Follemente

Paolo Genovese

Lara e Piero si incontrano per un primo appuntamento: lei è appena uscita da una relazione turbolenta, lui è un padre divorziato. I due, dopo essersi conosciuti in un bar, si ritrovano a casa di lei per una cena, un po’ imbarazzati, pieni di aspettative e al tempo stesso timorosi di deludere e restare delusi. Ognuno di loro è guidato dalle proprie personalità…


Italia 2025 (97′)
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      Nove anni dopo il successo ottenuto con Perfetti sconosciuti, Paolo Genovese firma una commedia caratterizzata da un fil rouge con l’opera precedente. In Follemente si ritrova infatti la dedizione del regista italiano nel voler conoscere, scavare e sviscerare le sfaccettature emotive umane, puntando anche sulle fragilità dei personaggi: si parte così dalle insicurezze fisiche ed estetiche per arrivare alle complessità psicologiche personali che entrambi possiedono. In questa sorta di Inside Out all’italiana, le emozioni interne alla mente dei due protagonisti prendono il sopravvento, regalando alcune gag ben assestate pur in un disegno d’insieme altalenante (…) Il coinvolgimento cresce con il passare dei minuti, arrivando a offrire allo spettatore un intrattenimento efficace e alcune sequenze di buona forza drammaturgica e dal ritmo ben incalzante.

longtake.it

    L’idea non è nuovissima. A molti tornerà in mente Inside Out, con i contrastanti comportamenti che si agitano nella mente della giovane Riley, ma il cinema è pieno di “consiglieri” invisibili che influiscono sulle azioni degli umani. Succede anche nella nuova commedia di Paolo Genovese che dopo qualche regia pencolante torna a fare centro, grazie a una sceneggiatura molto femminile (che vede Isabella Aguilar, Lucia Calamaro e Flaminia Gressi accanto a Paolo Costella). Mentre Piero (Edoardo Leo) si presenta alla cena che Lara (Pilar Fogliati) ha voluto si svolgesse a casa sua, nella testa dei due si danno rispettivamente battaglia quattro “influencer” (chiamiamoli così) maschili e quattro femminili: per ognuno ci sono i paladini delle scelte romantiche e di quelle più sfrontate, chi vorrebbe andare coi piedi di piombo e chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto. E il pubblico viene trascinato nel centro di questo ring, coinvolto in un gioco forse non originalissimo ma sicuramente molto divertente. Per chi vuole tifare (con il sorriso) per lui o per lei.

Paolo Mereghetti – iodonna.it

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