When the Waves are Gone

 Kapag Wala Na Ang Mga Alon
Filippine/Francia/Portogallo/Danimarca (187′)

 VENEZIA – Una stanza spoglia della centrale di polizia di Manila, un ufficiale sta tenendo una lezione di metodo ai suoi allievi, la macchina da presa si sofferma su un manifesto con il volto di Poirot, che porta la scritta: “La verità va cercata all’interno e non all’esterno”. Così inizia When the Waves Are Gone con cui Lav Diaz torna, inspiegabilmente fuori concorso, alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, per la sesta volta, di cui solo una in concorso quando, nel 2016 ,vinse un meritatissimo Leone d’Oro per The Woman Who Left..

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Tutta la bellezza e il dolore

La storia dell’artista e attivista di fama internazionale Nan Goldin, narrata attraverso diapositive, dialoghi intimi, fotografie rivoluzionarie e rari filmati, e segnata in modo profondo dalla battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti da overdose da farmaco.

All the Beauty and the Bloodshed
USA/Canada 2022 (114′)
VE 79: Leone d’oro

 VENEZIA – Inaspettato, ma meritatissimo oltre che coraggioso il Leone d’oro al documentario di Laura Poitras incentrato sulla battaglia condotta dalla nota artista Nan Goldin contro la famiglia Sackler e la Purdue Pharma, produttori dell’OxiContin, narcotico antidolorifico responsabile di un’epidemia di dipendenza che negli Usa ha causato oltre 400.000 vittime. Dall’incontro tra due donne, che, con linguaggi diversi, hanno scelto nella loro carriera artistica di porre il dito nelle piaghe della società contemporanea, è uscita quest’opera che supera la dimensione documentaristica per diventare una narrazione avvincente di una fetta di storia americana.

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The Whale

Charlie, un insegnante affetto da una grave obesità, vive recluso in casa accudito solo da un’infermiera, tenendo corsi universitari di scrittura online a webcam spenta. Dopo una diagnosi che gli da poco tempo da vivere, l’uomo decide di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente, deciso a scavare nei propri ricordi e nei traumi che hanno segnato la sua vita, cercando alfine un’ultima possibilità di riscatto.

USA 2022 (117′)
OSCAR: miglior attore protagonista

 VENEZIA – The Whale, ovvero la tortura del corpo per mostrare le ossessioni e le ferite dell’anima: con questo suo tema chiave Darren Aronofsky torna alla Mostra del Cinema di Venezia, dove nel 2008 aveva vinto il Leone d’oro per The Wrestler.

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Riget Exodus

Riget Exodus (The Kingdom: Exodus)
Danimarca 2022 (295′)

 VENEZIA – Un incipit e un finale strepitosi fanno da cornice a questa terza parte della serie Il regno, iniziata da Lars von Trier nel 1994 e proseguita nel 1997, presentata integralmente Fuori Concorso a Venezia (cinque puntate di circa un’ora l’una). Geniale l’aggancio alle stagioni precedenti: la prima puntata si apre con l’immagine di una retina su cui scorrono velocemente le ultime scene della seconda stagione della serie.

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Blonde

USA 2022 (167′)

 VENEZIA – Che Andrew Dominik sia un grande ripercorritore di opere-e-momenti chiave della storia del cinema non lo scopriamo oggi. Era già evidente nella rarefazione delle atmosfere in incipit di quello che è, forse, il suo risultato più alto: L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford. In quella osmosi tra personaggi e scenari naturali indotta per sola via di stile il debito malickiano era dichiarato senza reticenze, in maniera semplice e piana.a.

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Il maestro giardiniere

Narvel Roth (Joel Edgerton), un meticoloso orticoltore, cura i giardini e i terreni della magnifica e storica tenuta di Gracewood Gardens assecondando tutte le esigenze della sua datrice di lavoro, la ricca vedova Norma Haverhill (Sigourney Weaver). Quando questa gli chiede di prendere come apprendista sua nipote Maya (Quintessa Swindell), arrivata alla tenuta per sfuggire a una storia di droga, la tranquilla e mite esistenza di Narvel viene ben presto sconvolta, portando a galla oscuri segreti di un passato che sembrava sepolto per sempre…

USA 2022 (107′)

 VENEZIA – Dicevamo, un anno fa dal Lido di Venezia, dell’impossibilità di definire The Card Counter, allora presentato in concorso alla Mostra del Cinema, se non adoperando una perifrasi che lo incaselli nella dicitura “film di Paul Schrader”. Al di là delle canoniche classificazioni del noir, del film drammatico, del thriller, dell’opera psicologica, il cinema più recente del regista americano si muove per intero lungo le personalissime direttrici di un progetto che mira a sposare il rigore di Robert Bresson con la sacralità di Carl Theodor Dreyer, autori – insieme con Ozu, terzo vertice della triade e che ha fatto dell’equilibrio delle forme il principio fondante dell’inquadratura – cui il giovane Paul Schrader dedicò un memorabile saggio divenuto con gli anni un classico della critica (Il trascendente nel cinema, 1972)..

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Gli orsi non esistono

Due storie d’amore parallele in cui gli amanti vengono osteggiati dalle forze della superstizione, dalle meccaniche del potere e da ostacoli nascosti e inevitabili. Un film dentro il film, fatto di riprese impossibili, di prigioni materiali e immagini in libertà. Straordinario anche quando si aggroviglia.



