Nomadland

Dopo il crollo economico di una città aziendale nel Nevada rurale, Fern carica i bagagli nel suo furgone e si mette sulla strada alla ricerca di una vita al di fuori della società convenzionale, come una nomade dei tempi moderni. Nomadland vede la partecipazione dei veri nomadi Linda May, Swankie e Bob Wells nella veste di guide e compagni di Fern nel corso della sua ricerca attraverso i vasti paesaggi dell’Ovest americano.


USA 2020 (108′)
VE 77°: Leone d’oro
Golden Globe: miglior film – miglior regista

 VENEZIA – Chloé Zhao è una regista cinese di non ancora quarant’anni, trasferita in occidente per studiare cinema e poi anche per viverci. In questa sua scelta c’è probabilmente una sorta di incanto per un mondo diverso, con una cultura, come quella statunitense, che si porta dietro miti legati ad un immaginario visivo e letterario.

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Gli amanti della città sepolta

Wes McQueen, evaso dalla prigione del Missouri grazie all’aiuto del vecchio compare Rickard, viene da questi coinvolto in una rapina al treno. Molte le variabili narrative a corredo. L’attacco alla diligenza sventato da McQueen che, nell’occasione, diventa amico del signor Winslow che, con la figlia Julia, è in viaggio per stabilirsi a Rancho del Sol. Poi, nell’eremo di Todos Santos, l’ambiguo rapporto tra i fuorilegge: Wallace, il basista della compagnia ferroviaria che fa il doppio gioco, i due complici (Reno e Duke) che, in combutta con l’ex detective Pluthner, vogliono eliminare sia McQueen che Rickard, l’affascinante Colorado, “oggetto del desiderio” maschile, che ben presto ha occhi solo per McQueen. Ma questi ormai pensa solo a Julia… L’assalto al treno riesce e McQueen si sbarazza dei tre infidi complici (anche se non riesce a salvare Rickard), ma lo sceriffo è sulle sue tracce. Wes, che si è prodigato per aiutare Winslow, dopo aver scoperto l’avido cinismo di Julia, placa la sua delusione lasciando che il suo cuore sveli alfine la sua passione per Colorado e con lei fugge verso il Messico. Quando però viene bloccato dagli inseguitori alla Città della luna, Colorado interviene provando a salvarlo, ma il destino per loro è inesorabile e crudele: i due moriranno, mano nella mano, sotto i colpi degli uomini dello sceriffo..

 

Colorado Territory
USA 1949 (94′ )

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La storia del generale Custer

La storia (molto romanzata) di George Armstrong Custer. Nel 1857 è giovane indisciplinato a West Point (dove si inimica il compagno d’armi Ned Sharp e il colonnello Taipe), nel 1861 viene congedato come tenente per affrontare l’urgenza della guerra dei Secessione. Decorato in battaglia torna alla sua città, Monroe (Michigan), dove il suo amore per Libbie-Elizabeth trova però la ferma opposizione del padre. che ha avuto a che fare con l’intemperanza del il giovane tenente. Di lì a poco, nominato Generale per un errore burocratico, Custer conduce il suo 1° Michigan ad un vittoriosa operazione militare ed è congedato con tuti gli onori. Accasato alfine con Libbie, riceve la visita di Ned Sharp e di suo padre William che provano a coinvolgerlo in affari legati all’espansione della compagnia ferroviaria, ma Custer rifiuta perché non vuole che il suo nome sia sfruttato con tali fini. Libbie, che lo vede inadeguato alla vita civile, riesce a fargli ottenere un nuovo comando: colonnello del 7° cavalleggeri a Fort Lincoln, nel Dakota del Nord. Anche lì Custer riesce a portare il suo carisma di comandante e combattente: sconfigge i Sioux (Crazy Horse accetta di ritirarsi sulle Black Hills) e ha modo di dare disciplina e senso dell’onore ai suoi soldati, contrastando però i piani sia di Ned Sharp, coinvolto nella vendita di alcolici, sia di Taipe, nominato commissario per gli affari indiani, che lo appoggia. Arriva a picchiare entrambi e viene per questo sollevato dal comando. I due, con false notizie e senza alcuna remora civile, hanno intanto scatenato una nuovo corsa all’oro proprio nelle Black Hills così che Custer si precipita a Washington e prova a convincere i vertici dell’esercito ad intervenire, ma senza successo. Quando Crazy Horse riunisce le tribù e scatena una nuova guerra sarà allora proprio Custer, che è riuscito a convincere il presidente Grant a ridargli il suo reggimento, ad immolarsi col suo 7° cavalleggeri al Little Big Horn, per rallentare l’avanzata dei pellerossa (1876). La sua sconfitta si tramuterà comunque in una vittoria politica: grazie alla sua intraprendenza, Libbie riuscirà infine a mettere di fronte alle loro responsabilità il colonnello Taipe e William Sharp (Ned è caduto sul campo, coinvolto a forza da Custer nella fatale battaglia).

