Il grande sentiero

Raoul Walsh

Dal Mississipi all’Oregon, un convoglio di pionieri ha come capo carovana il malvagio Red Flack e come guida l’intrepido Breck Coleman che ha individuato proprio in Red l’assassino del suo migliore amico. Classiche le tappe dell’avventura del western, dalla difficolta ambientali agli scontri con gli indiani (Crowe e Cheyennes). Molti i personaggi di contorno, dal baro Bill Thorpe al venditore di pelli Lopez, entrambi alleati di Flack e, tra i “buoni”, la testarda Ruth (contesa tra Thorpe e Breck) e Zeke, l’amico fedele: è lui che salva Breck uccidendo Thorpe e che guiderà la carovana nell’ultima fase del viaggio mentre Coleman regola i conti con Red Flack e Lopez. L’incontro finale tra Breck e Ruth (con bacio appassionato) è nel bosco delle grandi sequoie.

The Big Trail
USA 1930 (125′)

  Nella scia de I pionieri di Cruze, lo sguardo di Walsh è ancora più attento all’affresco della carovana. L’inquadratura è a ridosso dei carri, in mezzo alle mandrie, tra gag e balli, cercando di immedesimarsi con la vita dei pionieri. Quella di Walsh è un’epica a tutto tondo. Non manca il sofferto superamento delle distese desertiche, la lotta contro il fango, la pioggia e neve, la discesa lungo i canyons di carri, uomini e animali ancorati alle funi, un’appassionante caccia al bisonte, il veemente attacco indiano con la coreografica messa in cerchio della carovana (e la distesa di tombe che resterà alle spalle), ma il momento più emozionante del film è forse l’attraversamento del fiume con i carri “naufraghi” in balia della corrente.

E il personaggio di Breck (la prima interpretazione importante di John Wayne) è l’incarnazione dell’uomo del west, a suo agio nella wilderness, amico deli indiani, abile nella caccia al bisonte, astuto nel riconoscere e punire i malvagi, ingenuo ma volitivo nelle relazioni sentimentali… Grande cinema e grande retorica, c’è tutto lo spirito della frontiera.

Ezio Leoni


i primi anni del sonoro

 

  

NOTA – Il grande sentiero fu un grande investimento per la Fox: girato in due versioni, una standard in 35 mm e una widescreen in 70 mm. Quest’ultima trovò purtroppo poche sale attrezzate per la proiezione ma anche la prima, per la quale vennero realizzate anche versioni specifiche per varie lingue e nazioni (in quella italiana, diretta da Louis R. Loeffler, furono Franco Corsaro e Luisa Caselotti), fu un flop commerciale. La versione originale doppiata non arrivò mai in Italia dove è circolata (in DVD) solo la versione sottotitolata.

FRASI:
Breck: “Ci sono due catene di alte montagne con vette perdute nel cielo. E tra queste montagne c’è una grande vallata. Laghi e ruscelli dappertutto. Pesci e selvaggina. I salmoni che risalgono i fiumi sono così numerosi da non credersi.”
Breck: “No gli indiani sono miei amici, mi hanno insegnato tutto quello che so sulle foreste, mi hanno insegnato come seguire le tracce osservando le foglie, come marcare gli alberi per non perdersi nella foresta. Mi hanno insegnato come ripararsi in una buca durante la tormenta di neve, come accendere un fuoco senza neppure uno strumento. E come fare, al meglio, un arco e le frecce” – I ragazzi: “Ti hanno insegnato come si fanno i bambini indiani?” – Breck: “No, quello è un loro segreto”

SEQUENZE
l’attacco indiano alla carovana
la discesa lungo i canyons di carri, uomini e animali ancorati alle funi
l’attraversamento del fiume con i carri “naufraghi” in balia della corrente

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