Khers Nist – No Bears
Iran 2022 (106′)
Ve 79: Premio speciale della giuria
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 VENEZIA – Non La proiezione del nuovo film di Jafar Panahi alla Settantanovesima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia è accompagnata per l’ennesima volta da una poltroncina vuota, quella del regista, che – già da lungo tempo incorso nell’interdizione dalla pratica filmica per decisione delle autorità iraniane – nel luglio di quest’anno è stato dalle stesse posto in stato di fermo e iniquamente condannato (senza processo) a sei anni di reclusione per aver partecipato alle manifestazioni contro l’arresto dei due colleghi cineasti Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad.

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Dead for a Dollar

USA/Canada 2022 (114′)

 VENEZIA – Non è facile accostarsi al western di questi tempi. Pesano ancora le entrata a gamba tesa di Tarantino, ma è un buon segno che, dopo l’Old Henry di Venezia 78, anche quest’anno si ritrovi in rassegna un titolo che prova a riportarci alle atmosfere classiche del genere. Il fatto che la firma sia di Walter Hill (I cavalieri dalle lunghe ombre, Geronimo e una filmografia che ha spesso toni riconducibili al western) era già di per sé una garanzia, ma l’ottantenne regista osa reimmergerci nella tradizione e contraddirla al contempo puntando su personaggi apparentemente senza troppe sfumature psicologiche, su paesaggi bruciati dal sole dove l’erba delle praterie è un ricordo lontano e forzando la mano con una fotografia desaturata.

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L’amante indiana

Arizona 1870. Il minatore Tom Jefford soccorre un giovane Apache ferito e, avendo così conquistato la fiducia del grande capo Cochise, lo convince a non attaccare i corrieri del servizio postale. Per il resto la guerra tra bianchi e pellerossa continua e Tom, che viene additato come traditore, a Tucson rischia l’impiccagione. Interviene in suo favore il generaòee Howard il quale, dopo che il suo distaccamento è stato sterminato dagli Apache, lo incarica di organizzare un incontro con Cochise per stipulare un trattato di pace. Tom riesce nel suo intento e nel frequentare il villaggio conosce la giovane Sonseeahray. I due si innamorano e ben presto si sposano secondo il rito indiano. La tregua viene però spezzata a causa di un agguato da parte di un gruppo di infidi allevatori. Nello scontro Tom viene ferito e Sonseeahray muore nel tentativo di proteggerlo. È Cochise che deve frenare l’ira di vendetta di Tom e il sacrificio della donna viene così a sancire l’accordo di pace. A Tom non resta che lasciare l’Arizona orgoglioso del risultato raggiunto, ma con nel cuore il suo sogno d’amore infranto.

Broken Arrow
USA 1950 (133′)

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Sfida all’O.K. Corral

È a Fort Griffin, Texas che si incontrano per la prima volta Wyatt Earp e Doc Holliday. Lo sceriffo è arrivato lì contando che il suo collega del posto abbia arrestato Ike Clanton e Johnny Ringo, il dottore-pistolero, che passa il suo tempo tra il whisky, i colpi di tosse (la tisi!) e le carte da poker, vive un rapporto burrascoso con la sua donna, Kate. Doc è mal visto in città e quando in duello uccide il vendicativo Ed Bailey quello che lo aspetta è un linciaggio. Sarà proprio Wyatt a dargli una mano facendolo fuggire nottetempo con Kate. Tornato a Dodge City Wyatt deve affrontare i cowboy di Shanghai Pierce che scorrazzano, pistole in mano. Sarà stavolta Doc a darli una mano; approdato anche lui a Dodge City già si è schierato con lo sceriffo nello sgominare i fuorilegge che avevano rapinato la banca di Salinas e ora è decisivo per riportare l’ordine in città. Per entrambi si è aperta nel frattempo una significativa parentesi sentimentale: Doc deve sopportare le intemperanze di Kate che sentendosi trascurata fa coppia con Johnny Ringo, Wyatt è rimasto affascinato da Laura, un’intraprendente giocatrice di poker con la quale sulle prime ha un aperto contrasto, ma che poi, innamoratosi, decide alfine di sposare, rinunciano alla sua carriera di tutore della legge. Le nozze vanno però a monte quando Wyatt riceve un telegramma dal fratello Virgil, sceriffo di Tombstone, che gli chiede di raggiungerlo perché ha urgente bisogno del suo aiuto. Doc sceglie di accompagnarlo ma la cosa non è vista di buon occhio da Virgil, Morgan e Jimmy che temono che il personaggio possa creare ulteriore tensione nella situazione già problematica causata dallo sceriffo della contea che spalleggia spudoratamente Ike Clanton reo di furto di bestiame in Messico. Dopo un faccia a faccia con Wyatt e i suoi, Clanton prova a uccidere Wyatt in un agguato, ma quello che cade sotto i colpi è Jimmy Earp… Invano la moglie di Virgil cerca di dissuaderli; il marito, Morgan e Wyatt, che nel frattempo è stato nominato sceriffo federale, si decidono ad affrontare i Clanton, i McLaury e Johnny Ringo all’O.K. Corral. Li affianca anche Holliday, nonostante la tisi lo stia sempre più minando, e con suo aiuto riescono ad eliminare, in un lungo scontro a fuoco, tutti gli avversari. Virgil e Morgan e Doc restano feriti, ma nessuno gravemente e Doc torna presto al tavolo da gioco. Wyatt gli da un ultimo saluto prima di partire per la California, con la speranza di ritrovare l’affetto di Laura.

Gunfight at the O.K. Corral
USA 1957 (122′)

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