Le mura di Bergamo

Italia 2023 (136′)

 BERLINO – Ai primi di marzo 2020 Stefano Savona, direttore del Corso di documentario presso il Centro sperimentale di cinematografia di Palermo, arriva a Bergamo con un gruppo di suoi studenti. Sono i giorni dell’apice dell’epidemia da COVID (6000 morti in 40 giorni). Ne uscirà un documentario di due ore e mezzo, ora presentato Berlino nella sezione Encounters.

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Il cielo brucia

Una piccola casa-vacanze sul mar Baltico. Sono giorni caldi e non piove da settimane. Quattro giovano si incontrano: amicizie vecchie e nuove, amori e desideri, gelosie, tensioni e risentimenti… Sia l’arida foresta che i loro sentimenti iniziano a infuocarsi.

Roter himmel
Germania 2023 (103′)

BERLINO 73° – Gran Premio della Giuria

 BERLINO – Maggior rappresentante di quella “scuola di Berlino“ che tanti allori ha mietuto ai festival negli ultimi anni, Christian Petzold nei suoi precedenti film aveva sempre mostrato una grande attenzione alla storia del suo paese, che fosse la Germania post bellica de Il segreto del suo volto o la DDR dominata dalla Stasi de La scelta di Barbara; ma anche uno sguardo aperto ad una dimensione fantastica e mitologica, come nel più recente Undine presentato alla Berlinale 2020.

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Laggiù qualcuno mi ama

Italia 2024 (128′)

 BERLINO – Dopo aver reso omaggio l’anno scorso a Scarpetta e Eduardo, con la straordinaria ricostruzione storica di Stasera rido io, Mario Martone porta fuori concorso un altro mostro sacro della scena e della mitologia napoletana, Massimo Troisi. Proiettato in una sala gremita di italiani che letteralmente faceva il tifo per il protagonista, a volte anticipandone le battute, Laggiù qualcuno mi ama è si un documentario, ma di un tipo molto speciale. Non la solita biografia, ma un atto d’amore in piena regola e soprattutto un film-saggio su un autore forse poco compreso.

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Butch Cassidy

Wyoming, 1899. Butch Cassidy si rende conto che le banche non sono più un obiettivo vantaggioso per le future rapine della banda e con Sundance Kid, che anche al tavolo da poker si trova a far valere la sua fama di pistolero, torna a riunirsi ai suoi uomini a Hole in the Wall. Riappropriatosi del suo ruolo di leader, Butch guida l’assalto al treno della Union Pacific e, mentre lo sceriffo non riesce ad organizzare una spedizione per inseguire i fuorilegge, si rifugia con l’amico a casa di Etta Place, la donna di Sundance con la quale anche Butch ha un intenso rapporto d’amicizia. Un successivo attacco al treno non va come previsto: due della banda vengono uccisi e Butch e Sundance si trovano ad avere alle costole un drappello di uomini di legge messi sulle loro tracce dal padrone della ferrovia, il sig. Harriman. Braccati con ostinazione dal gruppo guidato da Joe Lefors e dalla guida indiana Lord Baltimore, i due sono costretti, per sfuggire alla cattura, a lanciarsi da un dirupo in un fiume impetuoso. Quando riescono alfine a tornare da Etta, Butch decide di trasferirsi con lei e Sundance in Bolivia, dove rifarsi una nuova vita. Una vita però fatta sempre di rapine, che li mette ben presto in difficoltà con la polizia locale. Una breve parentesi, in cui Butch e Sundance si propongono come guardie per il trasporto delle paghe, non riesce a risolvere la situazione così che Etta decide di tornare in America lasciando i due di nuovo alle prese con i furti nelle sperdute banche boliviane. Sarà durante una pausa nel piccolo villaggio di San Vincente che vengono individuati dalla polizia che li accerchia, appoggiata da una guarnigione dell’esercito. Il loro disperato farsi strada a colpi di pistola non potrà che avere un epilogo senza speranza.

Butch Cassidy and the Sundance Kid
USA 1969 (110′)

