L’ombra di Goya

José Luis López-Linares

Un docufilm sull’artista che, come pochi altri, ha saputo raccontare gli incubi, le ossessioni e i fantasmi degli esseri umani, ma anche le straordinarie creature fantastiche che nascono dalle loro menti dissacranti.

L’ombre de Goya par Jean-claude Carrière
Francia/Spagna/Portogallo 2022 (90′)
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    Eccezionale ritrattista, celebrato pittore della corte spagnola, narratore acuto e spietato osservatore dei vizi, dei paradossi umani e dell’ipocrisia moderna, Francisco José de Goya y Lucientes (1746-1828) rappresenta uno dei giganti della storia dell’arte. I suoi capolavori, dal Colosso alla Maja vestida, dalla Maja desnuda al 3 maggio 1808, da La famiglia di Carlo IV a Saturno che divora i suoi figli passando per la celebre serie dei Capricci – in cui ha indagato i temi della follia, della stregoneria e degli incubi più inconsci – raccontano una sensibilità straordinaria e una mente in continuo movimento, in perenne ricerca. Una ricerca e un interrogarsi sul destino umano che rappresenta la cifra più impressionante e potente di Goya (…)

José Luis López-Linares, regista di Bosch. Il giardino dei sogni, ha scelto un team di dodici specialisti di tutte le discipline per cercare di decifrare la ricca e sinuosa opera del pittore spagnolo in questo suo nuovo affascinante documentario corale. In testa al composito corteo di esperti e appassionati c’è Jean-Claude Carrière, storico amico e collaboratore di Luis Buñuel, sceneggiatore, scrittore, attore e regista, che López-Linares ha avuto la fortuna di filmare un anno prima della sua prematura scomparsa, ripercorrendo con lui le orme di Goya. Nel corso della narrazione ognuno degli intervistati fa luce a modo suo su un artista dall’incredibile ricchezza espressiva (un otorinolaringoiatra si cimenta, per esempio, nel rintracciare nei quadri le conseguenze della sordità del pittore) avvicinando tra loro i tasselli di un viaggio che esplora la relazione tra cultura ed emozioni, cinema e pittura. Invece di prediligere il percorso cronologico, L’ombra di Goya riesce a spaziare tra opere di periodi diversi con cui Goya smaschera vizi e ipocrisie della sua epoca, tutte collegate tra loro dalla guida acuta e dalle riflessioni illuminanti di Jean-Claude Carrière, che non manca di individuare i legami artistici tra il pittore e il regista di Un chien andalou, accomunati dall’essere originari dell’Aragona, dalla sordità e dalla predilezione per una narrazione di tipo surrealista.

nexodigital.it

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