Il documentario è incentrato su una delle opere più costose al mondo, il Salvator mundi, venduto per 450 milioni di dollari e attributo al genio di Leonardo da Vinci. Dopo il suo ritrovamento, l’opera è stata a lungo studiata e solo dopo attente analisi si è deciso con il procedere con il restauro del dipinto.
The Lost Leonardo
Danimarca/Francia 2021 (96′)
edizione originale sottotitolata
Girato nel corso di tre anni si snoda come un thriller che vede protagonisti roboanti nomi dell’arte, della finanza e della politica. Il regista Andreas Kofoed posiziona questa storia all’incrocio tra capitalismo e creazione dei miti contemporanei, ponendo al pubblico una domanda emblematica: questo dipinto multimilionario è davvero di Leonardo o semplicemente alcuni uomini di potere vogliono che lo sia? A partire da questo interrogativo il documentario narra la storia dietro le quinte del Salvator Mundi. Svelando i progetti nascosti degli uomini più ricchi della terra e delle istituzioni artistiche più potenti del mondo, Leonardo. Il capolavoro perduto mostra come gli interessi che si celano dietro al Salvator Mundi siano così giganteschi da far diventare la verità qualcosa di secondario.
“Questa storia – spiega Andreas Kofoed – mette a nudo i meccanismi della psiche umana, la nostra attrazione verso il divino e i meccanismi delle società capitaliste in cui denaro e potere prevalgono sulla verità. Il dipinto diventa un prisma attraverso cui possiamo comprendere noi stessi e il mondo in cui viviamo. A oggi non ci sono prove conclusive che il dipinto sia – o non sia – di Leonardo. E finché c’è un dubbio, persone, istituzioni e stati possono di fatto “usarlo” per lo scopo che risulta loro più utile”.
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