al percorso di formazione del giovane Jack offrendo al pubblico una piccola, sorridente lezione d’amore.

Italia/Spagna 2019 (100′)
Premio European Film Young Audience Award 2020

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Il meglio deve ancora venire

Arthur e César sono due uomini legati tra loro da una profonda amicizia di lunga data. In conseguenza di un grosso malinteso, che porta ognuno di loro a essere convinto che l’altro sia in fin di vita, decidono di recuperare tutto il tempo perduto e di trascorrere insieme i giorni che verranno. Un impianto teatrale e un vecchio canovaccio si trasformano in punti di forza se a riempire la scena sono due attori di razza del calibro di Luchini e Bruel, capaci di costruire situazioni di umanissima autenticità, in una danza recitativa che sembra non dover avere mai fine.

Le meilleur reste à venir
Francia 2019 (117′)

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Judy

Nell’ultimo periodo della sua vita, Judy Garland è ancora un nome che suscita ammirazione e il ricordo di un’età dell’oro del cinema americano, ma è anche sola, divorziata quattro volte, senza più la voce di una volta, senza un soldo e senza un contratto, perché ritenuta inaffidabile e dunque non assicurabile. Per amore dei figli più piccoli, è costretta ad accettare una tournée canora a Londra, ma il ritorno sul palco risveglia anche i fantasmi che la perseguitano da sempre. Un biopic certo canonico ma cui il richiamo dell’applauso, dell’affetto del pubblico come salvezza dalla solitudine regalano commossa partecipazione. Un melodramma che riesce a coinvolgere, avvicinando lo spettatore alla tragica diva raccontata.

Gran Bretagna 2019 (118′)

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Un divano a Tunisi

La 35enne Selma laureata in psicoanalisi è una giovane donna dal carattere forte e indipendente cresciuta insieme al padre in Francia. Decide di tornare nella sua città d’origine, Tunisi, per aprire uno studio privato, ma la Tunisia reduce dalla Primavera araba non è la Francia e forse non è ancora pronta a una donna psicoanalista. Selma si imbatterà in pregiudizi, caos e ignoranza, che finora non aveva mai preso in considerazione. In una comunità che si dimostra scettica verso la pratica analitica Manele Labidi affrontare il suo soggetto col sorriso: la comicità affiora a ogni seduta, provocando scene esilaranti e collezionando una galleria di ritratti irresistibili.

Arab Blues / Un divan à Tunis
Tunisia/Francia 2019 (88′)

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Lontano lontano

Pensionati solitari nella Roma popolare di oggi alle prese con magre entrate economiche, Giorgetto e il Professore iniziano a progettare di fuggire all’estero per sfruttare il cambio favorevole o un migliore potere d’acquisto. Chiedono consulto ad Attilio, coetaneo che ancora si arrabatta tra diversi lavori e che dice di aver viaggiato il mondo. Il progetto di fuga all’estero diventa a tre, resta “solo” da scegliere la destinazione e organizzare il viaggio… Un ritratto umano schietto e amarognolo con tutto l’appassimento di sogni e ambizioni della terza età ma anche con un delizioso umorismo ora stropicciato ora stralunato. Una fotografia di personaggi e ambienti tutt’altro che stucchevole e quasi utopica.

Italia 2019 (90′)

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Crescendo – #makemusicnotwar

Il film è liberamente ispirato alla storia della West -Eastern Divan Orchestra, fondata nel 1999 dal grande Maestro e direttore d’orchestra Daniel Barenboim e dallo studioso Edward Said, concepita, non solo come spazio creativo in cui musicisti provenienti da paesi in lotta tra loro potessero incontrarsi per dar vita alla musica nella sua forma più pura ed eterna ma anche come luogo di confronto tra persone spesso divise da un odio insanabile.

Germania 2019 (102′)

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