A Zagabria vive Vjeko, insegnante di scuola superiore che ha perso da un’anno l’amore della sua vita, il violoncellista Bobo. Disilluso egli vaga di notte per la città truccato e vestito da donna. Quando un gruppo di uomini lo picchia brutalmente trova il conforto di Maja, un’infermiera che abita nel seminterrato del suo stesso palazzo e che inizia a prendersi cura di lui e di suo padre infermo. In cambio Vjeko accetta di aiutare il marito di Maja, il poliziotto Ante, a preparare un esame sulla Costituzione Croata… In bilico tra dramma e commedia sa dare un profonda umanità ai suoi protagonisti che, pur nelle reciproche differenze che li separano, riusciranno a superare le barriere d’inimicizia e diffidenza e a riscoprire i valori della tolleranza e della solidarietà.
MIGLIOR FILM AL 40° FESTIVAL DES FILMS DU MONDE DI MONTRÉAL
Croazia/Repubblica ceca/Slovenia 2016 – 1h 33′
Vjeko è un insegnante di scuola superiore che ha dedicato tutta la sua vita allo studio della lingua croata e alla storia della nazione. Vive in un appartamento nel centro di Zagabria con suo padre Hrvoje, un Ustascia, un ufficiale dell’esercito fascista croato, ora costretto a letto da oltre sei anni. Inoltre, meno di un anno fa, Vjeko ha perso l’amore della sua vita, il violoncellista Bobo. Senza più voglia di vivere e con seri propositi di suicidio, Vjeko trova piacere solo nelle passeggiate a notte fonda, quando vaga per la città vuota vestito da donna e con il viso truccato. Una notte un gruppo di uomini lo ferma, lo picchia e lo abbandona in strada privo di sensi. In ospedale incontra Maja, un’infermiera che abita nel seminterrato del suo stesso palazzo. La donna lo riconosce e inizia a prendersi cura di lui e di suo padre infermo. In cambio Vjeko accetta di aiutare il marito di Maja, il poliziotto di origine serba, Ante, a preparare un esame sulla Costituzione croata.
Inizia così la storia di tre persone molto diverse tra loro che, inaspettatamente e contro la loro volontà, si ritroveranno unite e dipendenti l’una dall’altra. Miglior Film al 40° Festival des Films du Monde di Montréal e pluripremiato al 18° Festival del Cinema Europeo di Lecce, The Constitution – Due insolite storie d’amore si presenta come “una storia d’amore sull’odio”. In bilico tra dramma e commedia, un film di denuncia su questioni sociali, politiche ed etniche ancora irrisolte nei Paesi dell’ex Iugoslavia. Scritto dal regista croato e il suo amico di lunga data, Ante Tomić, The Constitution offre uno spaccato della moderna Croazia, che non riesce a liberarsi del peso del passato, sprofondando in un’atmosfera di odio e intolleranza. Attorno a quattro persone che vivono nello stesso palazzo ma sono profondamente diverse tra loro per posizione sociale, orientamento sessuale, idee politiche e religiose, ruotano due insolite storie d’amore sul sottofondo di uno struggente violoncello.
I pregiudizi, tuttavia, sono i veri protagonisti di una società che sfoga nell’omofobia i problemi irrisolti. Rajko Grlić racconta la sofferenza del professore omosessuale che ha trascorso la sua vita fingendo di essere qualcun altro per paura di essere aggredito e deriso, e di come il dolore che l’essere umano riceve si possa tramutare in altro dolore da restituire a una società da cui ci si sente esclusi. Mai accettato neanche dal padre e abbandonato dall’unico uomo che ha davvero amato, Vjeko ritrova la serenità solo a tarda notte, quando indossa i vestiti da donna e il rossetto rosso per passeggiare nelle strade buie della città o riaffondare nella nostalgia del passato felice di fronte a vecchie foto. Il cinismo, però, rimane l’unica veste di un animo che ha tanto sofferto. Eppure il rancore che prova per il padre burbero e il disprezzo per il poliziotto serbo possono ancora lasciare spazio alla gentilezza, alla solidarietà, all’amicizia.
Francesca Ferri – mymovies.it