Angels Wear White


Jia Nian Hua
Cina/Francia 2017 – 1h 47′

 VENEZIA –  Se la figura femminile che è uscita vincitrice (morale) di questo festival è sicuramente l’indimenticabile protagonista di Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, cui la bravura di Frances McDormand ha saputo trasmettere tutta la forza, la caparbietà, la determinatezza con cui una donna è capace di lottare contro tutto e contro tutti, pur di vedere ripagato l’affronto subito, le giovani donne del film di Vivian Qu, unica presenza femminile in concorso, si collocano, non solo fisicamente, in un mondo completamente opposto, in cui la fragilità, la solitudine e l’infelicità  sembrano essere la loro condizione esistenziale.

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Outrage Coda

Giappone 2017 – 1h 44′

 VENEZIA –  In chiusura di questa 74° edizione della Mostra è stato presentato Fuori Concorso l’ultimo film del grande regista giapponese Takeshi Kitano; Kitano e l’altro Big del cinema del Far East, John Woo, con i loro ultimi lavori, non hanno deluso le aspettative di chi ama abbandonarsi alla sicurezza che certi film “di genere” sanno dare, riuscendo anche a far dimenticare la noia provocata dalla visione di molte pellicole, fatte di storielle emblematiche raccontate in modo puramente cronachistico.

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Manhunt

Zhuibu
Cina/Hong Kong 2017 – 1h 46′

 VENEZIA –  Il film è un adattamento del romanzo Kimi yo Fundo no Kawa wo Watare (Devi attraversare il fiume dell’ira) di Yuko Nishimura e, più che un remake, un omaggio al film omonimo del regista attore giapponese Ken Takakura, di cui il grande maestro di Hong Kong si è dichiarato da sempre ammiratore.

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Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Mildred, esasperata dallo stagnare delle indagine sull’assassino di sua figlia, decide di affiggere tre cartelloni “provocatori” per sollecitare le autorità locali. Il suo gesto scatenerà dinamiche inaspettate, tra minacce, rancore e violenza… McDonagh riconfigura la commedia nera come commedia di singola sofferenza e di collettiva grettezza, coniugando la tradizione (cinematografica) con la vitalità del presente. Straordinario!

USA 2017 – 1h 52′

VENEZIA 74
miglior sceneggiatura: Martin McDonagh

OSCAR 2018
migliore attrice protagonista: Frances McDormand
migliore attore non protagonista: Sam Rockwell

  VENEZIA –  C‘è poco traffico sulla strada che porta a Ebbing, Missouri, ma Mildred Hayes decide ugualmente di affittare gli spazi dei tre cartelloni pubblicitari che si ergono sul ciglio. Le scritte nere su sfondo rosso che vanno a lacerare il tessuto sociale di Ebbing («Violentata mentre moriva» – «Ancora nessun arresto?» – «Come mai capitano Willoughby?») sono il grido di dolore di Mildred (Francis McDormand) che da più di sei mesi non vede alcuno sviluppo nelle indagini sulla morte della figlia, stuprata e bruciata (o viceversa? – per l’orrore non c’è confine) proprio su quella strada.

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The Square

Christian è il curatore di un importante museo di arte contemporanea di Stoccolma, nonché padre amorevole di due bambine. Nel museo c’è grande fermento per il debutto di un’installazione chiamata “The Square”, che invita all’altruismo e alla condivisione, ma quando gli viene rubato il cellulare per strada, Christian reagisce in modo scomposto, innescando una serie di eventi che precipitano la sua vita rispettabile nel caos più completo. Inquadratura dopo inquadratura, situazione paradossale dopo situazione paradossale la regia di Östlund sgretola a colpi d’ironia e assurdo tutte le sovrastrutture sociali, mettendone a nudo l’inadeguatezza e il ridicolo e spiazzando provocatoriamente lo spettatore.

Svezia/Ger/Fra/Dan 2017 –  2h 22′
PALMA D’ORO A CANNES 70°

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Loveless

Boris e Zhenya stanno divorziando e litigano in continuazione, schiavi delle visite al loro appartamento messo in vendita. Entrambi stanno già pensando al futuro: Boris ha una relazione con una giovane donna che aspetta un bambino da lui e Zhenya sta uscendo con un uomo ricco che sembra pronto a sposarla. Nessuno dei due, però, sembra avere alcun interesse per il futuro di Alyosha, il loro figlio di 12 anni. Fino a quando quest’ultimo scompare… Un film che fotografa l’angoscia glaciale e disperata di una coppia che è emblema di una società disumana, incapace di provare amore, pietà, compassione. Una metafora, più morale che politica, dell’assenza di speranze nella Russia di Putin.

Russia 2017 – 2h 8′
PREMIO DELLA GIURIA A CANNES 70°

CANNES – Loveless (senza amore, o mancanza d’amore) era probabilmente il film più meritevole della Palma, per la potenza formale, il rigore morale, l’uso implacabile della macchina da presa, del paesaggio e della musica come protagonisti . Quali fossero le doti del suo autore, Andrej Zviagnitsev, lo avevamo già visto proprio qui a Cannes tre anni fa, quando aveva presentato Leviathan, potente ritratto di una Russia arcaica, nordica periferica, minata dall’alcool, in preda ad una violenza e ad una corruzione endemiche, senza speranza.

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Kotoko

 

È la storia di una madre che soffre di visione doppia. Vede le persone divise in due… una negativa e una positiva. Questo disturbo le provoca un forte senso di disagio e prendersi cura del piccolo diventa un compito estenuante che la porterà all’esaurimento nervoso. Quando la situazione le sfugge di mano, è accusata di abusi sul bambino che di conseguenza le viene tolto. Mentre canta, però, non vede doppio. Quello è l’unico momento in cui il mondo torna a essere uno e la sua mente trova la pace. Conosce un uomo, incantato dalla sua voce, ma la storia tra i due finisce presto. Nel frattempo ottiene di nuovo la custodia del bambino, ma le sue “visioni doppie“ diventano così intense che….

 

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Goldstone – Dove i mondi si scontrano

Il detective Jay Swan è sulle tracce di una persona scomparsa. Si ritroverà nella piccola città mineraria di Goldstone dove viene arrestato per guida in stato di ebbrezza da un giovane poliziotto locale, Josh. Quando la stanza di motel di Jay viene fatta saltare in aria, diventa chiaro che nel distretto c’è qualcosa di molto più grande. Jay e Josh saranno così costretti a superare la loro sfiducia reciproca per scoprire, insieme, una verità tutt’altro che gradevole. Un film che vuole indagare l’anima di un popolo e del suo territorio e di restituire allo spettatore l’essenza di un passato che pesa ancora sul presente. Una storia multiculurale insolita, ridotta all’essenziale ma ricca di sentimenti repressi e atmosfera thriller.


Australia 2016 (110′)

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