They Died with Their Boots On
USA 1942 (140′ )

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Notizie dal mondo

Tra le praterie del Texas si snoda il viaggio del capitano Kidd che interrompe la sua attività di lettore pubblico di notizie di giornali per riportare alla famiglia dì origine una ragazzina orfana vissuta tra i Kiowa. Il difficile ritorno a casa di due anime inquiete.

News of the World
USA 2021 (118′) – NETFLIX

  Sono molti i pregi di Notizie dal mondo. Innanzi tutto la scoperta della curiosa professione con cui il capitano Jefferson Kyle Kidd (Tom Hanks) sbarca il lunario. Tipografo, poi soldato con i confederati, alla fine della guerra (cinque anni ormai) non ha avuto il coraggio di tornare nella sua San Antonio, dove ha saputo che la moglie è defunta, e si arrabatta passando di città in villaggio declamando per la gente illetterata l’attualità delle notizie (News of the Wold) ricavate dai giornali più importanti. Come in una fiera di paese raccoglie i dieci centesimi di obolo per la sua rassegna stampa a viva voce e sopravvive a se stesso e agli amari ricordi che le battaglie gli hanno lasciato nel cuore.

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Balla coi lupi

Tenessee 1863. John Dunbar, tenente unionista, ottiene, quale premio per la sua azione eroica (una cavalcata “suicida” verso le truppe confederate), di essere trasferito ai confini del Nebraska dove desidera “vedere la frontiera prima che scompaia”. Arrivato a Fort Hays, in Kansas, Dunbar viene da lì spedito a Fort Sedgewick, l’avamposto più remoto. Le residue truppe di stanza hanno però abbandonato la postazione e Dunbar inizia una vita eremitica con la sola compagnia del suo cavallo Cisco e di Due Calzini (un lupo a cui la presenza umana non sembra risultare così ostile) annotando su un taccuino commenti e disegni della sua nuova esistenza. Arriverà ovviamente l’incontro con gli indiani (Sioux Lakota), dapprima diffidenti ma via via più disponibili, specie dopo che Dunbar ha soccorso Alzata col pugno, una donna bianca accolta da bambina dai Sioux e rimasta vedova dopo un attacco dei rivali Pawnee. Col passare del tempo Dunbar entra in sintonia con la tribù (ottenendo in primis il rispetto dello sciamano Uccello scalzante), ne impara la lingua e le usanze, partecipa alla caccia ai bisonti, fornisce le armi per combattere i Pawnee, conquista l’amicizia di Vento nei capelli e, alla fine, anche l’amore di Alzata col pugno. Quando sopraggiunge l’inverno e la tribù deve migrare pensa bene di tornare a Fort Sedgewick per recuperare il suo diario, ma trova il campo rioccupato dall’esercito. Catturato e considerato disertore è rimandato in Kansas per la condanna a morte, ma la scorta viene sterminata dai fratelli Sioux, accorsi per salvarlo. Così John Dunbar-Balla coi lupi può riunirsi a quello che ormai considera il suo popolo, ma, preoccupato per le incombenti ritorsioni dell’esercito, decide di non seguirne il cammino e si allontana con Alzata col pugno, confidando di poter riabilitarsi grazie al taccuino che alla fine ha recuperato.

