Fellini ha vissuto con un segreto, quello sul quale ha indagato Claudia, una documentarista portoghese, interessata a fare un film su di lui. Le tracce di questo segreto sono nel “Libro dei Sogni” e nel rapporto di Fellini con il dottor Bernhard, suo analista e pioniere della psicoanalisi junghiana in Italia, senza il quale il film capolavoro 8½ non sarebbe mai stato realizzato…. Ma quello che Claudia scopre è anche qualcosa di magico e commovente: la certezza che per Fellini il sogno è la sola vera realtà.
Italia/Svizzera 2022 (64′)
Una docufiction che si impone come un viaggio estremo verso una realtà psichica che anche i grandi han dovuto affrontare e con la quale han dovuto farci i conti. È interessante come Catherine racconti, con la stessa lentezza di un discorso consumato tra due persone, una delle verità felliniane più nascoste, facendo emergere un segreto, un rapporto essenziale per il regista, una necessità senza tempo, uno sfogo incessante di una mente fin troppo presente, un grande che grande mai si è sentito.
Claudia De Olivera Texeira (alter ego della regista romana), nel film interpreta Claudia, una documentarista portoghese, ossessionata dal tirar fuori la sofferenza leale di un artista soffocato dal successo; decide di indagare sul suo segreto e di fare un film. Ad aiutarla oltre Gianfranco Angelucci (interprete di se stesso, collaboratore di Fellini), contribuirà il rapporto, inedito per noi ma necessario per lui, con il suo analista di origine ebrea, vissuto nella Germania nazista, Ernst Berhnard, definito dal regista stesso come vero e proprio maestro di vita.
Una psicoanalisi degli anni ‘60, piena di incertezze ma utile verso un mondo ancora troppo ostile e poco consapevole di tutto ciò. Appare per l’ennesima volta un Fellini avanguardista, proiettato in un futuro fin troppo distante anche per chi lo sta vivendo adesso. Interessante sarà riflettere su una personalità generosa, di una immaginazione autentica, predisposta ad una realtà ruvida rappresentata senza alcun filtro. Questo viaggio, paradossalmente dantesco, accompagnerà Claudia nella profonda ricerca alla scoperta della parte più ombrosa del regista che si intreccia in una rete di sogni angoscianti e impetuosi ma fondamentali per la creazione di un “film” che solo Fellini ci ha insegnato a vedere.
Con il documentario veniamo scoprire un aspetto del regista tutt’altro che conosciuto: un Fellini disegnatore di un sogno di notte e realizzatore di un sogno di giorno, approccio infinito tra genialità e fantasia. Fellini e l’ombra è un documentario costruito con la stessa irrazionalità a cui Fellini ci ha abituati; un intreccio di amici, testimonianze e fatti casuali che hanno portato la nascita di splendidi capolavori come 8 e ½. La vera sorpresa sarà la scoperta di una tenerezza appartenente a un uomo tutto d’un pezzo, acclamato dalla critica italiana e straniera, eterno pioniere di un cinema paradossale e allo stesso tempo classico. Insieme di parole, sonorità e percezioni visive alla volta di un raggiungimento esistenziale, che arriva a toccare “l’anima” intesa come figura di una femminilità immensa ed esasperata.
Affiora, in 64 minuti, il tratto di un uomo istrionico, dall’immediata empatia e freddezza concettuale, un uomo che si è sempre donato a chi lo guardava lavorare per un cinema attento e impegnato, proiezione verso un mondo estremamente stravagante quanto vero. Un uomo dall’interiorità nascosta e pur trasparente.
Giulia Massara – cinematographe.it