Anno 10991. Sul pianeta Dune viene estratta una particolare “spezia” capace di donare straordinari poteri a chi l’assume. Paul (Kyle MacLachlan), figlio del Duca Leto (Jürgen Prochnow), dovrà sconfiggere i temibili Harkonnen, decisi a ottenere il totale controllo del commercio della preziosa sostanza.
USA 1984 (137′)
Tratto dal celebre romanzo omonimo di Frank Herbert, primo di una fortunata saga letteraria, Dune è un film di David Lynch decisamente diverso dai suoi progetti precedenti, Eraserhead – La mente che cancella (1977) ed Elephant Man (1980). Prodotto da Dino De Laurentiis, fu un’operazione che Lynch accettò, soprattutto, per poter realizzare altri lavori più personali, in primis il successivo Velluto blu (1986). La nota forza visionaria del regista si traduce qui in un blockbuster di fantascienza sui generis, contrassegnato da una trama confusa e complessa, da un apparato visivo kitsch e variopinto, oltre che da una serie di bizzarre creature: gli enormi vermi della sabbia, realizzati da Carlo Rambaldi, appartengono perfettamente all’universo orrorifico tipico del cinema del regista.
Nonostante lo sforzo produttivo e un cast ricco di nomi importanti, Dune funziona solo in alcuni momenti (notevole l’inizio cosmico che ricorda i lungometraggi precedenti del regista), ma si perde in un andamento prolisso, vittima di una narrazione macchinosa e di una evidente incapacità di coinvolgere il (grande) pubblico. Non a caso fu un disastro ai botteghini: flop che portò a Lynch a non realizzare più un altro progetto su cui non poteva avere il totale controllo creativo..
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