Dances With Wolves
USA 1990 (181′ – 234′ )

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La conquista del West

Tre figure mitiche del West (Wild Bill Hickok, Buffalo Bill, Calamity Jane) sono le pedine fondamentali in una classica avventura della guerra indiana. Hickok e Calamity vengono catturato dai feroci Cheyenne e lei per salvare il suo amato rivela al capo Mano Gialla la posizione del distaccamento comandato da Buffalo Bill, richiamato all’azione ance se, fresco di nozze, progettava di aprire una locanda. La battaglia infuria e gli indiani, equipaggiati con fucili a ripetizione, stanno per avere la meglio. Hickok si lancia nella mischia, ma prima riesce a mandare Calamity in cerca di rinforzi. L’arrivo del Settimo cavalleggeri del Generale Custer risolve la situazione dopo di che Hickok vuole assolutamente scoprire chi fornisce le armi ai pellerossa. Il responsabile, l’infido Lattimer, gli manda contro alcuni soldati in odor di direzione così che, quando Hickok li uccide, l’esercito lo ritiene colpevole e non gli resta che la fuga. Sta a proprio a Buffalo Bill il compito di rintracciarlo, ma i due amici, dopo che hanno saputo che Custer e i suoi sono stati sterminati dagli indiani, si alleano per far giustizia dei trafficanti. A Deadwood Hickok uccide Lattimer, ma, mentre attende l’arrivo dell’esercito per consegnare il resto delle banda, viene colpito a tradimento e muore tra le braccia di Calamity.

The Plainsman
USA 1936 (113′)

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Il grande sentiero

Dal Mississipi all’Oregon, un convoglio di pionieri ha come capo carovana il malvagio Red Flack e come guida l’intrepido Breck Coleman che ha individuato proprio in Red l’assassino del suo migliore amico. Classiche le tappe dell’avventura del western, dalla difficolta ambientali agli scontri con gli indiani (Crowe e Cheyennes). Molti i personaggi di contorno, dal baro Bill Thorpe al venditore di pelli Lopez, entrambi alleati di Flack e, tra i “buoni”, la testarda Ruth (contesa tra Thorpe e Breck) e Zeke, l’amico fedele: è lui che salva Breck uccidendo Thorpe e che guiderà la carovana nell’ultima fase del viaggio mentre Coleman regola i conti con Red Flack e Lopez. L’incontro finale tra Breck e Ruth (con bacio appassionato) è nel bosco delle grandi sequoie.

The Big Trail
USA 1930 (125′)

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Il cavallo d’acciaio

La storia romanzata della costruzione della prima ferrovia transcontinentale americana, che partendo dal Nebraska arrivò in California. La Union Pacific e la Central Pacific, tra le difficoltà ambientali e l’ostilità degli indiani, si congiunsero infine nello Utah nel1969. Il protagonista dell’epopea descritta da Ford è il giovane David Brandon che vede realizzarsi il sogno del padre, ucciso quando egli ancora ragazzo. Arriveranno insieme a compimento anche la sua vendetta verso il malvagio “due dita” e il suo legame sentimentale con Miriam, amata fin dall’infanzia.

