La bella addormentata nel bosco (Sleeping Beauty)
Clayde Geronimi (e Walt Disney) - USA 1959 - 1h 15'
[animazione]

  

Per l'attesa nascita della principessina Aurora c'è grande festa a palazzo, ma tutto si guasta perchè la strega Malefica, risentita per il mancato invito, lancia una crudele maledizione sulla bambina. Nonostante l'amabile protezione delle fatine Flora, Fauna, Serena, al diciottesimo anno la povera Aurora cadrà in un profondo sonno. Ma a cosa servono i principi azzurri se non ad annientare i draghi ed a baciare le amate principesse?

e.l. LUX - Gradito ai minori marzo/aprile 1990

Per evitare la maledizione della strega Malefica (prima del sedicesimo anno si pungerà con un arcolaio e cadrà in un sonno eterno), la principessa Aurora viene mandata nel bosco con tré fate buone, Flora, Fauna e Serenella, che però non impediranno alla profezia di compiersi. Toccherà al principe Filippo uccidere la strega e con un bacio risvegliare la sua promessa sposa. Ispirato alla favola di Charles Perrault, è il film che ha avuto la più lunga gestazione di tutta la produzione Disney a cartoni (sei anni di lavoro), ma nonostante il grande lavoro scenografico che richiama lo stile dei dipinti del primo Rinascimento, l'uso del formato technirama 70mm, e qualche buona invenzione (i mostriciattoli di Malefica, il combattimento col drago) non ha molto ritmo e i due protagonisti non riescono a rendere appassionanti le loro avventure. Da notare che, sullo sfondo, le chiome degli alberi sono «quadrate», in sintonia con lo stile geometrico allora in voga nel disegno.

Dizionario dei Film - a cura di Paolo Mereghetti

 Con La bella addormentata nel bosco si torna alla ricetta di Biancaneve e i sette nani e di Cenerentola. Il fatto nuovo è il gigantismo. Technirama, suono stereofonico, un budget di sei milioni di dollari, il più costoso disegno animato di tutti i tempi. La trama è un po' congestionata (storia d'amore con equivoci multipli — lei lo crede un contadino lui la crede una contadina e si ribella all'idea di dover sposare una principessa; romanzo d'avventure pieno di colpi di scena, rapimenti e passaggi  segreti;  fiaba  gremita  di  prodigi utilitari  che impoveriscono l'aura fiabesca — le fatine ricorrono continuamente alla bacchetta magica, usandola anche come spray per tingere un vestito e come fiamma ossidrica per tagliare i ceppi che tengono avvinto il principe), il tono magniloquente o sbrigativo a seconda delle circostanze (c'è la poesia del tutto superflua degli uccellini che danzano nel bosco con la principessa e c'è la caricatura delle  tré  tutrici,  ottime  fate  e  pessime  casalinghe)   Dietro al bisogno  di  strafare  si  indovina  la  mancanza  di  un  punto  di  riferimento sicuro, di un gusto condiviso da autori e pubblico. L'insuccesso commerciale confermerà che queste fiabe femminili hanno fatto il loro tempo.

Disney (Il castoro Cinema) - Oreste De Fornari

progetto SCUOLE IN SALA
Distretto Scolastico n°46  / Padova Sud-Est
febbraio-marzo 2001