1889, Texas. Nell’avamposto ai confini del Messico il tenente colonnello Kirby Yorke è in difficoltà nel contenere la furia degli Apache che, dopo le scorribande, si rifugiano oltre il Rio Grande, fuori dal territorio di competenza dell’esercito americano. In più si trova spiazzato nel dover gesture l’arrivo al forte del figlio Jeff (soldato semplice visto che non ha passato gli esami a West Pont), nonché della moglie Kathleen che vorrebbe ottenere per il ragazzo il congedo (da quell’esercito che, da 15 anni, le ha già rubato il marito). Dopo uno scontro in cui gli indiani riescono a liberare il loro capo, al forte la vita procede regolare, tra il vivace addestramento delle reclute e le folcloristiche esibizioni del coro della guarnigione, che rendono omaggio alla signora York e al generale Sheridan giunto con l’intenzione di convincere Yorke ad inseguire gli Apache anche fuori dalla sua circoscrizione. Tutto viene però sovvertito dall’azione improvvisa dei pellerossa che attaccano un convoglio diretto a Fort Bliss e rapiscono i bambini; ma alla fine Yorke, supportato dall’intervento di alcuni reclute che mettono in salvo i bambini imprigionati in un villaggio messicano, guida l’attacco e riesce sgominare gli Apache. Tornerà in barella colpito da una freccia e, ad accoglierlo, troverà le premurose cure di Kathleen. I due saranno fianco a fianco per la celebrazione della vittoria nella quale gli eroici protagonisti verranno decorati da Sheridan, al suono immancabile di Dixie.
Rio Grande
USA 1950 (105′)
Uno sguardo “al femminile” e alla famiglia quello di Ford in in questo western, ultimo capitolo della trilogia della Cavalleria nel quale si innestano, in ammirevole sintonia, momenti di amabile originalità: dalle esibizioni equestri dei soldati (alla maniera dei Romani, in piedi su due cavalli affiancati) alle numerose canzoni affidate al coro del battaglione (2nd U.S. Cavalry Regiment) che illanguidiscono il rapporto tra il colonnello e la moglie (I’ll Take You Home Again, Kathleen) o rinvigoriscono lo spirito del generale Sheridan. Avvincente poi la sortita dei tre nuovi commilitoni (Jeff, Travis e Sandy) per salvare i bambini prigionieri e, memorabil, il bacio appassionato tra Kirby e Kathleen prima della missione e l’amorevole gesto di lei mentre accompagna la barella al ritorno dalla battaglia. Pregevoli tranches di umanesimo fordiano.
NOTE:
Il cambio di titolo da Rio Grande a Rio Bravo nella versione italiana deriva dalla denominazione geografica “imprecisa” dei traduttori che vollero attribuire il nome messicano anziché quello americano al fiume che divide il Texas dal Messico.
C’è anche un errore storico nel doppiaggio. L’incendio della fattoria di Shenandoah, ordinato quindici anni prima da Sheridan a Yorke, viene attribuito alle dinamiche della Guerra indiana mentre in realtà il fatto si riferisce alla Guerra di secessione.
In apertura, quando i soldati del colonnello Yorke fanno ritorno al forte, la macchina da presa indugia sulle loro donne che li accolgono commosse. La scena può essere vista come un rimando speculare alla partenza del battaglione del colonnello Thursday in Il massacro di Fort Apache: lì le donne guardano allontanarsi i loro uomini, mute nella loro tristezza.
tra gli interpreti: John Wayne (tenente colonnello Kirby Yorke), Maureen O’Hara (Mrs. Kathleen Yorke), Victor McLaglen (sergente maggiore Timothy Quincannon), J. Carrol Naish (tenente generale Philip Sheridan), Ben Johnson (caporale Travis Tyree), Harry Carey Jr.(soldato Daniel “Sandy” Boone), Claude Jarman Jr.(soldato Jefferson “Jeff” Yorke), Sons of the Pioneers (musicisti del reggimento)
FRASI:
Kathleen: “Di nuovo il senso del dovere Kirby?” – Kirby: “Ho visto case che han rafforzato il mio senso del dovere…” – Kathleen: “Peccato che il tuo senso del dovere abbia distrutto due belle cose, la nostra fattoria e noi”
SEQUENZE:
il rientro del battaglione
cavalcando come gli antichi Romani
il coro per Kirby e Kathleen
il bacio tra Kirby e Kathleen
il ritorno di Kirby in barella
il finale, al suono di Dixie