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Hostiles – Ostili

1892. L’isolata fattoria dei Quaid, nel New Mexico, subisce un attacco dei Comanche. Il capofamiglia e le tre figlie vengono trucidati, solo la madre Rosalie riesce a fuggire nei boschi. Intanto a Fort Berringer il Capitano Joseph J. Blocker, più che mai ostile e rancoroso verso le tribù native, viene convocato dal suo superiore che gli affida il compito, ingrato ma inderogabile, di accompagnare il capo indiano Falco Giallo e la sua famiglia (Falco Nero, Donna Alce, Donna Vivente e Piccolo Orso) nella terra nativa, la Valle degli Orsi nel Montana, dove l’uomo, malato di cancro, desidera aspettare la fine dei suoi giorni. Blocker, costretto suo malgrado ad accettare (Falco Giallo è un suo nemico giurato, ma l’ordine viene dal presidente) parte quindi alla volta del Montana con un drappello di uomini fidati: il Serg. Magg. Thomas Metz (cui è molto legato nel rievocare i “bei tempi” delle guerre indiane), il caporale Henry Woods, il Tenente Rudy Kidder e il soldato semplice Philippe Dejardin. Sarà questo manipolo ad incontrare Rosalie Quide, ancora sconvolta per l’eccidio dei suoi, e a prendersi cura di lei aggregandola al gruppo. Il viaggio si rivela pieno di difficoltà. Subiranno ben presto l’attacco della banda dei Comanche (Dejardin viene ucciso e Woods resta gravemente ferito) che riusciranno comunque a debellare grazie all’aiuto di Falco Giallo e Falco Nero. Passati per Fort  Winslow (Colorado), dove lasciano per le cure Woods, proseguono dopo aver preso in consegna l’ex sergente Wills, che sotto la sorveglianza del caporale Thomas e del sergente Malloy, dovrà essere concotto a Fort Pierce dove lo attende l’esecuzione dopo una condanna per omicidio. Una notte, durante un accampamento, Rosalie e Donna Alce vengono rapite e violentate da dei cacciatori di pellicce; saranno liberate ma nello scontro il sergente Malloy viene ucciso. Anche il tenente Kidder viene di lì a poco assassinato per mano di Wills che, liberatosi, si dà poi alla fuga. Sarà Metz a buttarsi al suo inseguimento e a giustiziarlo, ma, ormai allo stremo nel suo disturbo da stress, non lascerà in vita neanche se stesso. Raggiunta la Valle degli Orsi, Falco Giallo muore per la sua malattia; nella sua terra gli dà sepoltura la sua famiglia assistita da Blocker, Rosalie e dal caporale Thomas. L’arrivo di alcuni uomini che si dichiarano proprietari di quella terra e che, al di la delle indicazioni di Washington, esigono che il corpo di Falco Giallo sia rimosso, provoca un ennesimo scontro a fuoco e solo Blocker, Rosalie e il giovane nipote di Falco Giallo, Piccolo Orso, sopravvivono. In chiusura i tre, ormai in abiti civili, si trovano alla stazione di Butte, in procinto di prendere il convoglio per Chicago. Anche Blocker, dopo molta esitazione, alla fine monta sul treno…

USA 2017 (127′)

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Rodeo

Francia 2022 (105′)
TORINO FILM FESTIVAL – premio speciale della Giuria

 TORINO – Arriva a Torino direttamente da Un certain regard di Cannes , dove è stato insignito del premio Coup de coeur du jury, questo Rodeo di Lola Quiveron, al suo debutto nel lungometraggio.

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Verifica incerta

La verifica incerta è quella che consiste nel maneggiare scarti di pellicola, film destinati al macero, utilizzando lo strumento del montaggio per dimostrarne la possibilità di esistere ancora, al di là delle volontà industriali secondo i cui vincoli quelle immagini erano state create.

Italia 1964 (30′)

 Baruchello e Grifi avevano raccolto 150 mila metri di pellicola di film di consumo degli anni Cinquanta e Sessanta per lo più americani, destinati al macero. Queste copie, che originariamente erano cinemascope 35mm, vennero rimontate in moviola per poi essere controtipate su un internegativo 16mm. In tal modo essi diedero loro nuova vita attraverso la costruzione di un senso, che in maniera subliminale svuotava di senso l’immagine originaria spesso sovvertendone il significato.

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Nagisa

Giappone 2021 (87′)

 TORINO – Nagisa è l’opera prima del giovane regista giapponese Takeshi Kogahara, presentata in concorso e vincitrice della menzione speciale della giuria al 40esimo Torino Film Festival. Menzione più che meritata per un film che si avventura nella ricerca di un utilizzo innovativo dei mezzi espressivi di cui il cinema si avvale, in particolare il “fuori campo” e opta per una narrazione in cui la fabula frammentata in un passaggio continuo tra presente, passato e futuro, tra realtà, memoria e sogno, costituisce una sfida per lo spettatore nella ricomposizione degli indizi per la sua comprensione finale.

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Palm Trees and Power Lines

USA 2022 (114′)
SUNDANCE FILM FESTIVAL – premio regia, montaggio e sceneggiatura
TORINO FILM FESTIVAL – miglior film

 TORINO – Palme e linee elettriche, sentimenti spontanei e rapporti artificiosi… La giovinezza annoiata e disillusa che costituisce il quotidiano di Lea (Lily McInery) non può non lasciarsi ravvivare da una prospettiva d’amore che ridà un senso al suo vivere.

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Fairytale – Una fiaba

 

Skazka
Belgio/Russia 2022 (78′)

 TORINO – L‘arca russa, che nel finale di Francofonia sprofonda nel mare in tempesta, è approdata, in questo nuovo lavoro di Sokurov, in un mondo sotterraneo, un aldilà ricostruito sulla base dei Capricci di Piranesi e delle illustrazioni della Commedia di Dorè, dove si aggirano, in attesa di essere ricevuti da Dio per la sentenza finale, Stalin, Mussolini, Churchill e Hitler.

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