La storia e le esperienze dei giovani attivisti del movimento “Ultima Generazione”, impegnato nella lotta contro il cambiamento climatico. Ragazzi pieni di volontà e voglia di vivere pronti, tra speranze e dilemmi, a “sporcarsi le mani” in una disobbedienza non violenta, ma anche presenti ad aiutare ovunque avvenga una catastrofe ambientale: nel prodigarsi in soccorso delle regioni alluvionate o nel salvare gli uliveti vittime della siccità…
Italia 2024 (90′)


Come se non ci fosse un domani, il documentario diretto da Riccardo Cremona e Matteo Keffer, segue tramite le storie di cinque giovani attivisti, il movimento Ultima Generazione, impegnato nella lotta contro il cambiamento climatico. Definendosi per l’appunto, l’ultima generazione in grado di bloccare l’inesorabile avanzamento del disastro ambientale, ne abbiamo sentito parlare quando hanno imbrattato celebri opere d’arte, colorato l’acqua delle fontane, si sono sdraiati in mezzo alla strada bloccando il traffico e in generale quando hanno manifestato in maniera controversa dividendo l’opinione pubblica. Gli stessi giovani attivisti sono anche quelli che sono corsi in soccorso delle regioni alluvionate o hanno prestato le braccia per salvare gli uliveti vittime della siccità. La loro è una disobbedienza non violenta e in questo documentario li conosciamo più da vicino.
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Si sdraiano in mezzo a strade e autostrade, sotto la neve, in mezzo al traffico, a volte incatenati l’uno all’altro, colorano l’acqua delle fontane (anche quella di Trevi), macchiano di colori (lavabili) monumenti e installazioni, lasciano manate sul vetro dei capolavori custoditi in musei come gli Uffizi, ma sono anche presenti ad aiutare ovunque avvenga una catastrofe ambientale, dalle alluvioni in Emilia Romagna e Toscana, alla tromba d’aria a Jesolo, alla siccità che distrugge gli uliveti di Castiglione del Lago: sono gli attivisti di Ultima generazione, il movimento non violento impegnato nel tentativo di fermare il disastro climatico che ci coinvolge tutti. Appunto, l’ultima generazione in grado di farlo. Il film, diretto da Riccardo Cremona e Matteo Keffer e prodotto da Ottavia Virzì e Paolo Virzì, che ha coordinato il lavoro, racconta dall’interno la storia e le esperienze di questo gruppo di giovani pieni di volontà e voglia di vivere.mymovies.it
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“Come se non ci fosse un domani” spiega come Ultima Generazione stia cercando di chiamare Penultima Generazione (quella al potere) a rispondere della sua inerzia di fronte alla crisi climatica. Non solo non ottiene risposte, ma l’attivismo per la giustizia climatica viene sempre più criminalizzato, anche attraverso una complice narrazione mediatica che si concentra sui metodi piuttosto che sulle ragioni e sugli obiettivi. Come afferma un’attivista nel film, ‘prendersi cura delle persone significa oggi doverle disturbare’. Ci auguriamo che quest’opera ‘disturbi’ molto pubblico”
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia