Damien e Thomas vanno a scuola insieme. Figlio di un medico e di un pilota in missione l’uno, figlio di due allevatori, adottato, l’altro. Si scontrano, fanno a botte, si calmano per poi ricominciare. E se l’identità sessuale spinge da una parte piuttosto che dall’altra diventa difficile, per due ragazzi della provincia francese, ammettere a sè stessi che l’amore può essere qualcosa con cui fare i conti in maniera matura quando ancora non si è cresciuti del tutto. Techinè si fa cantore di un’età difficile, ma lo fa con il coraggio e la grazia di chi osserva senza giudicare e senza voler impartire lezioni.
Quand on a 17 ans
Francia 2016 – 1h 56′
v.m. 14
Damien ha diciasette anni e frequenta con profitto il liceo. Figlio di un pilota in missione e di una madre dottoressa, da qualche tempo ha un problema. Un problema che ha il volto e il piglio sfrontato di Thomas, che non perde occasione a scuola per provocarlo. Figlio adottivo di una coppia che gestisce una fattoria in montagna, Tom ha paura di amare e tiene a distanza chi vorrebbe tanto farlo. Come Damien che con la pubertà ha scoperto il desiderio e la sua inclinazione sessuale. Ma Tom non ci sta e tra loro il confronto si fa aspro. Poi la vita, scandita da trimestri, irrompe gravosa togliendo o donando dentro una nuova stagione.
André Téchiné ha già raccontato con L’età acerba la nascita di un sentimento travagliato e di un desiderio che monta in piena natura, nondimeno sarebbe un errore ridurre Quando hai 17 anni alla sola descrizione di una passione adolescenziale. Perché il film dell’autore francese si misura con pudore e intelligenza con la virilità, la filiazione e tutto quello che determina profondamente gli individui. Téchiné ancora una volta dimostra la volontà di indagare gli insondabili sentimenti umani, partendo proprio dall’istintualità dell’adolescenza e adoperando una strategia situazionale dove la macchina da presa scruta al millimetro il corpo e scava nell’enigmatica impulsività adolescenziale. Il punto di vista dei giovani protagonisti è rapportato sempre al nucleo familiare e sociale la cui riformulazione è al passo con la storia.
(…) C’è qualcosa d’immaginabile e insieme utopico nella maniera in cui Téchiné mostra i suoi personaggi senza mai contrapporre le classi sociali. Perché come spiega molto bene al figlio la madre di Damien (Sandrine Kiberlain) non bisogna avere paura ma ‘confidenza’ nella vita, davanti all’amore salta tutto, le etichette sociali come i pregiudizi sessuali. Ma “quando i tigli sono verdi lungo i viali” e “il cuore è folle come Robinson in un romanzo” sei diffidente e preparato agli attacchi. Damien e Tom hanno soltanto diciassette anni e prima di amarsi e (af)fidarsi devono cercarsi, battersi, affrontarsi, darsele di santa ragione dentro una natura selvaggia sulla quale scorre il tempo e le stagioni. Diviso in trimestri e lungo nove mesi, intervallo in cui si nasce (la sorellina di Tom) e si muore (il padre di Damien), Quando hai 17 anni pedina i suoi personaggi risaltando al microscopio la loro corporalità, fino a raggiungere per via epidermica il cuore inesplorato delle emozioni. Rinvigorito dall’aria di montagna e dalla scrittura di Céline Sciamma (Tomboy, Diamante nero), Téchiné si ritrova e ritrova il suo cinema…
Marzia Gandolfi – mymovies.it
Quando hai 17 anni è un ritratto convulso e profondo dell’adolescenza. Téchiné, del resto, della gioventù è il cantore più grande che il cinema europeo ha. E forse ha avuto. Una carrellata iniziale lungo strade verdi d’estate e poi bianche d’inverno. Veloce, troppo veloce, e già Téchiné ci porta dentro l’atmosfera di questo film che deve dire così poco, per dire così tanto. Taglio. Palestra di una scuola. Due team vengono scelti per giocare una partita di pallacanestro. Solo due ragazzi restano seduti. Uno, perché è più scuro degli altri e forse troppo bello. L’altro perché, in qualche modo, non è come gli altri. Non c’è solitudine più grande di restare in panchina a diciassette anni. Soli, in due. Gli sguardi si sfiorano, ma questa compagnia forzata sulla panchina degli esclusi non rende la solitudine più sopportabile. Quando inizia il gioco della vita per Thomas (Corentin Fila) e Damien (Kacey Mottet Klein)? (…)
Thomas e Damien. Non dovrebbero stringere amicizia tra loro? Due outsider sono sempre, almeno, il principio di una maggioranza. Invece i due ragazzi si picchiano a ogni occasione. (…) La tensione tra Damien e Thomas è una delle forze generatrici e distruttrici della nostra specie. Il cinema di Téchiné mette a nudo questa tensione sempre tenuta nascosta della nostra specie. Thomas è figlio adottivo, vive sulle montagne con la famiglia povera. Damien è figlio di un militare di rango, una madre premurosa (ottima Sandrine Kiberlain), contesto borghese. Téchiné fa dei Pirenei sullo sfondo un personaggio del film. Anzi, il suo accompagnatore. Per forzare il figlio a confrontarsi con la sua aggressività, e per aiutare il compagno di classe Thomas negli studi, risparmiandogli tre ore di viaggio al giorno, la madre invita Thomas a stare da loro per un po’. Damien e Thomas sotto lo stesso tetto. È ora che quella tensione svela sé stessa. In cosa consiste la felice bellezza di Quando hai 17 anni? Non essere solo il racconto di un coming out (o forse due), ma renderci testimoni della vita stessa…
Simone Porrovecchio – cinematografo.it