Parte tra le greggi di pecore di Springfiled (Illinois) l’antefatto del “racconto visivo sulla costruzione della prima ferrovia transcontinentale americana”, dove l’ingegnere Brandon già nel 1853 progetta di realizzare l’impresa. Ne discutono con lui l’amico Tom e l’avvocato Abe Lincoln mentre Dave, il figlioletto, gioca amorevolmente nella neve con la sua amichetta Miriam. Il sogno di Brandon si infrange però sulle Cheyenne Hills (Black Hills) dove viene assassinato da un “indiano bianco” con due dita proprio sotto gli occhi di Dave provvidenzialmente nascostosi tra i cespugli.
L’azione passa ne 1862 quando Abraham Lincoln, divenuto presidente, firma il decreto per la costruzione della ferrovia. La tratta che parte da Omaha verso l’ovest è affidata alla Union Pacific, diretta da Thomas Marsh, padre della piccola Miriam che ora, ormai donna, è fidanzata con l’ingegnere Jesson. A North Platte l’impresa deve confrontarsi a con gli attacchi degli indiani, ma può contare sulla dedizione degli operai, tutti di varie etnie tra cui cinesi, italiani e irlandesi (un terzetto di questi fa da riferimento per alcune ilari disavventure che accompagnano i lavori…). Entra in campo ad un certo momento un cavaliere del Pony Express, tratto in salvo sul treno dopo essere stato inseguito dai pellerossa. Si tratta di Dave, che dopo un emozionante incontro con Miriam, si rende disponibile per trovare un percorso alternativo al passaggio della ferrovia per la zona di Smokey River, proprio in quel valico nelle Black Hills che il padre aveva individuato tanti anni prima. Il malvagio Bauman, che conta di lucrare nel transito per i suoi terreni dello Smokey River, convince Jesson a farsi accompagnare nell’ispezione da David per poi sopprimerlo. David, fatto precipitare nella gola delle Black Hills, riesce però a salvarsi e, tornato alla ferrovia, smaschera Jasson e ha con lui una furibonda colluttazione con nel saloon.
Con l’arrivo di una mandria di bovini che garantisce la sopravvivenza agli operai e alle loro famiglie arriva anche la decisone della collettività di smobilitare per trasferirsi verso il nuovo insediamento di Cheyenne City, situata lungo il nuovo tratto su cui sorgerà al ferrovia. A questo punto Bauman (che altri non è che il crudele due dita
) si riallea con gli indiani e sferra un violento attacco alla Union Pacific. La battaglia ho comunque esito positivo per David e gli altri, grazie all’eroismo degli operai e all’arrivo degli alleati indiani Pawnee. Dopo che in un feroce corpo a corpo Dave ha vendicato il padre uccidendo Brandon, il giovane, in difficoltà nei rapporti con Miriam, decide di partire per collaborare con la Central Pacific; lì proseguirà il suo lavoro fino al fatidico incontro a Promontory Point, nello Utah, dei due tronconi ferroviari (10 maggio 1869). La festa per il completamento della ferrovia coincide con la felice conclusione dell’avventura sentimentale di Dave e Miriam.

The Iron Horse
USA 1924 (134′)

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The Great Train Robbery

I banditi riescono a fermare un treno e lo assaltano, impossessandosi del sacco dei valori e derubando i passeggeri. Allontanatisi con la locomotiva, raggiungono i loro cavalli e fuggono. Sono però raggiunti dagli uomini del saloon e vengono uccisi.

Nell’ufficio telegrafico di una stazione ferroviaria due banditi fanno irruzione, costringono il telegrafista a fermare il treno in transito e lo lasciano a terra legato
Al rifornimento presso il serbatoio dell’acqua altri banditi salgono sul treno
I banditi entrano nel vagone postale, sparano al corriere e si impossessano del sacco dei valori
Altri banditi raggiungo la locomotiva, aggrediscono il fuochista e, pistola alla mano, fanno fermare il treno
Costringono poi il macchinista a staccare la locomotiva
Fatti scendere i passeggeri li rapinano e non esitano ad ucciderne uno
Risaliti sulla locomotiva la fanno ripartire

Arrivati lontano la locomotiva si ferma  e i banditi scendono
Nella boscaglia raggiungo i loro cavali, montano e fuggono
Nell’ufficio della stazione arriva la figlioletta del telegrafista e lo libera dalle corde
Nel saloon la gente si sta divertendo a ballare quando l’arrivo del telegrafista che avverte dell’accaduto fa sì che gli uomini si precipitino fuori alla caccia dei banditi
I banditi fuggono a cavallo inseguiti dagli uomini del saloon
Nel bosco i banditi sopravvissuti cominciano a spartirsi il bottino ma arrivano gli inseguitori e li uccidono
Il capobanda (in primo piano) punta la pistola verso la macchina da presa e spara

USA 1903 (11′)

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Gran Bretagna/Portogallo2020 (73′)
VE 77° – ORIZZONTI: Gran Premio della Giuria – Premio VE opera Prima

 VENEZIA – Al suo primo film, la regista portoghese Ana Rocha de Sousa sembra guardare al modello di Ken Loach. Di un cinema, in altre parole, di impronta civile, tutto teso a raccontare un’umanità marginale, restituendo agli oppressi del mondo la dignità che gli ingranaggi delle società capitaliste vorrebbero sottrarre loro con marcata ostinazione.

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