Un viaggio musicale attraverso gli ultimi 25 anni del cinema italiano dal punto di vista dei compositori Pivio e Aldo De Scalzi. Suoni e visioni che, partendo dallo scenario di una Genova inaspettata, ci raccontano la loro lunga avventura nel mondo delle colonne sonore.
Italia 2024 (113′)



Matteo Malatesta si immerge completamente in questo progetto. Sua è la regia, il montaggio, soggetto e la sceneggiatura scritta insieme a Giulia Iannello. Ma non solo, Malatesta si posiziona anche davanti alla telecamera come intervistatore e Caronte di questo viaggio alla scoperta di due artisti “scanzonati”. A differenza di quello che molti pensano, il duo non è legato da alcun tipo di parentela, come sottolineato più volte da loro stessi con ironia nel corso del documentario. Pivio è il nome d’arte di Roberto Pischiutta, già membro del gruppo new wave Scortilla, mentre Aldo De Scalzi, membro dal 1976 del gruppo progressive Picchio dal Pozzo, è il fratello di Vittorio De Scalzi, fondatore dei New Trolls. Il sodalizio tra Pivio e Aldo nasce ormai una trentina d’anni fa, ad unirli: il background punk, i locali genovesi e lo studio di registrazione G, fondato da Gianni De Scalzi con i figli Aldo e Vittorio. Musicanti con la pianola ricorrendo alle preziose testimonianze di personalità come Özpetek, Alessandro Gassmann, Enzo Monteleone, Giuliano Taviani, Cecilia Zanuso e i Manetti Bros., a stralci di esibizioni dal vivo e di film sui quali hanno lavorato, accende i riflettori su due personalità contrapposte ma complementari. E tra studi di registrazione, set e piazze, c’è anche spazio per un tributo a quattro artisti scomparsi che hanno segnato la parabola dei due: Claudio Caligari, Ezio Bosso, Vittorio De Scalzi e Alessandro D’Alatri.
Alessia Amato – taxidrivers.it
Quasi trent’anni di musica per film, duecento colonne sonore, tre David di Donatello, tre Nastri d’argento, due Globi d’oro, cinema, teatro, televisione… Musicanti con la pianola è dedicato a Pivio & Aldo De Scalzi e al lungo tragitto che li ha portati ad essere tra i grandi autori italiani di musica per film. Tutto a partire dal loro disco Deposizione (1995), che venne ascoltato dal produttore Marco Risi e fu considerato ideale per le atmosfere mediterranee e mediorientali di Il bagno turco – Hamam, il film d’esordio di Ferzan Ozpetek che li proiettò direttamente alla Quinzaine del festival di Cannes, anno 1997. Una colonna sonora che li rese celebri e che da sola vendette 300mila copie in tutto il mondo. Il film ripercorre la loro carriera, partendo dalle origini, dal ristorante Gianni di Sturla, dallo Studio G, dai tempi di Scortilla e Picchio dal pozzo. E procede tra lunghe chiacchierate insieme al regista Matteo Malatesta, da anni loro collaboratore, e ad alcuni degli autori con cui hanno lavorato: dai Manetti Bros ad Alessandro Gassmann, da Ferzan Ozpetek a Enzo Monteleone, senza dimenticare chi non c’è più, come Vittorio De Scalzi, Alessandro D’Alatri o il grande Claudio Caligari, a proposito del quale viene rievocata una delle rare discussioni per via di una battuta che rischiava di restare soffocata dalla musica. Musicanti con la pianola è un film che sposta continuamente le sue location, seguendo i personaggi e i loro incontri, passa da Roma e da Carloforte, ma ritorna sempre e comunque a Genova, mai abbandonata. È un film che non si limita a ripercorrere la carriera di Pivio & Aldo, ma conduce all’interno di un modo di lavorare in continua evoluzione anche tecnologica, affronta i rapporti con registi, produttori e montatori, ricorda sempre il senso di libertà offerto dalla musica per film, lontano dalle logiche di mercato più assillanti.
Renato Venturelli – genova.repubblica.it