Il film è liberamente ispirato alla storia della West -Eastern Divan Orchestra, fondata nel 1999 dal grande Maestro e direttore d’orchestra Daniel Barenboim e dallo studioso Edward Said, concepita, non solo come spazio creativo in cui musicisti provenienti da paesi in lotta tra loro potessero incontrarsi per dar vita alla musica nella sua forma più pura ed eterna ma anche come luogo di confronto tra persone spesso divise da un odio insanabile.
Germania 2019 (102′)
Crescendo – #makemusicnotwar racconta una storia che cerca di abbattere i pregiudizi, usando la musica come metodo per unire i popoli e, in questo caso, due che da anni si fanno guerra a vicenda. Eduard Sporck (Peter Simonischek) è un celebre direttore d’orchestra, a cui viene assegnato un importante e delicato compito: formare un’orchestra giovanile israelo-palestinese. Il gruppo di ragazzi dovrà esibirsi in occasione dei negoziati di pace tra i due Paesi, ma il problema della coordinazione musicale e della difficoltà delle partiture non sarà l’unico che Sporck e i giovani dovranno affrontare.
Essendo figli di Paesi che per decenni hanno combattuto l’uno contro l’altro, alimentando i loro popoli con l’odio, i ragazzi inizialmente non riescono a superare quegli antichi pregiudizi che li vogliono acerrimi nemici. Divisi da un odio insanabile, cresciuti in un clima di guerra e aggressività, i musicisti non riescono a fare squadra tra loro e i due violinisti, la fiera palestinese Layla e il vanitoso israeliano Ron, guidano idealmente le due fazioni ostili, mettendo in luce il conflitto che li separa. Così Sporck si ritroverà coinvolto in una serie di difficoltà e ostilità, che vanno ben oltre l’organizzazione del concerto.
In Crescendo quella che sembra essere una missione senza sbocco lascia gradualmente spazio alla speranza che, comprensione reciproca, amicizia e forse anche amore tra le due parti possano essere un giorno possibili. Il direttore d’orchestra si renderà conto infatti che c’è un terreno comune che potrebbe legarli: sarà la musica stessa a creare un momento di confronto tra i giovani musicisti e ad avvicinarli, mostrando loro che, nonostante le loro culture siano lontane, la loro passione per quest’arte è identica.